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Meglio votare Vanna marchi che Silvio

la malattia progressiva dell’incontinente potrebbe degradare ed esplodere in occasione delle sempre maggiori critiche giornalistiche che lo fanno veramente impazzire.

In quel caso vedremmo come nella diretta del grande fratello uno spettacolo unico ed irripetibile nella storia : il suicidio politico per essessivo strapotere e sbracamento...

Nonostante le ragioni che ho scritto mi facciano comprendere il fenomeno razionalmente, io continuo epidermicamente a trovare incredibile che qualcuno voti per Berlusconi.

Troverei più plausibile un voto per VANNA MARCHI.

E comunque sono stufo del politicamente corretto: Longanesi, che è morto molti anni prima che si affermasse questa espressione, parlava , intendendo lo stesso concetto, della vanità di apparire imparziale che ti coglie quando hai paura di essere intransigente.

Ecco: basta con la paura di esser scambiati per intransigente.

Viva la intransigenza anche perché questi menano coi bastoni e non vedo il motivo per esser leali e picchiarli solo a mani nude.

_____________

L’Italia oggi è come in quelle feste dove tutti sbracano ubriachi di alcool acquistato a credito e senza una vera lira in tasca si siedono a giocare a poker fino all’alba tirando su cocaina.

Il padrone di casa è uno di questi cialtroni, solo che forse è un po’ di tempo che si è allargato e sbraca un po’ di piu’ di quanto dovrebbe.

Eccede, é vero, ma é tutto insieme un mondo che sta collassando in un tessuto sociale che si sgretola giocando al grande fratello sul Titanic.

La struttura economica italiana è diversa dalle altre europee e perciò in qualche modo regge meglio, c’è ancora un po’ di grasso ma stiamo avvicinandoci velocemente all’osso.

Una economia in recessione che si regge sul sommerso, sull’usura, sui traffici enormi delle mafie da tempo approdate a Piazza Affari, sui microrisparmi in centinaia di micro banche, una marea di pensionati che mantengono anche i nipoti in famiglie sempre piu’ allargate ed un a marea di rifiuti sotto il tappeto.

Socialmente sempre più facce imbecilli in giro senza remore e regole, coca ed altro a fiumi, un mondo in cui tutti si credono furbastri ed incontrano altri furbastri e si affoga nella palude avvinghiati uno all’altro in una lotta a perdere.

Morti sul lavoro come mosche perché nessuno segue le regole neanche il morituro stimolato peraltro a rischiare per due lire dall’eccesso di massimo ribasso padronale.

Camionisti che uccidono per colpi di sonno prevedibili ma continuano a lavorare e pistare sulle autostrade per 15 ore di seguito come automi impazziti

Certo ci sono ancora un bel po’ di garantiti a tempo indeterminato nonché i benestanti anzi gli Agiati perché hanno i soldi, stanno in agio ma per come son costretti a farli non si sentono molto bene.

E poi ancora: licenziati con contratti parziali ed a tempo sbattuti in mezzo alla strada senza una lira per un welfare buono solo per i garantiti.

Migliaia di chilometri di costa cementificati e balnearizzati privatamente con ladroni che derubano i bagnanti ed impediscono ormai di fatto di avvicinarsi liberamente al bagnasciuga.

Forse dell’ordine sempre più con una mano avanti ed un indietro ad inseguire reati bagatellari e lasciar fare i colletti bianchi impuniti come da alti esempi, peraltro.

Ripeto: girano fiumi di coca ed altro a prezzi irrisori.

Il paese è moralmente alla frutta e socialmente spappolato come non mai e manca una idea di guida e di indirizzo politico che rappresenti un’ancora per diverse categorie di cittadini che se si sedessero un attimo a pensare capirebbero di averne bisogno come il pane ma poiché sono presi da alterazione continuano a ballare sul titanic.

E ci sono sempre due Italie a confronto solo che rispetto al passato non si confrontano più, vivacchiano lateralmente in attesa del naufragio.

Prima o poi anche l’economia sommersa, l’assistenza e la pensione del nonno non potranno evitare che si arrivi all’osso, manca poco c’è un po’ di grasso ancora da consumare.

