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 Home page > Attualità > Mondo > Obama il [grande] trucco?!

Obama il [grande] trucco?!

Immaginate di avere un paese allo sbando impegnato in una guerra infinita, con dei cittadini impoveriti da lunghi anni di rapina dei loro portafogli; di avere le fabbriche sottoutilizzate se non ferme; della gente che vive nei caravans o sotto le tende o nei portoni di qualche condominio abbandonato; immaginate ancora di essere indebitato con tutti i vostri vicini (e meno vicini) che però fortunatamente non hanno il coraggio di chiedervi indietro i soldi anche perchè in quel caso dovrebbero prendersi la responsabilità di usarli coscienziosamente.



E anche perché, tutto sommato, confidano che voi li aiutiate a sopravvivere (con tutti i vostri guai, immaginatevi!). Continuate ad immaginare l’agitazione e il terremoto sociale che avanzano ogni giorno fra i vostri cittadini: quale sarebbe la prima misura da adottare per ridar loro fiducia in un sistema che rischia il definitivo sputtanamento planetario e che, quindi, va salvato a tutti i costi? Intendo, una misura che sia in grado di convogliare la rabbia, la frustrazione, in un processo di liberazione collettivo…

Commenti all'articolo

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.79) 12 novembre 2008 11:41
    Rocco Pellegrini

    ma davvero pensi che questa descrizione rappresenti la realtà degli Stati Uniti d’America?
    Io direi che quel paese resta, ancora e di gran lunga, il più forte paese al mondo anche e soprattutto perchè il suo sistema, doversamente da quelli europei, non è ingessato ed appesantito da leggi arcaiche e comportamenti pazzeschi. Dunque Obama non è un trucco ma la risposta alla crisi.
     

    • Di maurisergio (---.---.---.168) 12 novembre 2008 12:20

      Caro Rocco: sulle leggi arcaiche e i comportamenti pazzeschi che scaverebbero un abisso tra noi e loro, dovresti essere più chiaro.
      Per quanto riguarda Obama, se egli è una risposta alla crisi (e questo in totale continuità nominale con tutti i presidenti che si sono trovati davanti ad una crisi di grosse proporzioni come quella attuale, democratici o repubblicani che fossero, visto che nessuno di loro ha mai avuto il coraggio di dire "non ce la posso fare", lasciando talvolta il paese in condizioni peggiori di come l’avessero trovato) ti ricordo che la sua elezione è stata salutata dai suoi sostenitori, negli USA, in maniera molto enfatica segnalandola come la vittoria del "primo nero" o "meticcio" nonché di un uomo che dovrebbe (ma non ne sappiamo bene ancora nulla, in verità, mentre sappiamo qualcosa riguardo gli interessi nel business dei suoi grandi elettori) avere a cuore certi interessi sociali finora conculcati. Avrai visto i titoli dei giornali online: si parla di "mito che diventa realtà", di "apoteosi" e di successo "strepitoso", toni che non si usano da anni! L’accento sul "primo nero" e simili, è a mio avviso una facile maniera per spostare l’attenzione dai problemi, che per gli USA (e non solo per essi) hanno un nome: ineguaglianza. Detto questo, io non sarei così sicuro, come te, nell’affermare che egli è "la risposta alla crisi". A mio avviso ti sbilanci troppo. Vedremo se lo sarà: avremo modo di riparlarne.

  • Di bassi (---.---.---.30) 12 novembre 2008 13:58

    gli aggettivi srepitoso, entusistivo, incredibile, dovresti saperlo come giornalista, servono per VENDERE...
    quindi non mi stupisco di un utilizzo così massiccio di questi termini per commentare da parte di tuoi colleghi una vittoria così schiacciante e storica.
    schiacciante per il numero di votanti e per le differenze rispetto alle precedenti elezioni
    storica beh... inutile commentare.
    per qunto riguarda i tuoi dubbi sul cambiamento e sule possibilità... stiamo ad aspettare. le intenzioni mi sembrano buone così come le premesse (dettate dagli sponsor pre ellettoreli) che opponevano le lobby delle case farmaceutiche, petrolifere, delle armi (pro mc cain) a sponsor di università , ricerca, sviluppo (pro obama).
    già questo mi sembra un buon passo verso una nuova epoca...

  • Di maurisergio (---.---.---.168) 13 novembre 2008 08:29

    Bassi: mi spiace non sono un giornalista. Faccio il traduttore, anche, ma non il giornalista professionista. E non mi interessa proprio.
    ....appunto si vende, come dici tu, un’immagine di Obama che sicuramente non è quella reale....anche perché così tutti la possono strumentalizzare per giochini politici più o meno meschini....quello che sta già accadendo nel nostro paese.

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