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La sturmtruppen leghista

Macché Capitano! Promuoviamolo sul campo questo brav’uomo. Lui, Salvini, appellato del grado dalla stampa scritta e non, lavora indefesso giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, secondo web dopo secondo web, per il nostro bene, per proteggerci da orde di immigrati pronti a invadere la patria Italia privandoci del lavoro e persino del pane quotidiano, per difenderci da occupatori abusivi di spazi e immobili pubblici, tranne quelli dove risiedono i fascisti di Casa Pound, dai borseggiatori delle leghiste stazioni meneghine i quali sembrano però incrementare giorno per giorno gli affari tranne che sulle cronache dei giornali e delle TV di destra, dagli stupratori neri (quelli di “razza” italiana continuino pure ad agire indisturbati al grido “Prima gli italiani”), e via elencando.

Perché mai lasciare questo eroe nazional-padano col grado di Capitano, lo stesso della salvatrice di vite, la tedesca Rakete? Ma sì, promuoviamolo ai gradi di uffizialen superioren delle indimenticabili “strisce” di Bonvi. Anzi, d’ora innanzi chiamiamolo Salvinien. Lui non se ne avrà a male, sempreché il tempo (e le indagini della magistratura sugli ipotizzati finanziamenti russi) non gli faccia preferire il russo Salviniski.

Mentre Di Maio e i grillini si trastullano nell’infantilismo idiota del “Mandato zero” (sembra che non siano proprio capaci di elevarsi oltre lo zero) il Capitano Salvini, preso da bulimica foga prima sull’elettorato berlusconiano, poi su quello ben più ampio della destra grillina, sembra voler fare indigestione di voti con l’implicita complicità degli altri soggetti politici.

Dei grillini si è già detto, sebbene questa ultima imbecillità del “Mandato zero” rischi di far passare nel dimenticatoio le immani nefandezze di una forza politica bluffaldina gestita da elementi extra-parlamentari di più che dubbia vocazione democratica. Che dire del PD? Povero Zingaretti, segretario di un partito che, come apre bocca Matteo Renzi, vede crollare il gradimento nei sondaggi. Arriverà a comprendere Zingaretti, prima o poi, che fino a quando Renzi manterrà la tessera del partito, il PD sarà destinato a restare insignificante?

Eppure la sinistra, stando alle analisi, potrebbe vantare una potenzialità vicina al quaranta per cento, mettendo insieme tronchi, rami, cespugli e fogliame caduto nell’astensionismo. Provarci è d’obbligo.

Intanto possiamo plaudire alle spalline dorate appiccicate col bostik appena al di sotto dei padiglioni auricolari dell’ora promosso feldmaresciallo Salvinien, sostenuto dal caloroso plauso dei cuoken, eroiken portaferiten, eroiken portaordini, tenenti novellinen, nonché la generica orda strurmtruppen oggi entusiastica, domani pronta, come sempre nel passato remoto e recente, a rimuovere alla prima occasione i gradi al “Comandante in capo”.

La sturmtruppen leghista se la tenta facendo affidamento sul vanesio Salvini al quale, però, nessuno dei suoi consiglieri ha fatto presente il rapporto inverso che intercorre tra intelligenza e furberia. E Salvini, lo ha dimostrato, è molto, molto, molto furbo. Esisterà qualcuno tra i leghisti di “vecchia Lega” e i sudisti di nuova stoltezza, capace di farlo presente? Ossimoro! Altrimenti non sarebbe Lega.

Foto: Wikipedia

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