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Parole al quarto giorno di digiuno


Quanto segue è il testo così come mi è stato inviato da Marco Spitella, il padre che ha deciso di contestare la legge 133, nella sua parte riguardante l’istruzione, attraverso lo sciopero della fame.
E’ il diario del quarto giorno di digiuno.

"Quarto giorno di digiuno. Sto meno peggio di quanto temessi all’inizio. Il mio corpo si è abituato alla nuova situazione e, per ora, "reggo", ma non so per quanto potrò continuare. Riesco ancora a svolgere tutti i miei compiti "istituzionali" di impiegato statale e padre di famiglia, per cui continuo ad andare a lavorare, fare la spesa, a cucinare come ho sempre fatto. Però, a dire la verità, mi sento un po’ solo. Ho ricevuto attestazioni di solidarietà da diverse persone, che ringrazio, ma nessuno si è fatto avanti per unirsi alla mia protesta,come in cuor mio speravo accadesse.Scorrendo i resoconti delle varie manifestazioni di ieri, però sono stato molto contento nel leggere che molti si stanno rendendo conto di cosa significa veramente l’azione intrapresa dal governo ed hanno scritto e gridato "un popolo ignorante fa comodo al potere". Ora Pd e IDV parlano di referendum per abrogare tutto quello che si può sul decreto Gelmini, ma da quanto leggo in giro il cuore di questa pseudoriforma è inattaccabile, essendo espresso da leggi di bilancio non sottoponibili a referendum, per cui ci si ridurrebbe a smantellare (in caso di successo) il grembiulino ed il voto in condotta, lasciando intatti i tagli di bilancio che sono il vero depauperamento della scuola pubblica. Non si tratta, infatti, di combattere contro grembiulini, maestro unico o voto in condotta (specchietti per le allodole, ma in favore dello sviluppo delle menti, nel senso più ampio del termine, dei nostri bambini, che in una scuola ridotta a 24 ore settimanali saranno imbottiti di nozioni, per rispettare i programmi, senza che si consenta loro di sviluppare (per mancanza di tempo...) alcuna riflessione critica su quello che ascoltano. E se è vero, come è stato dimostrato da approfonditi studi in materia, che è nei primi anni di vita che i bambini assorbono come spugne tutto quel che occorre loro per capire il mondo che li circonda, è facile dedurre che se si "azzoppano" in questo modo gli alunni delle elementari, si "azzoppa" la capacità critica di un popolo. Continuo a digiunare, perché continuo a volere una scuola pubblica coi fiocchi. A lunedì. Marco Spitella."

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