Perchè me ne vado dal mio paese...
Quando l’Erasmus ti cambia la vita.
Ogni anno molti dei nostri studenti partono per un’esperienza di studio all’estero:
i più tornano conservando un felice ricordo del soggiorno trascorso.
Ma c’è una parte di studenti che non vuole tornarsene più. I motivi sono tanti:
condizioni di vita migliori;
maggiori opportunità di lavoro;
gratificazione intellettuale ;
opportunità di arricchire il Curriculum Vitae;
approfondimento di una lingua straniera;
vantaggi economici e logistici per ogni studente.
E non è tutto: per alcuni corsi di laurea, mentre in Italia siamo in alto mare, soprattutto per quanto riguarda il futuro lavorativo, all’estero c’è una maggiore gratificazione e una maggiore prospettiva di occupazione. Questo è il caso di chi come me affronta un corso di laurea in "Lettere Classiche", che non solo in Italia non gratifica più da un punto di vista sociale nè intellettuale (sono ormai abituato ad ascoltare i soliti "che devi fare con latino e greco? Nemmeno si parla piu") , ma nemmeno da un punto di vista occupazionale: è sempre piu difficile inserirsi nel mondo della scuola (specialmente dopo la riforma Gelmini).
Oggi essere un "intellettuale" nel nostro paese equivale a fare la fame: inserimenti in tempi lunghi, tanto precariato, condizioni economiche vergognose ed offensive per chi deve ricoprire il ruolo di formatore della futura classe dirigente. Ed è per tutti questi motivi che io me ne vado. Quando e se le cose cambieranno tornerò. Amo l’Italia, una bella donna che per ora mi tradisce.
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