News of The World: omicidio, intercettazioni e il mistero della borsa rinvenuta

Fu lui il primo a raccontare al New York Times di essere stato spesso incoraggiato dal suo amico, nonché editore, Andy Coulson, a “ascoltare” le varie segreterie telefoniche di altrettanti personaggi famosi.

Non solo quindi il suo ex-capo ne era a conoscenza, ma addirittura era un forte sostenitore di questo tipo di investigazione giornalistica. La cosa è ancor più interessante se consideriamo che aldilà di queste informazioni, che avevano dato inizio allo scandalo, Hoare era tornato sotto i riflettori proprio la scorsa settimana, quando aveva confidato al Guardian che vari reporter del Notw erano in grado di utilizzare tecnologie in dotazione alla polizia (pinging), utili a localizzare le persone grazie ai segnali emessi dal cellulare. Il tutto avveniva in cambio di denaro e pagamenti illeciti. 

La polizia di Hertfordshire continua a indagare e a considerare l'omicidio come “inspiegabile”, ma non sospetto. Incomprensibile, oltre al motivo della morte, sono anche le circostane conseguenti al ritrovamento del cadavere.

Dopo una prima e breve perlustrazione della polizia sul luogo del delitto, avventuta prima delle 11 della mattina, i vicini confermano l'assenza per ore di qualsiasi poliziotto o autorità, esattmente fino all'arrivo della scientifica (Scientific Services Unit) giunta sul luogo alle 21.15 circa, addirittura ben tre ore dopo che il Gardian aveva già avuto il tempo di dare la notizia della morte. Si dovrà attendere stasera per conoscere i risultati dell'autopsia.

Anche se c'è chi alla BBC ha provato a dedurle, sarà soltanto in serata che verrano rese note le domande della Commissione per i media, le comunicazioni e lo sport della Camera dei Comuni del parlamento britannico, di fronte alla quale nel pomeriggio si presentano Rupert Murdoch, il figlio James e in separata sede, un'ora più tardi, Rebekah Brooks, direttrice di News International, la società che possiede il Sun, il Notw, appunto, il Times, e il Sunday Times.

L'interrogazione non sarà certo una passeggiata.

Tra i parlamentari -5 conservatori, 4 labouristi e un liberal-democratico- che interrogheranno i Murdoch c’è il laburista Tom Watson, storico avversario di NewsCorp e uno dei primi legislatori britannici a occuparsi dello scandalo che ha coinvolto il News of the World, dopo che nel 2009 sulle colonne del Sun era apparso un editoriale che chiedeva all'allora primo ministro Gordon Brown di lincenziare lo stesso Watson, definito come "velenoso e dannoso, una macchia per la credibilità del governo labourista”.

Nella commissione tuttavia c'è anche chi auspica che la seduta non si trasformi in un linciaggio, come il presidente stesso della commissione, John Whittingdale, non a caso un conservatore, parte politica con la quale Murdoch era stato negli ultimi tempi accusato di essere in troppo buoni rapporti. 

Oltre che per le intercettazioni in sé, il figlio di Rupert Murdoch sarà probabilemente sentito sulla questione dei risarcimenti economici dati da NewsCorp agli stessi personaggi intercettati affinché questi non parlassero di quanto accaduto.

Chissà se invece a Rebekah Brooks chiederanno qualcosa sulla questione della borsa, contenente un computer, un telefono e alcuni documenti, rinvenuta dentro un cestino della spazzatura a pochi passi dall’abitazione. Gli inquirenti contuinuano ad indagare. Pare che il marito l'abbia rivendicata come propria negando alla polizia che il contenuto possa avere qualsiasi legame con la moglie o con la storia, ma non riuscendo a provare che fosse di sua proprietà non ha potuto comunque tornarne in possesso.