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Perchè me ne vado dal mio paese...

Quando l’Erasmus ti cambia la vita.

Ogni anno molti dei nostri studenti partono per un’esperienza di studio all’estero:
i più tornano conservando un felice ricordo del soggiorno trascorso.

Ma c’è una parte di studenti che non vuole tornarsene più. I motivi sono tanti:

- condizioni di vita migliori;

- maggiori opportunità di lavoro;

- gratificazione intellettuale ;



- opportunità di arricchire il Curriculum Vitae;

- approfondimento di una lingua straniera;

- vantaggi economici e logistici per ogni studente.

E non è tutto: per alcuni corsi di laurea, mentre in Italia siamo in alto mare, soprattutto per quanto riguarda il futuro lavorativo, all’estero c’è una maggiore gratificazione e una maggiore prospettiva di occupazione. Questo è il caso di chi come me affronta un corso di laurea in "Lettere Classiche", che non solo in Italia non gratifica più da un punto di vista sociale nè intellettuale (sono ormai abituato ad ascoltare i soliti "che devi fare con latino e greco? Nemmeno si parla piu") , ma nemmeno da un punto di vista occupazionale: è sempre piu difficile inserirsi nel mondo della scuola (specialmente dopo la riforma Gelmini).

Oggi essere un "intellettuale" nel nostro paese equivale a fare la fame: inserimenti in tempi lunghi, tanto precariato, condizioni economiche vergognose ed offensive per chi deve ricoprire il ruolo di formatore della futura classe dirigente. Ed è per tutti questi motivi che io me ne vado. Quando e se le cose cambieranno tornerò. Amo l’Italia, una bella donna che per ora mi tradisce.

Commenti all'articolo

  • Di sopracciglio (---.---.---.96) 14 aprile 2009 16:07

    Gli studenti, che hanno una vita lavorativa tutta da costruire ed anche una visione più globale del mondo, hanno il pieno diritto di andarsi a cercare altrove quello che manca qui. Ed è una scelta che non può essere criticata.
    Del resto, sento sempre più spesso persone che vogliono andare via, e non sono studenti. Sono persone comuni (fascia d’età 30-60) che non si riconoscono più in niente, qui, che sono disgustate dal dilagante pensiero unico e preoccupate per la debolezza della democrazia, e che stanno seriamente cercando un altro paese dove andare a vivere. Non so quanti di loro lo faranno veramente, ma li comprendo fino in fondo.

  • Di Slavina (---.---.---.188) 14 aprile 2009 19:09

    Non credo che neanche all’estero le prospettive di lavoro siano brillanti, con una laurea in Lettere Classiche (per inciso, io quella laurea ce l’ho). La soddisfazione intellettuale non va ricercata a mio avviso nei commenti della gente che evidentemente non è in grado di apprezzare un tipo di studi difficile e non legato immediatamente al profitto e alla carriera, ma negli studi stessi e nell’amore disinteressato per la conoscenza. 

  • Di mauro bonaccorso (---.---.---.156) 14 aprile 2009 22:50
     
    Non bisogna vergognarsi di pretendere di più dalla propria terra, dalla propria gente e se le proprie aspirazioni sono frustrate, decidere di trovare altrove ciò che si desidera. Non sarà sempre facile riuscire nell’intento ma non ci si deve arrendere. Sono poco più grande di te ma da circa dieci anni coltivo il desiderio di cambiare aria, perché qui è ormai diventata irrespirabile e le cronache giornaliere lo evidenziano senza sosta.
     Non pensare che la tua laurea sia ormai desueta, sono le programmazioni statali a sminuirne l’importanza. Sembra quasi di vivere in un paese privo di risorse artistiche, monumentali e culturali e sappiamo invece che non è così, ma chi ci rappresenta a vari livelli istituzionali sembra fare di tutto per mortificarne la valorizzazione.
    Nulla di nuovo sotto il sole di un paese infantile e ipocrita che preferisce esportare cervelli piuttosto che lusingarli attribuendogli la giusta valorizzazione.
    Se lasciamo andar via i migliori, i mediocri che resteranno e saranno collocati nei posti chiave dal solito nepotismo italico non faranno altro che perpetuare una mediocrità che non meritiamo, almeno non tutti.
    Un saluto
    Mauro
     
     
     
  • Di Gloria Esposito (---.---.---.137) 15 aprile 2009 00:01

    E’ una tentazione di tutti noi giovani ,non solo dei laureati in lettere classiche.La verità è che questa italia non ci offre niente:mancano posti,diritti civili,vitalità,mobilità sociale,gratificazioni per chi vuole imparare.Non ti so dire quanta gente se ne andrà ma il mio unico pensiero è:fate bene e spero prima o poi di seguirvi.
    Saluti
    Gloria

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