Negli ospedali in 3 anni rubati farmaci per 22 milioni di euro

In tre anni sono stati rubati, negli ospedali italiani, farmaci per un valore di 22 milioni di euro.
Questo dato è contenuto in un rapporto di Transcrime, il centro interuniversitario di ricerca sulla criminalità transnazionale dell’Università Cattolica di Milano e dell’Università degli studi di Trento.
Si riferisce di questi furti in un articolo pubblicato su quotidianosanita.it. Sembra incredibile ma è proprio così.
In poco più di 3 anni, dal 2011 al maggio 2014, sono stati rubati, negli ospedali italiani, farmaci per un valore complessivo di 22 milioni di euro.
In totale si sono registrati 110 casi di furto, 37 solo nei primi 5 mesi del 2014. Il fenomeno riguarda in media un ospedale su 10.
I farmaci più rubati sono gli oncologici, seguiti dagli immunosoppressivi, antireumatici e farmaci biologici, tutti farmaci ad alto prezzo. Le regioni più colpite sono la Campania e la Puglia, dove si sono verificati il 45% dei casi, ma i furti si sono verificati nell’intero Paese.
La ricerca di Transcrime si basa su dati relativi ai furti di farmaci ripresi da articoli comparsi nei vari mass media.
Relativamente al valore complessivo dei furti nello studio si legge: “Una cifra che è probabilmente sottostimata a causa della sottostima dei furti su piccola scala e della propensione dei manager a non denunciare all’esterno tali furti per evitare danni reputazionali”.
Spesso gli artefici dei furti sono esponenti della criminalità organizzata. Ma più di un furto su quattro, il 28%, ha visto coinvolto il personale.
Diversi sono i motivi dei furti. A questo proposito si legge nel rapporto:
“Da un lato una quota della domanda proviene da individui che sono disposti a comprare farmaci a un prezzo inferiore o farmaci non rimborsati dal servizio sanitario nazionale. Un’altra possibile destinazione è il riutilizzo sul mercato illegale. Questo è il caso per la sintesi di droghe illegali o doping. I medicinali rubati possono anche rientrare nel commercio legale attraverso il commercio all’ingrosso di aziende fittizie o intermediari corrotti”.
Una domanda a questo punto è inevitabile. Vengono adottati gli interventi più adeguati per impedire il verificarsi di questi furti?
Considerando il valore complessivo dei furti, non mi sembra proprio.
Ritengo quindi necessario che ci si impegni molto di più, quanto meno per ridurre, in misura considerevole, il numero di questi furti.
Foto: opensource.com
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