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Migranti e richiedenti asilo a Parigi: continuano le manifestazioni

Dopo le tensioni della scorsa settimana, con sgomberi, cariche di polizia e manifestazioni di solidarietà, la vicenda dei rifugiati nel nord di Parigi continua. Ieri una manifestazione alla stazione di metropolitana La Chapelle, dove si era verificato il primo sgombero.

 

La questione dei migranti è oggi argomento di vivace discussione non solo in Italia, ma in tutta Europa. Il nostro Paese si sta rimpallando con la Francia il carico dell'accoglienza di un'ondata crescente di rifugiati, in buona parte parte dovuta alle disastrose scelte geopolitiche e vere e proprie guerre mosse dall'Occidente in questi anni tra Africa e Medio Oriente.

Una triste commedia degli equivoci tra i due Governi, entrambi di orientamento socialdemocratico, si svolge così, mentre gravi testimonianze di miseria e repressione giungono da Ventimiglia, dove le autorità francesi impediscono ai profughi di varcare la frontiera, affinché la loro accoglienza resti in carico all'Italia.

Se a Roma e a Milano più volte ci sono stati in questi giorni sgomberi di accampamenti di disperati, ulteriore tentativo di nascondere il problema sotto il tappeto senza risolverlo, Parigi non è da meno nel mettere in atto similari - e poco avvedute - scelte. La scorsa settimana si sono svolti ripetuti sgomberi e interventi di polizia e gendarmeria contro rifugiati e militanti e rappresentanti istituzionali della sinistra accorsi in solidarietà.

Proprio per contestare la scelta represiva e per chiedere al Comune di Parigi un intervento con assegnazione di alloggi sociali ai rifugiati sgomberati il 2 giugno dall'accampamento presso la stazione La Chapelle della metropolitana, ieri si è svolto nel Nord della città un corteo con partenza proprio da tale stazione, snodandosi poi intorno alla Gare du Nord per arrivare a Place de la République.

Ingente lo schieramento di polizia, dopo le tensioni della scorsa settimana, con decine di camionette mobilitate nelle vie circostanti ed un cordone di agenti ad ogni lato della manifestazione. Aperto dai rifugiati, nel corteo erano presenti le principali sigle della sinistra di classe francese: Partito Comunista e altre formazioni minori del Front de Gauche, con svariati rappresentanti istituzionali locali, nonché NPA, Lutte Ouvrière e verdi; presenti anche le principali sigle sindacali, a partire dalla GCT, e associazioni per la difesa dei diritti umani.

Alcune migliaia di persone si sono così ritrovate a scandire slogan incentrati sul diritto all'asilo e agli alloggi sociali, su cui, dopo alcune prime assegnazioni, è in atto una delicata trattativa con il Comune, di cui la manifestazione auspicava una decisa accelerazione. Buona l'accoglienza degli abitanti di un quartiere fortemente multietnico, alcuni partecipando al corteo, altri manifestandovi solidarietà dai lati e dalle case.

Come riporta Le Monde, mercoledì in Consiglio dei Ministri sarà discusso un piano volto a migliorare le modalità di presa in carico dei rifugiati, fra quelli già accampati a Parigi in condizioni sanitarie assai precarie e altri che tra mille difficoltà sono comunque riusciti ad attraversare la frontiera dall'Italia. Certamente però si impone la necessità di una ridiscussione a livello europeo delle politiche di accoglienza e asilo, assai poco adeguate alla tragedia umanitaria cui ci si trova di fronte - e nella cui genesi i Governi europei condividono tra loro pesanti carichi di responsabilità.

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