Nel paese dei balocchi - Retroscena del caso Orlando
Volete sapere perchè Orlando non ce l’ha fatta?
Il problema è il motivo per cui Orlando non ce l’ha fatta. Non ce l’ha fatta perché Berlusconi non ce lo voleva. Non ce lo voleva per motivi personali, per motivi della stessa natura che lo portano ad avere orrore dell’intero movimento dell’ex magistrato che indagava su mafia e potere. Pochi sanno, tra quelli a cui si rivolge il nostro presidente del consiglio imprenditore, che Leoluca Orlando nel lontano 1992 scrisse un libro in cui, a partire dalla sua esperienza personale, raccontava dei rapporti tra mafia, politica ed affari: Palermo. In queste pagine, il candidato alla presidenza della commissione di vigilanza, che è stato anche sindaco di Palermo, raccontava dei legami emersi con Tangentopoli tra diversi uomini di potere, ripeto, tra affaristi, politici e mafiosi.
Nel ’92, la casa editrice Mondadori non era ancora stata assorbita dal gruppo di Berlusconi. Alla sua uscita, il libro vendette subito centinaia di migliaia di copie in Italia e all’estero, diventando subito un best-seller tale da giustificare la ristampa per i tipi Oscar Mondadori pochi anni dopo.
Dopo, ma prima che Mondadori diventasse dell’attuale capo del governo. Quando avvenne il passaggio Palermo fu ritirato dalla rete vendita e di distribuzione, in linea con la nuova linea di gov…editoriale! Ritengo superfluo aggiungere altro. Resta il fatto in ogni caso, che viviamo in un paese dove ad oggi è possibile mettere un veto su un intero schieramento democratico per questioni personali e trovare l’appoggio necessario per farlo. Riflettete.
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