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Notizie urlate. Notizie ritirate. L’Italia e l’anno degli stupri...

Il 2009, sarà un anno da ricordare. Per molti aspetti ed eventi.
La Politica. L’Economia in crisi. Le violenze sessuali.

Mai come negli ultimi mesi, la Cronaca Italiana si era macchiata del segno violento chiamato stupro.

Alcuni clamorosi “errori” hanno diviso – come sempre accade – gli italiani. Uno per tutti, lo stupro della Caffarella. Due Rumeni vengono rapidamente individuati come i colpevoli di una violenza perpetrata ai danni di una ragazzina di 14 anni. I giornali nazionali hanno diffuso notizie a conforto degli arresti a piene mani. La ragazzina peraltro, “riconosce” subito gli stupratori che, a quanto dicevano, avevano pure ammesso la loro colpa.
 
In poche ore, eccoli in manette e quasi linciati dalla folla. Poi, subito in galera. Nel frattempo, si urla e ci si anima contro tutta la Romania, come fosse una nazione di violentatori abituali. Come se lo stupro, facesse parte della loro tradizione storica.
 
Peccato che gli investigatori, causa la nuova normativa sulle intercettazioni telefoniche, non abbiano potuto approfondire le indagini grazie anche a questa particolare arma di approfondimento investigativo. Avrebbero scoperto subito che i due Romeni non c’entravano nulla. Con buonapace di tutti coloro che hanno inneggiato alla rivoluzione contro il Rumeno mostro e stupratore.
 
Qualche giorno di sommossa. Cittadini indignati. Romeni in cella. Poi, pian piano...la retromarcia. Forse così colpevoli i due malcapitati non sono. E passo dopo passo, fra uno sbordata e l’altra, ecco che i due vengono totalmente prosciolti dall’accusa. Una delle più infamanti che un uomo possa sentirsi addossare.
 
Ma siamo nell’Italia del nazionalismo. E qualcosa tocca pure fare per appassionare la cittadinanza.
 
Nel frattempo però, calano bruscamente, informazioni sugli stupratori nostrani.
 
Sembrano esser tutti rinsaviti d’un colpo. La realtà è un pò diversa: ai Media giova in questo periodo dar la caccia all’usurpatore straniero.


 
Ma ecco che, dopo la scarcerazione “per non aver commesso il fatto” dei due romeni incarcerati per lo stupro più controverso accaduto nella Capitale, riappaiono all’orizzonte, quasi timidamente, gli abusatori sessuali nostrani, che ci mancavano un pò, nelle nostre cronache...
 
Scopriamo così, che un padre a Torino ha abusato sessualmente della figlia per 25 anni.
 
E, notizia dell’ultima ora, che un figlio abusava della madre 77enne, peraltro invalida.
Scioccante? Sicuramente. Ma scioccante deve essere anche il fatto, che le notizie sembrano seguire un filone. Una tendenza del momento. Imposta da chi all’origine, controlla le evoluzioni di una Società troppo accecata dal Nulla per poter pensare scientemente.
 
Ecco arrivare quindi il tormentone degli stupri. Seguito poi dai branchi selvaggi di cani che mangiano bambini e turisti, seguiti poi da rigurgiti razziali che, a seconda del periodo, colpiscono questa o quella nazione.
 
Insomma, informazione svenduta a basso prezzo. Quasi con l’unico scopo di imbrattare pagine che altrimenti resterebbero vuote.
 
Come uscirne vivi e pensanti? Cercando di lasciar sedimentare le notizie. Prenderle una ad una. E poi considerarne gli aspetti e gli effetti.
 
Scoprirete che spesso, dietro una notizia sparata a gran voce, si nasconde...il Nulla.

 

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