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Movimento 5 Stelle: Grillo come Pannella?

Il Movimento di Beppe Grillo potrà portare finalmente qualcosa di innovativo nel panorama politico italiano o rischiamo di vedere un film già visto, come la parabola politica dei Radicali?

Ho la sensazione che il Movimento 5 Stelle possa fare la fine dei Radicali, dopo un grande successo negli anni 70 e 80 per questi ultimi c’è stato il lento declino.
 
Eppure bisogna dare atto ai Radicali che senza di loro tante battaglie referendarie forse non sarebbero neanche iniziate.
 
Ora quell’esperienza non va perduta, anzi deve essere di esempio proprio per un movimento, come quello ideato da Beppe Grillo che per alcuni tratti mi ricorda quello radicale.
 
Al tempo stesso bisogna far tesoro degli errori commessi dal movimento radicale il quale, a mio modesto parere, ha cercato troppo spesso di essere solo anti-sistema.
 
E le parole di fuoco lanciate da Beppe Grillo, contro le inchieste sulla Lega e contro la 'feccia' dei giornalisti mi rievocano gli strali di Pannella contro la partitocrazia e contro i giornalisti.
 
Grillo dice che i partiti sono finiti e presto crolleranno, ma intanto cosa si fa e se poi non accade?
 
In tutti i Paesi del mondo esistono i partiti, anche in quelli più virtuosi e più equi come quelli del Nord Europa o l’Australia ad esempio, quindi non capisco su quale base noi dovremmo farne a meno.
 
Inoltre occupandosi della cosa pubblica, anche il Movimento 5 Stelle,
fa politica, lo fa con un approccio diverso rispetto ai partiti tradizionali, ma sempre di politica si tratta.
 
L’antipolitica è uguale all’anarchia ma non mi pare che Grillo o Di Pietro auspicano tutto questo e neanche il cittadino medio, stufo di Berlusconi, Fini, Bossi, Casini, D’Alema o Veltroni vorrebbe vivere in una grossa comunità anarchica.
 
Quindi stabilito che anche Grillo fa politica, il passo successivo è capire come vuole metterla in pratica, l’approccio del Movimento 5 Stelle è per certi versi una specie di democrazia Ateniese, basata sulla delega e sul coinvolgimento diretto dei cittadini.
 
Ora questo schema va bene per le elezioni degli enti locali, dove infatti il movimento sta avendo un certo successo, ma a livello nazionale, dove bisogna prendere delle decisioni di politica economica generale o di politica internazionale occorre un certo coordinamento.
 
La specie di scomunica  ad alcuni appartenenti al movimento mi è suonata strana, non mi appassiono molto a Beppe Grillo ma penso che, come i radicali in passato, possa dare un contributo al progresso di questo Paese.

Al tempo stesso credo che un certo livello di organizzazione e coordinamento non vada demonizzato, altrimenti il rischio è di fare la fine dei radicali e buttare al vento tutto quello di buono che si è fatto fino ad oggi
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.188) 21 aprile 2012 21:25

    credo che questo articolo non sia obbiettivo, i programmi del movimento sono noti da anni ed il fatto che continuiate (lei compreso) a lavorare ai fianchi è prova di paura ...noi non facciamo più caso a questi giochetti.... sveglia!!!

    • Di (---.---.---.4) 23 aprile 2012 11:08

      La mia era un’analisi politica non il commento a un fatto specifico per cui occorre essere obiettivi, sono opinioni e solo il tempo potrà dire se io abbia ragione o torto.

      Per quanto riguarda i programmi, io non sono entrato nel merito, non era questo l’oggetto dell’articolo, io ho cercato di fare un analisi diversa più centrata sul discorso organizzazione-coordinamento.

      E mi scuso se non sono stato chiaro, la mia opinione è che per non incorrere negli errori del Partito Radicale occorre un pizzico di più di organizzazione-coordinamento.

      Gli esponenti di M5S rivendicano la loro indipendenza nelle decisioni locali e questo è giustissimo, ma ripeto a mio modesto parere occorre uno step in più ovvero quello di un coordinamento nazionale e preciso questo non significa partito-carrozzone o finanziamento pubblico, sto parlando solo di ’organizzazione’.

      Paura?!? Ma se ho scritto in neretto ’possa dare un contributo al progresso di questo Paese’

      Giochetti ?!? Un piccolo blogger come me che giochetti può fare?

      Sveglia ?!? Guardi io vivo a Roma e l’aria, o meglio sarebbe dire la ’puzza’ del Palazzo, mi ha svegliato già da molto tempo.












