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#Milionidipassi, fai un passo anche tu. La campagna di Medici senza Frontiere

Sostengo anche io la campagna di Medici senza Frontiere: #Milionidipassi per quelle popolazioni in fuga in 30 Paesi. L’obiettivo è supportare quegli oltre 51 milioni di civili che pagano il prezzo di guerre che non combattono. FAI UN PASSO ANCHE TU 

Sono persone costrette a scappare dai conflitti in Medio Oriente, nell’Africa sub-sahariana o in Ucraina, Libia e Nigeria, vivendo in condizioni disperate. Immagina di dover lasciare il tuo paese, il tuo luogo di nascita, la tua casa. Immagina di dover partire per paura che tu, la tua famiglia o i tuoi amici possiate essere uccisi. Immagina di camminare per giorni, settimane o mesi nel deserto o nella neve, o di attraversare il mare agitato dentro un gommone in cerca di un posto sicuro. Questo incubo è la realtà per più di 51 milioni di persone nel mondo, costrette a fare milioni di passi per sopravvivere. Di questi, 16 milioni sono rifugiati, più di 33 milioni sfollati interni e circa 1,2 milioni richiedenti asilo.

«È l’esodo più imponente degli ultimi 50 anni, ma la risposta globale è inadeguata». Lo spot #Milionidipassi nasce per raccontare i passi di chi è in fuga, con l’appello rivolto a opinione pubblica e governi perché sia ridata umanità al tema delle migrazioni forzate: Lo spot di lancio della campagna #MILIONIDIPASSI di Medici Senza Frontiere, dedicata alle persone in fuga da guerre, violenza e povertà, con un appello all’opinione pubblica e ai governi perché sia ridata umanità al tema delle migrazioni forzate e venga garantito il diritto di tutti ad avere salva la vita.

Secondo i dati ufficiali, il 95% delle persone in fuga rimane nei paesi d’origine o in quelli confinanti e nella classifica dei primi 10 paesi per rifugiati ospitati non compare nessuna nazione ricca (l’Italia è al 35° posto con 78.000, il Libano ospita da solo 1.120.000 rifugiati siriani). Ma l’Europa vive la migrazione come un’invasione minacciosa e risponde con politiche restrittive che peggiorano le cose: chiusura delle frontiere, respingimenti, ostacoli burocratici, detenzione e standard di accoglienza inadeguati – il tutto condito da un dibattito pubblico che spesso punta alla criminalizzazione dei migranti – non solo non sono efficaci ma spingono persone disperate ad alternative estreme, che hanno gravi impatti sulla loro salute e sicurezza.

Come la via del Mediterraneo, responsabile del 75% dei decessi lungo le rotte migratorie a livello globale: una trappola mortale, tanto da essere l’area più pericolosa per chi fugge nonostante l’Europa accolga meno del 10% dei rifugiati al mondo. Il simbolo della campagna #Milionidipassi sono le scarpe rovinate, ricucite, distrutte, segno del dramma ma anche strumento di salvezza, rappresentate dalla giovane fotografa americana Shannon Jensen, che nel 2012 documentò l’esodo di trentamila sudanesi che cercavano rifugio in Sud Sudan per salvarsi dalla violenza dell’esercito. Oggi quelle scarpe, un oggetto che accomuna tutti indipendentemente dalla propria storia e paese d’origine, rivivono nella campagna, nel provocatorio spot girato in un negozio di Roma con lo stile della candid camera, nell’evento di lancio.

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Medici Senza Frontiere chi sono? Sono indipendenti. Neutrali. Imparziali. Aiutano le persone in tutto il mondo dove ce n’è più bisogno, fornendo assistenza medica alle popolazioni colpite da conflitti, epidemie, catastrofi naturali o escluse dall’assistenza sanitaria. MSF offre assistenza a sfollati, rifugiati e richiedenti asilo in 30 paesi, siano di origine, di transito o di destinazione. Tra essi Libano, Iraq, Giordania e Turchia – che accolgono rifugiati siriani – Afghanistan/Pakistan, Nigeria/ Niger/Ciad, Yemen, Repubblica Centrafricana/Ciad/Camerun/Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan/Etiopia, Ucraina, Messico, Mali/Mauritania, Grecia, Serbia. In Italia MSF ha lavorato dal 2002 all’assistenza agli sbarchi a Lampedusa, tra i lavoratori stagionali nel Sud Italia, all’interno dei centri per migranti in diverse regioni. Oggi offre un servizio medico agli sbarchi e all’interno del CPSA di Pozzallo, in Sicilia, in collaborazione con le autorità sanitarie locali; e un servizio di assistenza psicologica nei centri di accoglienza straordinaria della provincia di Ragusa.

FAI UN PASSO ANCHE TU http://milionidipassi.medicisenzafrontiere.it/#menu-fai-un-passo-anche-tu

Scegli MSF per il tuo 5X1000. A te costa zero – essendo una quota d’imposta a cui lo Stato rinuncia – ma aiuterai noi a finanziare progetti di chirurgia e medicina d’urgenza, malnutrizione, salute materna e infantile e salute dei migranti. Come fare? È davvero semplice: compila il modulo 730, il CUD oppure il Modello Unico Firma nel riquadro “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale…”. Indica il codice fiscale di MSF: 970 961 20 585. Anche chi non compila la dichiarazione dei redditi, ovvero chi ha solo il modello CUD fornitogli dal datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione, può destinare il 5×1000. Nel 2014 abbiamo ottenuto € 8.187.864 (relativi all’edizione 2012 del 5×1000) grazie alla generosità di 237.417 contribuenti. Con questi fondi abbiamo finanziato importanti interventi di emergenza e progetti di medio-lungo termine.
Quest’anno devolvi anche tu il 5×1000 a MSF. Contribuirai in modo efficace a salvare vite umane.

http://milionidipassi.medicisenzafrontiere.it/

http://milionidipassi.medicisenzafrontiere.it/?#_=_?#menu-fai-un-passo-anche-tu

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