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Presidente Abi: tasso d’usura più alto per accettare mutui da tutti

Tremonti ha presentato il 5 maggio scorso, al governo, il decreto sullo sviluppo ricevendo il via libera. Il decreto, così come presentato e impostato, si può riassumere in: largo alle banche e ai privati. Dopo la norma salva banche e anatocismo autorizzato, arriva l'innalzamento dei tassi di usura. Lo ha spiegato il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, intervistato da Maurizio Belpietro nel corso della trasmissioni ''La telefonata'' in onda su Canale 5. «La soglia del tasso di usura risultava particolarmente penalizzante - spiega Mussari - per una parte della clientela che aveva un un profilo di rischio più elevato - nei fatti gli precludeva l'accesso al credito bancario e - rischiava di farla finire nel circuito illegale». Infatti, grazie a Tremonti, la soglia massima sui mutui dal 4% passerà al 7% e, la pratica illegale, diverrà legale. Secondo Tremonti, il governo e Mussari, era un vero peccato non approfittare di tutte quelle persone che a causa di qualche difficoltà non venivano ben accolte dalle banche e quindi si è pensato di alzare il tasso di usura così da abbassare il rischio per le banche e facendo credito ai preclusi. Ma lo sanno, Mussari e Tremonti, cosa significa il termine tasso di usura?

L'usura è la pratica consistente nel fornire prestiti a tassi di interesse considerati illegali, socialmente riprovevoli e tali da rendere il loro rimborso molto difficile o impossibile, spingendo perciò il debitore ad accettare condizioni inquietanti poste dal creditore a proprio vantaggio, come la vendita a un prezzo particolarmente vantaggioso per il compratore di un bene di proprietà del debitore. Continua Mussari: «questo consente di inserire tutti quei soggetti finora esclusi dall'accesso al credito», «Queste sono affermazioni folli - dice Finocchiaro, numero uno della Federcontribuenti - si parla di usura e anatocismo in tv e sulla stampa come fossero pratiche legali, quando invece sono illegali e perseguibili per legge. Possibile nessuna voce dal Colle si alzi?».

Questo decreto presto approderà in parlamento, « ci aspettiamo che tutta l'opposizione, compatta, si opponga a questo decreto, - dichiara Finocchiaro – l'opposizione ha il dovere di impedire quest'ennesimo attacco agli italiani». Chiamare questo testo – decreto sullo sviluppo – è fare un abuso dei termini, è un chiaro tentativo di celare lo sporco dietro un bel titolo allusivo.

I contribuenti italiani sono allo sfinimento. Tra stipendi inadeguati, inflazione galoppante, tasse sempre più care per servizi pubblici sempre peggiori, tali da spingere le persone verso i servizi privati, si è allo stremo. Un buon decreto sullo sviluppo doveva interessarsi dei reali problemi degli italiani e invece, ancora una volta, si è pensato agli interessi delle banche e dei privati. La solita cricca padrona dell'economia nazionale e quindi arrogante.

Commenti all'articolo

  • Di yepbo (---.---.---.98) 13 maggio 2011 22:44

    Nessuna voce si alzi dal colle??? Ma cerchiamo di essere seri, dal colle, il trombone suona solamente sterile, stantia demagogia.

    Nella realtà, tutto é lecito per portare soldini alle casse dell’italico politicume.
  • Di Renzo Riva (---.---.---.250) 15 maggio 2011 02:10
    Renzo Riva

    Cara Roberta,
    Grazie per l’opportunità che mi dai nel riportare qualcosa da me scritto e pubblicato da

    Il Gazzettino
    Mercoledì 4 Febbraio 2009

    Fascicolo del Friuli

    COMMENTI E LETTERE

    Pagina XII (UD12)

     

    Mutui
    prima casa
    e carriera politica

    Chi ha fatto carriera politica promuovendo cause contro le banche che non concedevano i mutui prima casa agli ispanici e afroamericani?
    Purtroppo chi diede l’appiglio per tali cause fu Bill Clinton che negli anni ’90 fece una legge per promuovere l’acquisto della prima casa per diminuire la pressione raz­ziale della parte più emarginata e che stava montando nella so­cietà statunitense.
    Dapprima le banche non concedevano i mutui perché la maggior parte dei richiedenti non appartenevano alla categoria "prime" ma "subprime" perché già protestati. Un "avvocato" si fece paladino delle aspirazioni degli ispanici e afroamericani promuovendo cause contro le banche in virtù della legge voluta Clinton aggiungendoci pure l’accusa di discriminazione razziale.
    I giudici dei tribunali sistematicamente condannarono le banche che dovettero pagare anche dei risarcimenti oltre alla concessione del mutuo. La continuazione ora la conoscete: Stati Uniti in bancarotta e l’avvocato Obama Barak presidente.

    Renzo Riva
    Buja

    Pare che Tremonti stia preparando il default del sistema Italia come accadde nel 2008 negli Usa.
    Che dalla farsa si passi alla tragedia?

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