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Mali: aggredito il presidente Traoré nel suo ufficio

Il presidente ad interim del Mali, Dioncounda Traorè, è stato ferito alla testa dopo un attacco da parte di un gruppo di manifestanti nei pressi della città di Bamako. Il fatto è accaduto nella giornata di ieri nell'ufficio del presidente, dove alcuni sostenitori dei militari golpisti hanno fatto irruzione.

Secondo alcuni testimoni, gli aggressori sono riusciti ad entrare nel palazzo nonostante fosse presidiato da forze di sicurezza. La facilità con la quale il gruppo di assalitori è arrivato nell'ufficio del presidente ha fatto pensare ad una complicità con le guardie nazionali di guardia all'entrata. Traorè è stato portato immediatamente all'ospedale dove ha ricevuto le cure necessarie. Il presidente stesso avrebbe dichiarato ai medici di non essere in condizioni gravi, notizia diffusa in seguito anche dai media nazionali. Dopo essersi sottoposto a controlli, il presidente ha lasciato l'ospedale ed è stato portato verso un luogo più sicuro.

Domenica 20 maggio Traorè è stato nominato presidente del Mali dopo un accordo tra i militari golpisti, l'autorità provvisoria e la CEDEAO (Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale). Il patto prevede un governo di transizione della durata di 12 mesi, periodo nel quale Traorè dovrebbe ricoprire la carica di Capo di Stato ad interim. Prima del colpo di stato del 22 marzo, era già alla guida della presidenza dell'Assemblea Nazionale.

I manifestanti che hanno compiuto l'aggressione hanno richiesto le dimissioni di Traoré urlando slogan contro la CEDEAO e contro il presidente stesso. Il nome di Amadou Sanogo, capitano della giunta militare golpista, sarebbe stato invocato a gran voce dalla folla. Il leader dei militari rivoluzionari, grazie agli accordi stipulati il 20 maggio, ha ottenuto lo status di ex Capo di Stato. Un riconoscimento che potrebbe portargli importanti vantaggi sul piano strategico e diplomatico.

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