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Perché piangere due volte? Ai funerali, ci pensa Taffo

“Perché piangere due volte? Funerali completi a partire da 99*€ al mese”. Voilà, il macabro sarcasmo che sfocia nel pragmatismo puro, servito su un piatto d’argento. La sensibilità ed il tatto in situazioni come queste vengono calpestati dalla voglia irrefrenabile di fare profitto battendo la concorrenza.

Qualche giorno fa, mentre mi recavo all’università con il tram, mi sono imbattuta in un cartellone pubblicitario su una delle vie principali di Roma, via Prenestina. Nella pubblicità, come potete vedere anche dalla foto, c’è scritto “Perché piangere due volte? Funerali completi a partire da 99*€ al mese”. Voilà, il macabro sarcasmo che sfocia nel pragmatismo puro, servito su un piatto d’argento. La sensibilità ed il tatto in situazioni come queste vengono calpestati dalla voglia irrefrenabile di fare profitto battendo la concorrenza. Eh già, l’impresa funebre Taffo è presente a Roma dal 1940, stesso periodo in cui è nata l’altra impresa leader nel settore Fabozzi. In qualche modo deve pur difendersi. Ed ecco che la Taffo prende accordi con l’agenzia di comunicazione Peyote adv per le sue affissioni a Roma.

Questa pubblicità, seppur geniale e strategica dal punto di vista del marketing, tocca senza dubbio il senso comune. E forse, è originale proprio per quello. La rateizzazione del funerale, di questi tempi, è senza dubbio, ottimale, ma trovo di cattivo gusto slogan di questo genere. Senza contare la frase “Funerali completi a partire da 99*€”. Sembra la pubblicità di un volo per Londra, invece si tratta di un volo di sola andata verso il Paradiso. La creatività di Daniele Campanale e Alessio Logrippo, questi gli ideatori, non termina qui. Gli altri slogan promuovono, però, la sicurezza stradale: “Fai allacciare le cinture di sicurezza anche ai passeggeri. Non costringerci a fare gli straordinari”, “Non correre oltre i limiti. Noi non abbiamo fretta di vederti”, “Se hai sonno fermati subito. Meglio riposare in auto che da noi” e poi ancora “Mantieni sempre la distanza di sicurezza. E noi faremo altrettanto”. “Se hai bevuto fai guidare qualcun altro. O saremo noi a darti un passaggio”.

Senza dubbio, a loro modo, sono originali e costruttivi. Chissà fino a che punto, però, il funereo sarcasmo potrà giovare alle tasche dei “vivi” della famiglia Taffo.

La Taffo, ultimamente, è nel mirino dei media perché messa sotto inchiesta dalla Procura della Repubblica dell'Aquila. La pietra dello scandalo riguarderebbe i funerali celebrati dopo il terremoto a L’Aquila, del quale non si sa più nulla. Nella documentazione dei funerali sono state rinvenute fatture false di 29 bare e 20 servizi di trasporto, per una truffa grande 40mila euro. L’allora prefetto della città Franco Gabrielli, diede alla Taffo l’incarico della gestione dei servizi funebri a carico dello Stato. Ma l’impresa funebre ha dichiarato la sua estraneità ai fatti dichiarati.

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