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Ma questa destra non era liberista?

Sono entrato in azienda mentre erano in itinere i processi per la liberalizzazione del mercato dell’energia. Mi colpisce quindi la notizia dell’emendamento presentato dal governo al Ddl "Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonchè in materia di energia" per il "restyling dei compiti e dei criteri di nomina dell’Autorità per l’Energia (AEEG) ed alle nuove norme sul CIP6". Il Ministro Scajola in sostanza vuole riformare le modalità di nomina del Collegio dell’AEEG.

 










La nomina continuerebbe ad essere nei poteri del Presidente della Repubblica su proposta del Consiglio dei Ministri ma non ci sarebbe più il vincolo del parere delle due commissioni competenti di Camera e Senato (nelle attuali regole è necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna delle due). I membri del Collegio non sarebbero in questo caso sottratti all’influenza della politica riportando direttamente al governo (le regole attuali invece vogliono sulle nomine un accordo di maggioranza e opposizione su personaggi di alto profilo).

Sembra essere l’inizio della fine delle liberalizzazioni, imbrigliare la regolazione nelle maglie della politica significa conferirle instabilità: l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento di investimenti nel settore energy...l’AEEG trasformata in agenzia governativa dalla parte politica che ha come bandiera la libertà è un fatto veramente curioso!

Ultima nota riguardo il Cip6, attualmente la determinazione del valore del Costo evitato di combustibile è competenza dell’’Autorità con l’emendamento tornerebbe nelle competenze del Ministero: un grande potere su un tesoretto da spartire fra i beneficiari del sistema di incentivazione delle "rinnovabili e assimilate"...ed io pago!

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