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Pagelle alle Regioni sui LEA sanitari

Il Sud bocciato

Italia variegata anche nell'applicazione dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza. In 8 regioni sono erogati secondo gli standard ma in altre sei (tutte del Sud, Lazio escluso) vi sono inefficienze superiori alla soglia di tollerabilità. 

Queste le pagelle che il Ministero della Salute ha pubblicato, utilizzando 21 indicatori ripartiti sulle singole voci dell'assistenza sanitaria: prevenzione, distrettuale, ospedaliera ed emergenza. E' stata disegnata una griglia di punteggi e ogni Regione ha ricevuto un punteggio in base alle performance registrate, le somme sono state suddivise in 3 classi: le amministrazioni che hanno ottenuto un punteggio superiore a 160 risultano di fatto adempienti su tutti i Lea; le Regioni con punteggio tra 130 e 160 risultano adempienti con interventi da varare per alcuni Livelli; infine, le amministrazioni con meno di 130 punti evidenziano una situazione critica.

Il Ministero ha promosso Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Marche, Piemonte, Umbria, Veneto e Liguria; rimandate invece Basilicata (insufficiente per l'alta percentuale di cesarei), Sardegna (insufficiente su spesa farmaceutica e prevenzione) e Puglia (cesarei).

Bocciate Molise (fuori parametro su assistenza residenziale e assistenza ospedaliera), Abruzzo (assistenza farmaceutica, assistenza agli anziani e hospice), Sicilia (assistenza territoriale e domiciliare degli anziani, spesa farmaceutica, assistenza ospedaliera), Campania (assistenza territoriale e ospedaliera), Lazio (assistenza ospedaliera e spesa farmaceutica) e Calabria (assistenza territoriale e ospedaliera).

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