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Manovra e crisi: il gioco d’azzardo legalizzato in Italia non conosce crisi

Si parla di crisi, nazionale e mondiale. Si parla di Manovra. Un’altra, ulteriore manovra per far sì che l’Europa non dichiari il fallimento dell'Unione. Si grida agli sperperi del mondo politico. Si tirano statistiche sui posti di lavoro persi nel solo 2011: 88.000 circa. Si grida terrorizzati sui tagli alle fasce cosidette deboli. E poi...

E poi, l’italiano medio si fa attaccare dal Virus. No, niente influenze pandemiche suine o gallinare. Il Virus tutto Italiano è il gioco. Tutti in fila a grattare, scoprire, pigiare sui tasti, tirar giù manovelle di slot machines sempre più fantasiose. E poi, lotterie più o meno istantanee, Lotto, Superenalotto e compagnia briscola.

Lo Stato Italiano prevede sanzioni per chi gioca d’azzardo. Ed attualmente in Italia vi è una lunga serie di giochi di carte, biliardo, elettronici ed altri che non sono permessi. La lista dei giochi proibiti è visionabile, accuratamente aggiornata, in ogni questura.

Eppure, con l’enorme produzione di “Gratta e vinci”, lotterie istantanee e l’ammissione delle sale Bingo, in Italia non è più chiaro il confine fra gioco lecito ed illecito. É lecito in realtà, ciò che lo Stato dispone esser tale. Illecito ciò che proibisce. E cosa è "azzardato" fare? É un azzardo perdere il senso del denaro e giocarsi la pensione? Per lo Stato, sembra di no...

Ma qui il problema ha connotazioni socio economiche enormi. E non si può certo prender la cosa alla leggera. É lecito permettere ai cittadini di rovinarsi l’esistenza dietro la speranza di arricchirsi attraverso giochi legali?

Sapete ad esempio, che persino nella Manovra in corso attualmente sono in programma nuovi giochi istantanei per tirar su denaro? Ed ancora: nel DL 39/2099 – il Decreto urgente per la ricostruzione post-sisma in Abruzzo - all’art. 12 potete leggere: Norme di carattere fiscale in materia di giochi”. In pratica, anche in quel caso, lo Stato, attraverso il Governo in carica, ha deciso che per creare cassa pro ricostruzione, anche le lotterie potevano essere una soluzione.

Peccato poi, che di questo Decreto, nessun cittadino conosca l’evoluzione e l’attuazione. Ci rimangono però, i giochi “a premio” inventati alla bisogna, cui se ne aggiungono altri e poi altri...

Ora, un dato. Utile per tutti. Nel 2010, sapete quanto è stato speso dai cittadini Italiani per slot machine, lotterie, gratta e vinci e simili? Sedetevi, che è meglio: 61miliardi di euro. Entrata netta nelle casse dello Stato: 9miliardi e 700milioni di Euro. Senza fare nulla.

Un’altra informazione interessante, che può servire a riflettere, è che l’Italia è al terzo posto nel Mercato dei giochi e delle lotterie. Ma non lo considererei una vittoria sul podio: tutt’altro. Sappiate che, ad esempio per ciò che riguarda i “Gratta e vinci”, su circa 20 milioni di giocatori italiani, in un anno le vincite considerevoli sono rappresentate da un numero esiguo: meno di mille. E parliamo solo di un tipo di gioco.

E ce n’è comunque per tutti i gusti. Chi non ama “grattare” può puntare ai cavalli, rischiare il proprio denaro con i pronostici sul Calcio o – senza nemmeno uscire da casa – giocare ai tabti “Casinò online” che a pieno titolo, hanno decretato una aberrazione nell’effetto e nel significato intrinseco di azzardo.

Siamo un Italia in crisi? A leggere questi dati, sembrerebbe di no.

Per concludere, c’è da considerare un altro aspetto – non meno importante dei precedenti – la malavita organizzata che, attraverso i giochi di Stato alimenta ed in alcuni casi “pulisce” i proventi dei propri loschi affari.
 
C’è un interessante commissione di inchiesta, relativa appunto alle infiltrazioni malavitose nel gioco lecito ed illecito. Ed un altro documento, dell’allora Sisde, che analizza appunto il gioco di azzardo nelle varie forme fra quelle però “legalizzate”.
 
É molto interessante da leggere, in quanto l’analisi effettuata con molte indicazioni e dati, se da un lato permette di comprendere meglio gli accadimenti legati al gioco, dall’altra apre ad una riflessione: se le Istituzioni sono così in dettaglio al corrente delle azioni malavitose legate al gioco, perché non mettono in atto azioni maggiormente punitive?

Riuscite a questo punto a determinare nettamente due aspetti di ciò che fin qui avete letto? Vi è chiaro o no di cosa sia lecito ed illecito, in quanto a giochi e lotterie varie in Italia?

Ed ancora: questo articolo vi ha fatto pensare che gli italiani sono alla frutta, economicamente parlando, o che in realtà stiano vivendo un momento del tutto virtuale di una crisi di cui stiamo perdendo tutti i confini certi? Per una volta, lascio a voi lettori la risposta.

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