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Padri con il burka

Il padre, in quanto maschio, in certa mentalità bigotta, resa ancora più ottusa dai dogmi della chiesa cattolica, viene considerato un incapace nelle vesti di genitore che si occupa della crescita e dell’educazione dei propri figli. Un grave errore che danneggia soprattutto i bambini.

Padri con il burka

Il fatto che sia sempre il padre ad essere penalizzato dopo la separazione non è una novità. Malgrado sia stata approvata una legge per cui l’affidamento condiviso diventa la normalità, di fatto l’uomo viene ancora dipinto come il possibile ‘mostro’ della famiglia.

 

Alcune ex mogli continuano a denunciare, anche falsamente, atti di libidine dei padri nei confronti dei propri figli perché è il sistema più comodo per allontanare la figura dell’ex compagno in maniera definitiva.

Se si parla delle vendette e dei reati commessi dagli uomini dopo la separazione perché non approfondire le false segnalazioni delle donne contro i padri?

Si continua a dire che la maggior parte degli uomini non chiede nemmeno l’affidamento dei figli dopo la separazione ma non si valuta il tabù, che si perde nella notte dei tempi, del padre ritenuto un incapace. La verità è che al nostro sistema conviene mettere il burka ai padri, in modo che siano solo nomi o figure allontanabili in qualsiasi momento. Credo che parte di questi luoghi comuni siano stati imposti dalla nostra chiesa cattolica.

Lottiamo per l’emancipazione femminile, per i diritti degli omosessuali e per l’abolizione della crudeltà della vivisezione sugli animali, insieme a queste sacrosante campagne di sensibilizzazione urge che si inserisca anche il diritto ad essere padre che, in conclusione, è anche il diritto dei figli ad avere entrambi i genitori. Se la violenza all’interno delle pareti domestiche è un problema culturale, lo è anche quello dei pregiudizi sul padre.

Che si puniscano anche le persone che hanno scelto la via della falsa testimonianza in cui padri sono vittime di accuse infamanti. Guarda caso, nella maggior parte dei casi, i veri mostri non sono stati denunciati dalle loro donne e sono stati spesso coperti dalle stesse. Dopo la separazione, improvvisamente, un certo numero di donne decide che l’uomo che ha sposato è un mostro che ha abusato sessualmente dei propri figli.

La Burani disse che occorreva far capire ai padri il valore della paternità, io aggiungerei che bisognerebbe farlo capire soprattutto a tutti coloro che sono ancora convinti che il padre sia il nulla e non adatto ad allevare un figlio. Come mai la politica di questo non si è mai occupata veramente? Secondo me perché i papà parlamentari non hanno tempo di pensare a crescere i propri figli e quindi è un argomento di scarso interesse. Se sapessero quanta gente ne è coinvolta, si ricrederebbero. Padri, famiglie d’origine degli stessi e quindi: nonni, zii, cugini; nuove compagne. Parliamo di milioni di persone. Personalmente ricevo decine di messaggi ogni giorno. Quanti voti persi signori politici! Il fatto che sia sempre il padre ad essere penalizzato dopo la separazione non è una novità. Malgrado sia stata approvata una legge per cui l’affidamento condiviso diventa la normalità, di fatto l’uomo viene ancora dipinto come il possibile ‘mostro’ della famiglia.

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