Pagamenti veloci: la legge c’è, però...
Mi è capitato tra le mani un simpatico libretto distribuito nel dicembre 2002.
Si intitola: "PAGAMENTI PIU' VELOCI - come cambiano i rapporti commerciali tra imprese in 46 schede".
Ci spiega come il decreto legislativo 231/2002 risponda ad un obiettivo molto concreto: garantire alle imprese uno strumento per ottenere pagamenti più rapidi per i propri beni e servizi.
E non solo.
Altri punti riguardano:
- L'eliminazione dei costi aggiuntivi per il recupero del credito
- Provvedimenti più tempestivi da parte dei giudici
- La possibilità di applicare la norma anche nei confronti delle pubbliche amministrazioni
La legge è entrata in vigore il 7 novembre 2002.
Poi mi guardo intorno e vedo che il primo aprile (2012) è passato, quindi non dovrebbe trattarsi di uno scherzo.
Il fatto è che le leggi ci sono, ma è come se non ci fossero.
Perché nessuno le rispetta e nessun giudice le fa rispettare.
Anche questa è Italia.
(Il trucco c'è ma non si vede: nella legge che stabilisce come i pagamenti debbano avvenire entro trenta giorni, il legislatore ha aggiunto tre semplici paroline, che invece nel resto dell'Europa non ci sono: SALVO ACCORDO CONTRARIO. Cioè, il cliente può chiedere di non rispettare la legge e naturalmente al fornitore non rimane scelta).
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