• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Marino si deve dimettere?

Marino si deve dimettere?

Fino a ieri il PD aveva appoggiato il sindaco di Roma. Bastano un tweet del segretario e il voto del pubblico di “Porta a porta”, per cambiare la posizione del PD. Le dimissioni del sindaco di Roma non meritano neppure una direzione del partito. 

L’operato di Marino, le sue capacità e incapacità erano evidenti da tempo. Perche viene fuori solo oggi la richiesta di farsi da parte? Che cosa è successo in pochi giorni?

E successo che Renzi ha perso i ballottaggi e vuole rifarsi, assumendo i toni del rottamatore, che tanto piace alla gente.

Si deve dimetter Marino, è giusta la richiesta del segretario?

E' successo che all'appuntamento elettorale per il rinnovo dei comuni di Napoli, Cagliari, Milano, Torino il segretario del PD vuole aggiungere anche Roma, per dare un impronta politica nazionale marchiata Renzi ad una votazione amministrativa. Renzi sa che a livello locale non ha voti e allora cerca di recuperarli mettendo sulle elezioni locali il timbro del suo nome. 

Marino non è indagato, ha portato la carte in tribunale, ha collaborato con la magistratura e ha nominato Sabella, valoroso magistrato antimafia ad assessore alla legalità, per fare pulizia nella fogna del malaffare romano.

Ma proprio nel momento in cui Marino avrebbe bisogno dell’appoggio del partito, per fare pulizia, viene attaccato dal segretario.

Dunque non si deve dimettere; ma se l’acqua che gli sta intorno non gli permette di nuotare, allora si deve dimettere.

Questo il pensiero di molti, anche di quelli non pregiudizialmente avversi al sindaco di Roma.

Ma resta il problema del successore. Ammesso che si trovi un successore onesto, riuscirà a formare una squadra non inquinata e non inquinabile, ma, sopratutto, a superare gli ostacoli di una burocrazia, anch'essa lambita da mafia capitale?

Certo è che non si salva Roma con partiti fabbriche del consenso, che candidano e nominano persone di ogni risma, delinquenti e avversari politici per fare voti e si appoggiano ad oscuri personaggi per avere finanziamenti.

Non si salva Roma, nel vuoto di ideali e di valori.

Salvare Roma è l’atto finale di un processo che investe non solo la classe dirigente politica, ma il suo popolo, la sua cultura, la sua sensibilità politica.

Ma ci vogliono anni.

Nell’attesa, meglio Marino.

Foto: Wikimedia ("Piazza del Campidoglio". Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/wiki/...)

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità