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Manifestazioni in tutta Italia contro i tagli del governo. Scontri tra studenti e polizia - FOTO

Manifestazioni in diverse città di Italia per protestare contro le misure di austerità approvate dal governo Monti e contro i privilegi della Casta. La cosa era nell’aria ormai da un po’ di tempo, dopo la mobilitazione in Spagna, finalmente anche l’Italia sembra essersi svegliata. Sono principalmente gli studenti a scendere in piazza ma accolgono consensi da diverse categorie di lavoratori, ormai stufi di essere sfruttati da una classe politica più attenta a come conservare i propri privilegi che a risolvere la disastrosa situazione del Paese.

QUI I VIDEO DEGLI SCONTRI

I tagli all’istruzione scatenano l’ira dei ragazzi, costretti impotenti a guardare un paese che non è più pronto ad investire su di loro.Tagliare sulla scuola significa non investire sul futuro, non creare capitale umano, cioè quell’insieme di conoscenze, competenze e abilità che i giovani hanno il diritto (ma anche il dovere) di acquisire per trascinare il Paese fuori dalla crisi e mantenerlo ad alti livelli. La protesta è contro la casta politica, sempre pronta a tagliare su tutto ma mai su se stessa, da anni ormai mantiene inalterati privilegi ingiustificati e ingiustificabili. A poco serve trovare il Fiorito di turno che paga per tutti, la “vittima” data in pasto alla folla per espiare i peccati di un'intera classe che presenta sempre la solita vergognosa giustificazione: “non ce ne siamo accorti”. Simbolo di manifesta inettitudine e incapacità, che spesso nasconde reati di associazione a delinquere e concussione, o quanto meno segna responsabilità dovute a negligenza.

La manifestazione di Palermo si chiude in modo molto significativo: davanti alla sede della Regione, tra gli applausi di migliaia di studenti, sono state bruciate le tessere elettorali sotto lo striscione “Nessuna fiducia nella casta”.

Purtroppo come spesso accade in questi casi ci troviamo a raccontare degli immancabili scontri tra polizia e manifestanti che poi, di fatto, riempiono le pagine dei giornali lasciando agli slogan e agli striscioni spiegare le motivazioni della protesta. A Roma gli studenti sono diretti alla sede del Ministero dell’Istruzione, ma quando il corteo si trova nei pressi di Porta Portese prova a sfondare i cordoni della polizia e partono i primi scontri. Molti ragazzi denunciano di essere stati picchiati e trascinati a terra. Torino conta 5 contusi e 15 fermi davanti all'ufficio scolastico per il Piemonte del MIUR, dopo violenti scontri tra polizia e manifestati. Uno dei ragazzi ha riportato una lesione lacero-contusa alla testa durante quella che qualche quotidiano ha definito azione di dispersione del corteo ma che altri preferiscono chiamare pestaggio. Daniela Mirandola portavoce del Kollettivo Studentesco Autonomo ha raccontato: "Abbiamo riportato 30 contusi per caduta a terra e due feriti a causa delle manganellate e delle cariche della polizia. Una ragazza di 19 anni e un ragazzo di 16 hanno subito ferite lacero-contuse alla testa e sono andati in ospedale, dove sono stati medicati".

A Milano il corteo si è diretto prima alla sede della Siae e poi all’agenzia Intesa San Paolo in via Mercato, dove i manifestanti hanno tappezzato gli edifici con volantini che riportavano la frase “No ddl Profumo, fuori banche e aziende dalle scuole, saperi per tutti, privilegi per nessuno”. Anche qui però si sono registrati violenti scontri con le forze dell’ordine. “Abbiamo provato a raggiungere la Regione in modo pacifico per manifestare contro quello che sta succedendo. Siamo stati manganellati, picchiati, repressi. È inaccettabile” hanno raccontato alcuni studenti che parlano di “una pesante e ingiustificata carica della polizia. A Napoli sono state lanciate uova e alcuni petardi davanti alle sedi delle istituzioni, poi il corteo si è avviato verso la nave Estelle della Freedom Flotilla, ora nel capoluogo campano, diretta a Gaza nel tentativo di rompere l’embargo.

Gli utenti di Twitter che seguono dal web l’evolversi della manifestazione, grazie anche a diversi hashtag dedicati alla giornata, manifestano la loro indignazione verso gli scontri. Ad essere prese di mira soprattutto le forze dell’ordine: “Il futuro del Paese andrebbe difeso non manganellato”, oppure “l’industria dei manganelli non conosce crisi” scrivono alcuni con il tag #5ott. Paolo Ferrero, segretario di partito, manifesta la solidarietà del PRC ai ragazzi scesi in piazza. 

I manifestanti sono pronti a tornare in piazza, il 27 ottobre è infatti in programma il NO MONTI DAY.

Commenti all'articolo

  • Di pint74 (---.---.---.27) 5 ottobre 2012 18:43
    pint74

    Democrazia...
    Ovvero non commentare,non criticare e non manifestare se non con il permesso di chi comanda...
    E che fà gli interessi dei soliti ricconi...
    Altrimenti democratiche botte.
    Bella la democrazia...
    Fatti gli affari tuoi che campi cent’anni,se nonti affamano prima...
    Questa sembra l’ottica di molti...
    Fino a che non toccherà a loro...

  • Di (---.---.---.200) 5 ottobre 2012 20:51

    Solidarietà agli studenti.
    Forza! Andiamo avanti!

  • Di (---.---.---.117) 5 ottobre 2012 21:58

    Era ora che qualcuno si muovesse! Basta soltanto che tutto non si risolva in un fuoco di paglia. Ma come fanno le cd forze dell’ordine, vero ostacolo nei confronti del potere, a picchiare ragazzi, per giunta minorenni? Speriamo che non si lascino soli questi ragazzi.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.45) 6 ottobre 2012 01:28
    Damiano Mazzotti

    I prossimi a manifestare saranno i politici, per difendere il loro posto di non lavoro.

  • Di (---.---.---.103) 6 ottobre 2012 11:56

    se ci vai con la coscienza apposto, perché coprirsi la faccia? 

    se sei civile perché scrivi sul vetro PUBBLICO?

    la verità è che non tutti gli studenti sono santi e non tutti vanno lì per il vero scopo della manifestazione ma solo per manifestare,per far casino, a volte solo essendo informati superficialmente o per sentito dire. Così facendo rovinano una manifestazione che potrebbe essere gestita molto meglio se non ci andassero imbecilli...ma l’italia è stra colma di imbecilli saccenti.
  • Di (---.---.---.177) 6 ottobre 2012 16:47

    .« Ricorrere alla violenza per manifestare le proprie posizioni non serve » Queste son le parole di Profumo” . . Sicuramente erano rivolte alle forze . . ( dell’ordine ) . .oppure agli studenti con le mani alzate ( come i delinquenti ) che venivano caricati e pestati a colpi di manganello ? Rimane da dire che i fatti del G8 si ripresentano ad ogni manifestazione e non hanno insegnato niente ai politici di turno che non hanno speso 2 righe per quei ragazzi che potrebbero essere anche i Loro figli, troppo impegnati con i loro intrallazzi di Palazzo ed inciuci di partito !

  • Di (---.---.---.229) 6 ottobre 2012 18:23

    Vergognatevi a criminalizzare la giusta reazione di questi ragazzi! E’ normale che vadano col volto coperto: debbono farlo per proteggersi dalle repressioni del regime! Speriamo che la loro azione non venga intaccata dai soliti buonisti che fungono da stampella agli sciagurati finanzieri!

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