E’ chiaro che tale contesto è impolitico: è una società frantumata ed anzi ormai completamente antipolitica, molti - quasi tutti - pensano che la politica è sporca e così si consegnano mani e piedi alla legge del più forte, dal condominio all’Italia.

Il nostro premier rappresenta bene tutto ciò, si merita il contesto sociale ed è da questo ben meritato.

Preciso, chiaro netto e poco da aggiungere.

Certo poi c’è lo stile che è anche sostanza.

Delle volte lui straborda cialtrone e sguaiato e fa le boccacce e le corna ai colleghi europei, altre pare l’ingenuo vincitore della lotteria che perde la testa.

Oppure sembra un detenuto appena uscito per permesso premio a cui danno una donna, una bottiglia di champagne ed una jacuzzi colma di schiuma: si getta e ci sguazza spasmodico ed incontinente, con annessi e connessi rumori corporei ripresi dalle telecamere che tutti sentono e tutti guardano come al grande fratello.

Qualche giorno fa ho detto che solo lui poteva suicidarsi in una specie di vertigine da potere eccessivo.

Insomma solo se sbraca e caracolla ce lo togliamo di mezzo, se esagera se in un orgia di potere va oltre quello che è limite che anche i suoi elettori ( non saranno tutti come mediolungo…) gli hanno assegnato.

Certo è gente lontana dalla politica e l’asticella della tolleranza fra cialtroni chiassosi è alta; però dopo tanti sberleffi, veline, minorenni, festini, corna, comparsate , cucù ed amenità varie prima o poi qualcuno di questi si stuferà e comincerà a collegare il Silvio coi propri conti in tasca e la propria fine del mese .

E magari comincerà a ricordarsi che tutto sommato nel nuovo millennio ha governato quasi sempre lui .

Niente questioni ideali s’intende, nessuna difesa della sobrietà o di modelli minimalistici della sinistra triste e parsimoniosa .

Però anche con questi prima o poi accade che si raggiunge un limite, una linea immaginaria oltrepassata la quale anche il cialtrone col SUV in tripla fila che se può evade quasi tutto comincia a far discorsi seri e preoccupati.

E’ un limite lontano , ma c’è.

Tornando al cialtrone massimo in effetti piccoli segnali si registrano : uno di questi è la figura fatta in occasione della parata del 2 giugno per celebrare la Festa della Repubblica .

Berlusconi si deve essere divertito come un pazzo a sfoggiare un repertorio di facce da clown. Scherza? Fa sul serio? E chi può dirlo? Arriva con 20 minuti di ritardo lasciando la sedia accanto a quella del Presidente Napolitano vuota in modo imbarazzante. La motivazione ufficiale “un fastidioso torcicollo”. Lui però dice una telefonata “istituzionale”.

E poi che dire durante la parata ha fatto le boccacce alla Repubblica che è la forma del paese, forma nel senso di Gestalt, dell’anima: la forma-sostanza di tutto.
Davvero non c’entrano il torcicollo e la stanchezza.

Guardate le foto (nessuno stavolta le sequestrerà), guardate la mimica facciale, guardatelo mentre parodizza il saluto militare, con le labbra a pernacchia, il finto sorriso di dileggio. Sembra davvero il clown descritto dal Times.

Ultimamente gli elementi, i segnali che il fardello comincia ad essere pieno e che forse non ci stà con la testa sono molti (nessuno ha preso veramente sul serio il grido di dolore della moglie che dice che è malato, ma nessuno o quasi è più libero di farlo in tv, se pure volesse).

E’ vero che Berlusconi esprime l’anima di un Paese che non riesce a prendere sul serio neppure la sua tragica storia, e che le feste di Villa Certosa siano la versione berlusconiana degli antichi protocolli d’intesa e dei balli a corte.

Ma questi segni di sbracamento ci sono e ci avvicinano alla linea immaginaria .

