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Metrò, la band aquilana con il nuovo singolo “La parte più debole”

Loro sono quattro musicisti dalle incredibili capacità e assieme formano una band giovane e dinamica, capace di coinvolgenti sonorità. Si chiamano Metrò e pochi giorni fa hanno confezionato la loro prima fatica: il loro primo singolo intitolato La parte più debole. Ce ne parla la voce del gruppo, su AgoraVox Italia c’è Antonio Sorrentino.

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Ciao Antonio, benvenuto nel comparto musicale di AgoraVox. Presentaci un po’ la band, chi sono i componenti e di cosa si occupano?
 
Ciao a tutti. Chi sono i Metrò? Antonio Sorrentino, io, cantante della band, Luigi Tarquini alle chitarre, Federico Fontana al basso e Marco Fiorenza alla batteria.
 
Metrò è un nome che richiama l’urban wild, da dove nasce questa scelta?
 
In realtà la scelta del nome non è stata cosa semplice: abbiamo impiegato circa due mesi per deciderci, ma alla fine la scelta è caduta su Metrò. Perché? Diciamo che Metrò, come hai detto anche tu, ha qualcosa di underground che ci piaceva molto, è un nome semplice, italiano e diretto, ma soprattutto è il nome di un locale della nostra città, L’Aquila, dove eravamo soliti incontrarci e sognare del nostro futuro. 
 
Hai fatto anche diverse apparizioni televisive, tra talent e studi sei passato anche all’interno della scuderia dei ragazzi di Maria De Filippi ad Amici, com’è stata quell’esperienza? Quali sono gli umori e i retroscena della musica in tv!
 
Che dire.. questa è stata un’esperienza significativa del mio percorso. E’ un esperienza che dovrebbero provare tutti, perché sottopone a diverse difficoltà, stress che in un modo o nell’altro fanno crescere. Non è facile avere telecamere puntate addosso ogni giorno per ore ed ore, e non è facile riuscire a mostrare ciò che si ha dentro, far arrivare un messaggio, far emergere il proprio lato artistico. Ero anche abbastanza “acerbo” quando ho affrontato quel percorso, ma è senza dubbio un parte della mia vita che mi porto dentro e che rifarei mille volte, perché molto probabilmente se non l’avessi fatta non sarei quello che sono oggi. 
 
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Adesso uscite col nuovo singolo intitolato “La parte più debole”, già vincitore dell’ultima edizione del Festival di Ghedi, concorso nazionale per brani inediti e corredato da un video che merita d’essere visto. Di che parla il brano?
 
La parte più debole parla della lotta interiore che scaturisce dal sentirsi diversi dagli altri e, contemporaneamente, del desiderio di conformarsi alla massa per paura di non essere compresi. Spesso interpretiamo questa diversità come la nostra parte più debole, senza capire che invece è proprio quella a renderci unici. Oltre al testo, anche la musica sottolinea la tensione emotiva del “caos dentro sé”, attraverso il ritmo incalzante delle cupe strofe, che si risolvono poi nella positiva ariosità di un ritornello “maggiore”. Con “La parte più debole”, abbiamo esordito alla quarantacinquesima posizione della Top100 di Pop Chart iTunes; un risultato assolutamente inaspettato essendo noi una band emergente. Ci sta dando molte soddisfazioni e tanta carica e voglia di fare. 
 

Dove trovarvi on-line?

Siamo una band molto social, ci trovate su Facebook, Twitter, Instagram e Youtube.

Prossimi appuntamenti della band?

Per il momento siamo impegnati con il tour radiofonico del singolo. Ci sono molti altri progetti in cantiere e speriamo di poterli svelare al più presto.

Un saluto a voi e un augurio: quello di continuare a fare tanta, tantissima buona musica

Grazie dell’augurio, ma soprattutto di avermi dato la possibilità di parlare di noi. Un mega abbraccio e speriamo di poterci rincontrare al più presto con tante altre novità…

 

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