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Magdi è vivo e lotta insieme a noi

Magdi è vivo e lotta insieme a noi


Avevo lasciato Magdi fresco candidato del PDL alla regione Basilicata, molto contento dell’occasione anche se è un deputato europeo dell’UDC e all’UDC non hanno gradito moltissimo. Magdi ha detto che non c’erano problemi perché lui era candidato indipendente nell’UDC e che la Basilicata gli piaceva moltissimo e c’era già stato due volte.
 
Poi però quelli del PDL hanno cambiato idea e, nonostante la candidatura fosse stata annunciata da Berlusconi in persona, Magdi è stato congedato e il PDL ha scelto Nicola Pagliuca, vecchio cavallo locale già sconfitto in passato da Bubbico.
Grande delusione tra la base del centrodestra, poca preoccupazione ai vertici, l’UDC è con il centrosinistra e non c’è modo di conquistare la presidenza, come candidato a perdere Pagliuca va benissimo e Allam in regione non lo voleva nessuno, si perde e le poltrone sono poche.

Magdi Cristiano c’è rimasto male e alla fine deve aver pensato che la Basilicata possa servire comunque a guadagnargli un po’ d’attenzione o qualche seguace per il suo "partito" cristiano, che per ora arranca. In fin dei conti a Bruxelles non se lo fila nessuno, come araldo della cristianità ha poco appeal, così dalla sera alla mattina ha deciso di correre da solo, con una propria lista che ha chiamato "Io amo la Lucania", anche se in Basilicata non conosce nessuno e non lo conosce nessuno.
Magdiamatutti non ha molta fantasia, questa viene dopo il libro "Io amo l’Italia" e prevedibilmente una volta trombato dirà che i lucani non amano la Lucania.


Perché che lo trombino è scontato, anche se si è messo a fare quello che sputa su destra e sinistra che sono tutte corrotte e tutte inciuciate alla lucana. Che è anche vero, ma non si vede davvero come i lucani potrebbero scegliere in massa un tizio che oltre ad essere un antipatico estremista cristiano, è anche uno che non sa nulla della Basilicata e ancora meno d’amministrazione. Per non parlare del noto soprannome di "Pinocchio d’Egitto" e dei suoi natali africani.

Piccolo inciso: nell’ipotesi (che per fortuna non ha mai assunto carattere di reale possibilità) di una sua elezione a presidente della Basilicata, libererebbe il suo seggio europeo, che andrebbe ad Emanuele Filiberto, primo dei non eletti UDC, si scatenerebbe quindi un vero e proprio domino dell’orrore.

Facile prevedere che porterà via qualche voto al candidato del PDL pescando tra la protesta di destra, tutto da vedere è invece se ne varrà la pena, perché è chiaro che con le sue prime mosse in politica Magdi abbia tagliato i ponti con tutti, anche con chi lo aveva beneficato come Casini.

Probabilmente gli conveniva starsene buono sul fondo della melma UDC, ma non ha saputo resistere alle lusinghe del PDL e si è ritrovato bruciato dai tipici giochi del sottobosco berlusconiano.

A farmi comunque ben sperare per la sopravvivenza di questo omarello sono due qualità che gli riconosco senza difficoltà: la presunzione e l’assoluta mancanza di senso del ridicolo. Qualità che oggi ti fanno fare molta strada e che tra pochi giorni saranno messe alla prova dal test lucano.

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