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Meno male che il Tamiflu c’è

Prima i polli, adesso i suini. Un’unica risposta: il Tamiflu.

E’ arrivata la nuova influenza che minaccia di diventare pandemia. Nel 2005 era aviaria, con il focolaio in Cina, trasmessa dai polli, e si chiamava Sars. Oggi, nonostante non ci sia stata una conferma ufficiale, viene attribuita ai suini, e il focolaio è in Messico.

L’unico punto fermo però, quando il rischio di pandemia è alto, è il Tamiflu, prodotto dalla Roche. Che sia davvero efficace contro le influenze più di altri farmaci è tutto da verificare e a quanto pare l’azienda era anche in procinto di toglierlo dal commercio.



Intanto, giusto per non farsi vedere con le mani in mano dall’intera nazione, il ministro della salute Usa Janet Napolitano cosa fa? Comincia a far circolare una parte delle 50 milioni di dosi del Tamiflu in possesso del governo federale. Immaginiamo che anche i governi delle altre nazioni correranno a fare incetta del preziosissimo medicinale contro una malattia di cui si sa ancora pochissimo e per cui non è stata ancora trovata una medicina che la fronteggi seriamente.

Storia uguale e identica, fino ad oggi, a quanto avvenuto nel 2005. Quando si dice che la storia è magistra vitae...

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