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Prezzo del petrolio e conseguenze

Ieri Il Sole 24 Ore titolava: "Lehman, crack da 613 mld $. In settimana chiude sede italiana" la notizia mi ha lasciato attonito e subito mi sono tornati in mente alcuni miei compagni di Università e la loro ambizione a lavorare per la prestigiosa banca d’affari americana con più di 150 anni di storia e stipendi da favola...anche se le notizie che arrivano dagli USA non stanno ricevendo ancora la dovuta enfasi fanno tremare i polsi per l’impatto che avranno sul nostro quotidiano.

Riepiloghiamo in breve i fatti di questi giorni: Freddie Mae e Fannie Mac sono state di fatto nazionalizzate, Lehman Brothers ha dichiarato bancarotta, take over di BanK of America Corp’s su Merril Lynch, il colosso assicurativo AIG è in agonia... un vero e proprio terremoto nel mondo della finanza. Molte delle aziende che sono oggi nell’occhio del ciclone sono, tra l’altro, esposte nei mercati delle commodities e del petrolio in particolare; non appena il prezzo del petrolio ha iniziato la sua discesa il bilancio per queste aziende si è fatto negativo ed ecco tutti precipitarsi a liquidare i contratti posseduti spingendo più in giù il prezzo. L’aumento del costo dell’energia e del cibo negli USA (e non solo) stanno impoverendo la gente che non riesce a far fronte alle rate dei mutui e così aumentano i default verso gli istituti (e giù i prezzi delle case...): gli strumenti finanziari strutturati, diversificati sui componenti sottostanti, falliscono la loro funzione di copertura del rischio perchè sono basati sull’ipotesi di "indipendenza del default" (un default di un componente non deve generare il default di un altro componente) ma in questo caso un fallimento di una società ha un impatto violentissimo su tante altre società di settori diversi.



Il rischio sistemico sta determinando una crisi senza precedenti, consiglio questa lettura sul collasso dei sistemi interconnessi e riporto un link molto interessante ad un articolo di Gennaio dal titolo "Peak Oil and the Financial Markets: A Forecast for 2008" ed il suo aggiornamento:
"A push on one part of the system will lead to a pull on another part of the system, leading to unanticipated failures. As an example, the failure of one bank may lead to other banks failing, because of counter party risk. There is significant reason to believe that the interconnectedness of the system is increasing over time, as food becomes used as a fuel, and as financial products become more complex."

Commenti all'articolo

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.45) 17 settembre 2008 21:45

    Willy ,
    mi ha fatto accendere tutte le lampadine...
    Sono mesi che non riuscivo a creare un collegamento tra l’aumento del costo del petrolio e chi fossero gli speculatori che si stavano riempiendo le tasche di $....
    Adesso dopo quanto accaduto ed il tuo interessante articolo ho avuto la certezza che le banche d’affari americane avessero lo zampino sul ’lardo’.... e son convinto che l’abbassamento del costo del petrolio sia veramente la chiave di volta di quanto stia accadendo... Credo che anche JP morgan e Merril Linch questo pomeriggio se la stavano passando molto male... -21% e - 40% alla borsa di NY, forse gli investitori hanno capito che è meglio lasciar perdere questi investimenti basati su prodotti ’volatili’.
    Spiegami anche del crollo di GazProm di oggi che probabilmente ha anche questo un legame con il pretrolio anche se Gaz-prom è legato essenzialmente alla produzione di Gas......

    Grazie


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