Operazione Mondatori-RCS: sarà ancora possibile il pluralismo culturale?
La Mondadori si unisce a RCS libri e nasce un gruppo che controlla circa il 40% del mercato editoriale. La concentrazione Mondadori/RCS non è un operazione meramente industriale, che coinvolge solo gli azionisti e i lavoratori dei due gruppi, o la distorsione della concorrenza.
E’ un investimento che riguarda il futuro del nostro paese e la qualità di questo futuro. E su ciò non ci sono dubbi. La stessa Marina Berlusconi rivendica questa operazione, forse, per la conservazione del carattere nazionale della nostra cultura.
Ma il problema non è la difesa della cultura nazionale. Il problema è il pluralismo culturale e la qualità di questo pluralismo. Il problema è il grado di libertà degli autori che scrivono per questa azienda, la pluralità di voci in essa presenti e il rapporto tra queste. E questa non riguarda solo i libri, ma anche le produzioni televisive.
La Fininvest è azionista di Mondadori/RCS, ma anche di Mediaset. Il pluralismo culturale di Mediaset lo abbiamo già conosciuto e valutato. Una società che ha sempre sostenuto una linea politica di destra e frenato la supremazia culturale della sinistra.
E allora non si tratta di valutare solo il controllo del 40% del settore editoria, ma anche il controllo del settore televisivo e l’effetto combinato di questi due monopoli.
(Foto: ActuaLitté/Flickr)
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