    • Di (---.---.---.25) 6 maggio 2012 20:35
      BOLZANO: movimento 5 stelle a supporto di Casa Pound

      Grillini e neofascisti. Assume un rilievo tutto particolare a distanza di una settimana dal voto amministrativo che ha decretato il sorprendente successo del ’Movimento 5 stelle’ di Beppe Grillo, quanto avvenuto meno di due mesi fa al Comune di Bolzano.

      Secondo quanto riportato ieri dal sito di ’Indymedia Piemonte’, nel Comune capoluogo dell’Alto Adige due consiglieri eletti nella ’Lista civica 5 Stelle - Beppe Grillo’, di fronte al rifiuto della maggioranza comunale di iscrivere all’albo delle associazioni culturali l’associazione "Casa Italia" legata a Casa Pound Italia, il 31 marzo scorso sono usciti in segno di protesta dall’aula consiliare assieme a tutta l’opposizione di destra.

      Sempre Indymedia Piemonte rinvia, dunque, al blog di uno dei due grillini fiancheggiatori dei "fascisti del terzo millennio".

      ... esempio delle idee dei grillisti.

    • Di (---.---.---.4) 7 maggio 2012 10:48

      Come ho detto nell’articolo non sono un grillino e nel contempo sono molto lontano dalle idee di Casa Pound, ma anche nel caso da lei citato per certi versi possiamo ricollegarci al mio discorso sull’organizzazione.

      A livello locale se ne vedono di tutti i colori, esistevano giunte PD-PDL ancor prima del governo ’tecnico’, episodi locali non possono essere riportati, tout court, a livello nazionale per un giudizio definitivo.

      Non metto mai la mano sul fuoco per nessuno, ma penso per esempio che Grillo sia molto lontano dalle idee di Casa Pound.

      In ogni caso man mano che il movimento si amplierà ecco che un coordinamento nazionale sarà una necessità perchè se no potrebbero sfuggirti queste situazioni.

  • Di Geri Steve (---.---.---.10) 22 aprile 2012 11:26

    Io invece ritengo che l’analogia Grillo Pannella sia - purtroppo- molto valida.

    Io sono stato iscritto per anni al partito radicale e ne sono uscito per diversi motivi riassumibili nella totale assenza di democrazia interna: Pannella decideva tutto lui da solo e il partito si adeguava. Le campagne contro la fame nel mondo non avevano niente a che vedere con le originarie guerre per i diritti civili ma hanno causato ombre fortissime sull’effetto corruttivo dei fondi stanziati e spesi dal "commissario straordinario" senza alcun controllo. Chi ha provato a capire, come Mauro Rostagno e Ilaria Alpi, ci ha lasciato la pelle.

    Grillo strumentalizza la sacrosanta indignazione contro tutti i partiti tradizionali per aizzare masse acritiche di suoi sostenitori, e -esattamente come Pannella- non accetta mai contradditori veri.

    In Italia abbiamo un disperato bisogno di partiti nuovi, ma che siano democratici al loro interno, altrimenti diverranno uguali a quelli che già abbiamo.

    Ricordiamoci che anche Bossi è partito abbaiando come Grillo, contro Roma ladrona, e sul fanatismo ha potuto costituire un partito ben più ladrone della DC.

    • Di (---.---.---.4) 23 aprile 2012 11:28

      Come ho cercato di dire nell’articolo e nella risposta all’altro lettore, io credo che il M5S possa dare un grosso contributo a questo Paese, solo che a mio parere sereve un minimo di organizzazione per fare il salto di qualità a livello nazionale.

      Per quanto riguarda il discorso del contradditorio, le posso dire che Grillo fa bene, io credo che sia anche una scelta di comunicazione azzeccatissima.

      Ripeto è sempre una mia opinione, Grillo lascia la politica attiva ai delegati, da solo un input iniziale, lui si occupa della comunicazione cioè di diffondere il M5S pensiero.

      Berlusconi ha le televisioni, la sinistra ha le sezioni e gli intellettuali, il M5S ha Grillo.

      Qual’è sempre stato il problema fondamentale dei Radicali e di Pannella se non la visibilità mediatica delle loro idee? Avevamo Teleroma 56 ma non è stata sufficiente.

      M5S ha per certi aspetti un vantaggio rispetto ai Radicali, in questa fase si stanno occupando dei problemi concreti del Paese più che delle ’battaglie sui diritti civili’ e questo fa sì che si crei un maggior radicamento dei rapporti con gli elettori che attenua il rischio di dirigismo che lei solleva.

      La Lega per certi versi ne è un esempio, perchè c’è una base di elettori e amministratori locali che si sta ribellando ai dirigenti ’romanizzati’ e può mantenere in vita il partito andando oltre Bossi e Maroni.

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