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Perché studiare?

 

 Nell’attuale società Pagana, ove le neo divinità sono i calciatori e le veline, è cosa comune sentirsi chiedere dai giovani studenti:“ Perché Studiare?”. La risposta non è certamente immediata dato che come mi ha fatto notare una raffinata e intelligente signora, di straordinaria cultura, oggi i giovani con i titoli più alti sono sistematicamente derubati sia del giusto salario sia della giusta dignità. Francamente non è ammissibile venir privati di tutte e due le cose.

 È cosa certa la scarsa considerazione sociale attribuita ai giovani Laureati, bramosi di conoscenza, amanti della lettura e della scoperta, com’ è cosa certa che costoro vengano generalmente poco valorizzati dalla massa,  quella massa composta da persone che non hanno mai letto un libro di un certo “spessore” nella loro vita e che trascorrono le serate allietandosi con programmi televisivi agghiaccianti. È altresì  cosa certa che individui ignoranti fino al midollo si arrogano il diritto di giudicare con malcelato senso di superiorità tutti e tutto, di sparare sentenze e di sentirsi delle piccole divinità in terra a cui tutto è dovuto e per cui la gentilezza e la disponibilità che caratterizzano i nostri giovani più istruiti è cosa da deridere. Si badi la colpa  non consiste nella mancanza d’istruzione ma nella presunzione che porta a non riconoscere i propri limiti e non accettare la superiorità (in termini di conoscenza) altrui.

Dunque perché studiare? Sicuramente non per il prestigio sociale, appannaggio di donnine sculettanti, adulti che rincorrono un pallone e semicriminali alla ribalta della cronaca, e sicuramente non per il denaro. I giovani laureati sotto i trentacinque anni hanno stipendi semplicemente ridicoli.

La ricerca delle motivazione da dare ai nostri adolescenti è cosa ardua, eppure sforzandosi si trovano delle cose da dire. Cari ragazzi dunque: “Perché studiare?” Ebbene per non essere degli assoluti idioti in balia degli eventi, per dare un senso reale alla  vita, per saper distinguere il giusto dall’errore, il saggio dal ciarlatano, il vero dalla menzogna, per vivere nel rispetto di se stessi e degli altri e soprattutto per cercare in qualsivoglia modo di contribuire alla società ed al progredire.

La conoscenza non darà sicuramente fama, auto sportive o ricchezza ma offrirà sempre la preziosissima capacità di vedere il nulla che c’è dietro l’ostentazione e la vanagloria. 

Commenti all'articolo

  • Di MediaMan (---.---.---.225) 24 settembre 2008 13:32

    Meglio aggiungere che conviene studiare perchè se vuoi guadagnare devi andare all’estero a lavorare..,.

  • Di Giuseppe (Foggia) (---.---.---.98) 5 ottobre 2008 21:33

    Io insegno alle superiori e ad ogni inizio anno scolastico mi sento in dovere di motivare gli studenti allo studio (mi sento obbligato, altrimenti che senso ha procedere nella propria attivita’) ... e inizio dicendo che l’obbiettivo della scuola di oggi e’ la demenza, perche’ ognuno di noi sente che la scuola e’ allo sbando per mille ragioni, ma una di quelle fondamentali e’ che produca adulti che non abbiano l’uso della ragione e della logica, perche’ a chi ci governa come delle bestie da mungere e da scannare all’occorrenza, servono adulti da allevamento che non abbiano un cervello che funzioni ed una coscienza che aiuti a distinguere il marciume da cio’ che non lo e’.

    Ecco che indico lo studio come la palestra del cervello che ci permette di tenerlo allenato al ragionamento ed alla logica a prescindere dalle materie che si studiano.

  • Di (---.---.---.138) 1 dicembre 2010 18:06

     Giusto!

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