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"Pedala che ti passa", i detenuti del Brasile scontano le pene in bici

Succede in Brasile: 3x1, non è una vantaggiosa offerta del supermercato, ma un compromesso con i carcerati della prigione di Santa Rita do Sapucai, nello stato brasiliano di Minas Gerais. Ogni tre giorni di pedalata, un giorno in meno della loro detenzione creando, oltretutto, energia sostenibile.

L'iniziativa chiamata "Progetto Luminar" conviene sia ai carcerati sia ai cittadini. Coinvolge 130 carceri e si dà la precedenza a chi ha già scontato metà della pena e chi è stato segnalato per buona condotta. I detenuti, a gruppi di tre, escono dalle loro celle alle 7.30 e pedalano fino alle 17.30, con un'ora e mezzo di pausa per pranzare e riposarsi. Otto ore di attività al giorno, dal lunedì al venerdì. Come un normale orario di ufficio, oltretutto, si sa, pedalare tonifica. Così il carcere di Santa Rita, al finir delle loro pene, riconsegnerà uomini forti e in forma alla società. Pronti per una nuova vita.

Il direttore del carcere Santa Rita, Gilson Rafael Silva, si ritiene soddisfatto perché il progetto sta riscuotendo successo e pensa addirittura di estenderlo a tutto lo stato dato che si trova già al centro di un progetto di legge. L'intento è quello di incrementare l'illuminazione dell'Avenida Beira Rio e di aumentare il numero di biciclette da quattro a dieci.

Sembra ottima l'idea del "pedala che ti passa" visto e considerando che i carcerati fornirebbero un servizio utile allo stato, non sentendosi inetti o emarginati dalla società. Un po' quello che aveva pensato anche la Ministro Severino per la questione del terremoto in Emilia. Rimettere in piedi il nord d'Italia devastato da una catastrofe naturale, con l'aiuto di chi vive da anni nelle celle.

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