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Piano energetico. Questo sconosciuto!

 

 Il rilancio del sistema Italia deve partire necessariamente dalla pianificazione di un programma energetico a medio e lungo termine efficace e condiviso. In Italia il costo dell’energia elettrica è il più alto d’Europa e quello degli idrocarburi molto elevato.

Ora alla luce di questi fatti, ben noti da decenni, e a cui non è mai stata data risposta se non con il tentativo di Enrico Mattei, prematuramente scomparso, urge che il Governo Italiano attivi una commissione di esperti ad alto profilo per la realizzazione di un piano energetico a medio e lungo termine che consenta all’Italia di abbassare drasticamente il costo dell’energia.

Al momento l’approvvigionamento energetico avviene mediante l’acquisto di energia elettrica dagli Stati transalpini dotati di centrali nucleari, mediante l’acquisto di petrolio dai Paesi produttori e mediante l’acquisto di gas naturale dalla Russia e dalla Libia a noi convogliato tramite gasdotti.  Sono attive inoltre alcune centrali a carbone per la produzione elettrica.

La situazione è sicuramente desolante pertanto è necessario pianificare una serie d’ interventi congiunti atti a rendere l’Italia energeticamente autonoma. Da questo punto di vista la scienza ci viene incontro e in alcuni casi anche la posizione geografica del nostro paese.

Primo tra tutti penso all’impiego capillare di pannelli fotovoltaici in ogni abitazione e fabbricato; nonostante gli attuali pannelli  abbiano ancora un’efficienza medio bassa ciò non toglie che un uso capillare dello sfruttamento dell’energia solare sia auspicabile soprattutto considerando la favorevole posizione geografica dell’Italia. Sempre nel campo del solare sarebbe più che opportuno avviare la realizzazione di numerose centrali solari termodinamiche, progetto a cui ha lavorato con successo anche il Prof. Rubbia, in tutto il sud d’Italia poiché l’elevatissimo irraggiamento solare a cui è sottoposto il meridione garantirebbe un ottimo funzionamento di questo tipo di centrali.

Altra fonte energetica rinnovabile su cui puntare è quella idrica ma in modo nuovo, ovvero evitando di realizzare disastrose dighe dal punto di vista ambientale, ma realizzando micro centrali ecocompatibili lungo gli innumerevoli corsi d’acqua di cui l’Italia dispone. Queste micro centrali, di dimensioni veramente contenute, non mutano il microclima del luogo ove vengono installate, ma al contempo con una spesa di realizzazione minima garantiscono un flusso costante di energia elettrica sufficiente ad alimentare alcune abitazioni. In tal modo realizzando un’ efficace rete di micro centrali si potrebbe contribuire in maniera sorprendente alla questione energetica del nostro Paese.

Un passo avanti dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico potrebbe essere quello d’ installare altri rigassificatori in modo da poter acquistare gas metano anche da tutti quei paesi che pur essendo provvisti di giacimenti non dispongono di gasdotti transnazionali. In tal modo è possibile acquistare il gas naturale a prezzi molto più vantaggiosi; è però necessario trasportare lo stesso con delle apposite navi cisterna metaniere ove il gas viene stoccato in forma liquida. I rigassificatori non sono altro che degli apparati costituiti da cisterne che riportano il metano dallo stato liquido a quello gassoso in maniera controllata in modo da poter immettere il gas scaricato dalle metaniere direttamente nella rete. I rigassificatori non sono minimamente inquinanti o pericolosi e possono essere realizzati su piattaforme galleggianti collegate alla terra ferma mediante normali gasdotti, in tal modo viene preservato il litorale anche dal punto di vista paesaggistico.

Di più difficile realizzazione sembrano essere gli impianti eolici per le relative problematiche paesaggistiche che hanno suscitato in parecchi siti individuati. Questione a parte e controversa rimane quella della possibilità di costruzione in futuro di alcune centrali nucleari di quarta generazione, in tal senso dovranno essere valutati attentamente i rischi e gli effettivi benefici.  Comunque pur tralasciando l’energia nucleare le proposte avanzate sarebbero più che  soddisfacenti.

Gli interventi prospettati garantirebbero una minore dipendenza energetica dall’esterno oltre che una maggiore attenzione all’ambiente. Se l’Italia vorrà favorire il rilancio industriale sarà necessario fare ogni sforzo per diminuire il costo energetico oggi insostenibile sia per le aziende sia per le famiglie stesse. La soluzione della questione energetica non è cosa semplice, ma iniziare ad affrontarla istituendo una commissione permanente di scienziati, effettivamente operativa e non fittizia,  sia a livello nazionale sia a livello europeo sarebbe un saggio e opportuno inizio. 

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