Messina, studenti in pericolo: si rischia un’altra L’Aquila
La città di Messina torna alla ribalta della cronaca a causa della scarsa sicurezza delle sue strutture scolastiche. Diversi crolli si sono susseguiti nelle scuole del capoluogo peloritano. Il paradosso è che questi eventi si sono manifestati in assenza di scosse telluriche rilevanti; ma cosa accadrebbe in presenza di un terremoto significativo? Occorre forse un’altra strage di bambini come quella avvenuta a L’Aquila perché siano presi seri provvedimenti?
Tre crolli in edifici scolastici di Messina negli ultimi 15 giorni. Il primo ha interessato la scuola elementare Cesare Battisti, con allagamento al primo piano e conseguente crollo di alcune parti del controsoffitto. Gli altri due episodi, probabilmente più gravi perché reiterati in breve tempo nello stesso edificio, hanno come protagonista l’Istituto tecnico commerciale A.M. Jaci: prima un’avvisaglia con caduta di calcinacci in un’aula, poi un cedimento più consistente nella zona della porta centrale. Il caso fortuito ha voluto che in tutti e tre gli episodi non ci fossero lezioni mentre il soffitto rovinava a terra, quindi nessuno studente ferito. Tuttavia questi avvenimenti rappresentano evidenti segnali d’allarme, in considerazione del fatto che Messina è da sempre considerata zona sismica.
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