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Need for Speed: un film che incita alla trasgressione delle regole

Need for Speed è un film del 2014 diretto da Scott Waugh, film che si ispira alla serie di videogame di successo della Electronic Arts. Il film comincia con il narrare la storia di Tobey, meccanico dedito alle auto da corsa che sono la sua passione insieme ai motori. Tobey gareggia in molte gare per mettere da parte i soldi per pagare il mutuo del garage lasciatogli dal padre.

Successivamente nel film Dino, un pilota per professione, propone a Tobey di finire la costruzione di una Ford Mustang che è incompleta, promettendo al giovane un quarto della cifra che guadagnerà dalla vendita della macchina. L’acquirente della Mustang chiede una prova in circuito per verificare la effettiva velocità massima promessa e Tobey raggiunge le 234 miglia orarie. La Mustang viene venduta per 2.700.000 dollari.

Più avanti vediamo la sfida tra Dino, Tobey e Pete(il fratello di Anita, attuale fidanzata di Dino ed ex-fidanzata di Tobey) che gareggiano con tre Koenigsegg Agera R. Durante la gara Dino colpisce da dietro la vettura di Pete facendola capovolgere ed incendiare e non fermandosi, successivamente, a soccorrerlo, cosa che invece fa Tobey. Quest’ultimo è affranto per il dolore per la morte dell’amico e va a finire anche in galera incolpato della morte di Pete.

Con la sua squadra di meccanici e amici e con l’aiuto di Julia, una ragazza appassionata anche lei di corse e motori, Tobey riesce nel seguito del film a farsi invitare al “De Leon“, una famosa corsa clandestina a cui partecipa anche Dino. Tobey inoltre si trasferisce da New York a San Francisco in 45 ore scappando dalla polizia e da scagnozzi ingaggiati da Dino per non farli partecipare alla gara. Tobey e Julia riescono ad arrivare appena in tempo a San Francisco per confermare la propria partecipazione alla gara clandestina di auto. Purtroppo uscendo da un hotel vengono investiti da un camion guidato da un uomo di Dino che fa capovolgere la Mustang e ferisce Julia, la quale finisce all’ospedale. La ragazza proprio dall’ospedale segue lo svolgimento della gara clandestina suddetta alla quale Tobey partecipa con l’auto con cui Dino ha di fatto ucciso Pete.

Dopo una gara oltremodo entusiasmante Tobey riesce a vincere su Dino e a vincere la gara, Dino che anche in questa gara gareggia in modo scorretto tentando di buttare fuori strada Tobey. Alla fine della gara i due vengono arrestati: Tobey per la gara clandestina e Dino per l’omicidio di Pete. Quando Tobey esce di galera trova Julia che è venuta a prenderlo in macchina.

Questo film si caratterizza per essere un film di intrattenimento puro, questa è la sua dote principale: un film che scatena adrenalina, un film che sembra la copia esatta del videogame da cui è stato tratto. Questo film però non è solo questo: Need for Speed si ispira chiaramente ad un road-movie del passato ossia Vanishing Point del 1971 diretto da Richard C. Sarafian. In entrambi i film c’è uno speaker radiofonico che commenta parte del film e una parte della gara; in entrambi i film c’è un pilota che gareggia tra l’altro per il desiderio e l’ansia di libertà oltre che per l’insofferenza per le regole della società. Proprio riguardo quest’ultimo punto Need for Speed punta la sua forza sull’eccesso e sulla trasgressione delle regole: Julia e Tobey rappresentano due Bonnie e Clyde contemporanei, due eroi patinati per le masse, due giovani scapestrati che non vanno proprio d’accordo con le regole sia del codice della strada che della vita.

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