La gestione dell’affaire Veronica – Noemi , le reazioni esasperate che montano in questi giorni dopo le bufale in Abruzzo, il processo Mills e la stessa sindrome da malato sui giornali e le tv di tutto il mondo dove ormai è all’indice i rifiuti a Palermo ed in generale la questione Sicilia, i processi di Bertolaso in Campania che potrebbero scodellare strane storie di camorra con Impregilo, eccessi di protagonismo e privilegio con i voli di stato per nani e ballerine la guerra di logoramento interna (Fini) ed esterna (Lega), l’innalzamento delle tasse contemporaneamente alla crisi economica che comincia a farsi sentire ora veramente in sempre maggiori fasce della popolazione (disoccupati, salariati, cococo e precari , piccolissime imprese e meridione) politica estera delle gag e delle pacche sulle spalle non piu’ riproponibile nel nuovo contesto internazionale creato da Obama , la questione Fiat Opel ed i motivi inconfessabili della assenza del governo alle trattative per via dello strano rapporto Berlusconi-Putin .

Continue gaffes come quella per cui i centri di permanenza italiani per immigrati sono come “campi di concentramento”, frase detta non da pericolosi black bloc o da anarcoinsurrezionalisti ma proprio dallo stesso Berlusconi, volendo evidentemente giustificare la nuova pratica di respingere in Libia i migranti bloccati in mare in acque internazionali.

Ha anche per questo motivo aggiunto che è più umano riportare le barche di immigrati in Libia che tenerli lì.

La vicenda del Pinar che è anche figlia della politica estera berlusconica, del modo con cui lui concepisce le relazioni internazionali e con i nostri partner europei. Relazioni fatte di pacche sulle spalle battute e gag, ma di scarsa sostanza

Il quadro che esce è un Berlusconi che ha una idea della Italia (pessima e pericolosa) ben precisa, mentre dall’altra parte il centrosinistra non ne ha una che sia una e sembrano studentelli imberbi, antipatici, non ben preparati e quindi inutilmente polemici

Ecco perché l’altra Italia di opposizione non è rappresentata come si deve: tanto lontani dai dirigenti il popolo di sinistra, quanto vicini a Berlusconi le genti di destra

Il PD ha battuto a tappeto tutto il possibile per paura dell’astensionismo ed era una paura molto fondata: ho verificato anch’io che molta gente di sinistra che conosco non è andata per la prima volta a votare .

Lo spettacolo dello sbracamento progressivo ed un po’ sempre più malato del leader e della sua corte è molto comico ed istruttivo anche per un particolare: perde la testa ogni giormo di più per le critiche e se continuano a tenerlo all’indice così tanto forse lo vediamo impazzire in diretta.

Perché il suo punto debole è che lui è una specie di capopopolo che vuole essere amato perchè crede fino in fondo di fare la cosa più giusta e per questo si infuria se qualcuno lo critica, lui e lui solo può andare aldilà delle regole perchè Egli è aldilà del bene e del male….

Non solo il PD aveva paura delle elezioni, anche lui ne aveva se era arrivato a tentare di nascondere la partenza di Kakà dal Milan dicendo che è ancora da decidere quando in realtà il brasiliano aveva già firmato col Real Madrid .

Vuol dire che ha un maledetta paura di perdere i voti di tanti milanisti.

E questa paura porta a sbracare si spera sempre di più, basta sentirlo il premier e patron dei rossoneri che continua a scaricare le colpe sul giocatore, cercando di farlo passare per mercenario, mentre Adriano Galliani, l’amministratore delegato del Milan, dichiara tranquillamente che lacessione di Kakà è per motivi economici.

Per fare cassa, quindi. Chi è il mercenario? Chi è il bugiardo?

E cosi’ che uno spassosissimo sito va in soccorso mettendo un a pezza che è peggio del buco e cioè (leggete qui Kakà e Berlusconi: al PdL hanno paura e “suggeriscono” i propri … ) “suggeriscono”come far passare la notizia senza troppi danni tra i propri elettori considerati evidentemente cerebrolesi delusi ed arrabbiati per la partenza di Kakà .

Non so’ se mi spiego ma paradossalmente il male che sbraca senza limiti é divertente e può essere pericoloso per la sanità mentale del napoleone disturbato.

E’ l’unica chance che abbiamo, allo stato…

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