• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Economia > Poche famiglie hanno grandi ricchezze e molte non ne hanno

Poche famiglie hanno grandi ricchezze e molte non ne hanno

La Banca d’Italia, nel supplemento a bollettino statistico, ha fornito numerosi dati relativi alla ricchezza delle famiglie italiane. Il dato, a mio avviso più interessante, anche se non rappresenta una novità, riguarda il fatto che la ricchezza italiana è distribuita in modo molto concentrato. Cosa vuol dire? E’ semplice, molte famiglie detengono livelli modesti o nulli di ricchezza mentre poche famiglie dispongono di una ricchezza elevata. Più precisamente a fine 2008 la metà più povera delle famiglie deteneva il 10% della ricchezza totale mentre il 10% più ricco deteneva quasi il 45% della ricchezza complessiva. Comunque la crisi si è fatta sentire anche per la ricchezza delle famiglie italiane: dalla fine del 2007 - quando aveva raggiunto i suoi livelli massimi - alla fine del 2010 la ricchezza netta delle famiglie italiane (somma di attività reali e finanziarie) è diminuita del 3,2% a 8.640 miliardi di euro. Tra il 2009 e il 2010 la ricchezza complessiva è scesa dell'1,5. Però occorre considerare che i confronto con altri paesi sono favorevoli per l’Italia. Alla fine del 2009 la ricchezza netta delle famiglie italiane è stata pari a 8,3 volte il reddito disponibile lordo, contro l'8 del Regno Unito, il 7,5 della Francia, il 7 del Giappone, il 5,5 del Canada e il 4,9 degli Stati Uniti.

A ciò si deve aggiungere che le famiglie italiane sono meno indebitate: l'ammontare dei debiti era infatti pari all'82% del reddito disponibile (in Francia e in Germania era di circa il 100%, negli Stati Uniti e in Giappone del 130%, nel Regno Unito del 170%). Se si vuole analizzare più nel dettaglio la ricchezza degli italini, si può aggiungere che alla fine del 2010 la ricchezza netta delle famiglie (al netto, cioè, delle passività finanziarie) è stata pari a 8.640 miliardi di euro. La ricchezza lorda era invece pari a circa 9.525 miliardi di euro, corrispondenti a poco meno di 400.000 euro in media per famiglia. Le attività reali rappresentavano il 62,2% della ricchezza lorda, le attività finanziarie il 37,8%. Le passività finanziarie, pari a 887 miliardi di euro, rappresentavano il 9,3% delle attività complessive.

Secondo stime preliminari, nel primo semestre 2011 la ricchezza netta delle famiglie sarebbe leggermente aumentata in termini nominali (0,4%) per effetto di un aumento delle attività sia reali (1,2%) sia finanziarie (0,4%), nonostante le passività abbiano fatto registrare un incremento del 5,4%. Il numero di famiglie con una ricchezza netta negativa, alla fine del 2008 pari al 3,2%, risulta invece in lieve ma graduale crescita dal 2000 in poi. A fine 2010 le abitazioni rappresentavano quasi l'84% del totale delle attività reali. Alla fine del 2010 la ricchezza in abitazioni detenuta dalle famiglie italiane ammontava a oltre 4.950 miliardi di euro, corrispondenti in media a poco più di 200.000 euro per famiglia. La ricchezza in abitazioni, a prezzi correnti, è cresciuta tra la fine del 2009 e la fine del 2010 dell'1% (circa 48 miliardi di euro). La crescita è stata molto inferiore al tasso medio annuo del periodo 1995-2009 (circa il 5,9%), a causa del rallentamento delle quotazioni sul mercato immobiliare. In termini reali, la diminuzione della ricchezza in abitazioni rispetto al 2009 è risultata pari a circa lo 0,5%.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.69) 15 dicembre 2011 10:48

    mai sentito parlare di Pareto e della legge 80/20?
    in estrema sintesi in un economia complessa il 20% della popolazione detiene l’80% delle ricchezze

  • Di (---.---.---.102) 15 dicembre 2011 11:40

    dato che l’america ha fatto il bello e il cattivo tempo nella distribuzione di denaro.quello che voglio dire.e che. la prossima volta che ci saranno guerre se le combattano per conto loro.visto che a noi non porta grandi miglioramenti in fatto di alleanza.anzi credo che siano piu le uscite per sovvenzionare una guerra che le entrate

  • Di (---.---.---.21) 16 dicembre 2011 10:27

    Il vero problema è lo Stato dei Cittadini delgato ad "Autorità" di pochi. Tramite la finanza (creativa) acquistano tutti i servizi strategici i cui costi si scaricano sulla collettività che non riesce più a far girare la ricchezza reale.

    Riprendiamoci lo Stato in termini partecipativi di moderna ed etica efficienza. Con internet si può!

    E l’Italia potrà diventare "faro per tutto il Mondo"...

     

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares