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 Home page > Attualità > Media > Ma non venite a dirmi che Fazio sa fare tv

Ma non venite a dirmi che Fazio sa fare tv

Cerchiamo di uscire da un malinteso: Fabio Fazio fa della pessima televisione. E’ una presenza imbarazzata e imbarazzante, un megafono progressista arruolato e placido, un corpo molle imbevuto di ipocrisia, la quintessenza dell’happening bonario. Avvezzo, più che sapiente, portavoce di un umanesimo gentile e irritante fatto marketing, per nulla al ritmo della televisione d’oggi, per niente capace di domare i leoni del suo circo. Dai quali, semmai, si lascia domare. Mi complimento.

Lo affligge la totale assenza di una capacità scenica, la volontà creatrice del pensare qualcosa che possa suonare nuovo, o meno vecchio, o al più difforme dal solco tracciato. Esogeno, mai personale. La personalizzazione, semmai, risiede nello svilimento continuo della propria persona, prostrata alle vessazioni della Littizzetto del caso, dell’ospitone da accomodare. Fabio Fazio fa pessima televisione, nulla che dia e nulla che tolga, se si eccettua quel brivido di insopportazione che ti costringe a contemplarne il nulla. Muri, noia, buoni sentimenti Rai.

Il taglio di Vieni via con me è quello del mostruoso programma pre-mondiali di giugno (sempre Fazio), già spin off ideale: un simposio mal’assortito di personaggi di varia estrazione scanzonati e mal gestiti a corredo di un’irritante prosopopea azzurra, esibita coi gridolini del Fazio all’urlo “Capitano!”, inquadrato Cannavaro, “Mister!” alla vista di Lippi. Andò come andò, in studio e in Sud Africa, mitizzare non serve. Perché Fazio è mago nel mitizzare, non potendosi fare, lui, né mito né martire. Per incapacità e sua – propria – esistenza. Sarebbe altro.

E valga per l’intera struttura del programma, del quale non scandaglieremo, scena per personaggio, la validità artistica (comunque molto bassa, condivisa la critica di Cerasa). Né porteremo critiche e lodi ai Saviano Benigni - gettate la pistola e arrendetevi, quella di ieri non era buona tv. Preme ragionare, tuttavia, sul come il programma si sia proposto come battesimo di fuoco della stagione delle celebrazioni, quelle sul centocinquantenrio dell’unità. Brividi e cotica nel Roberto Saviano avvolto da primo tricolore primo – dice – declamante il giuramento della Giovine Italia. Sul massonico. Scene che non vorremmo vedere. A, perché principalmente non se ne dovrebbe riconfermare la plasticità uniforme, di una nazione, a 150 anni dalla sua costituzione – e ok, la nostra è stata una costituzione-burla. perché non godo né fremo nel gridare “Italia!”. Nessuno ha patrie. E la nostra è pure sfigata.

Non riesco a farmi orgoglioso dei moti d’unità risorgimentale, del compromesso linguistico e sociale che ha costretto una penisola nel mediterraneo a farsi monarchia, e poi repubblica. E’ analisi vecchia, è ferita mai più realizzabile, adesso ti riaffiora come strumento di contrasto politico contro parte della maggioranza, col rischio dell’inciampo sulla questione identitaria. Riaffermare il proprio per evitare che altri affermino l’altrui: morirete leghisti, fascisti, tutti onore e rispetto patrio. Italiano, permetterete, ci piacerebbe sentircisi a modo nostro. Nessuno.

Compromessi. Che poi, nel brivido, l’intenzione sarebbe quella della catarsi. Sentirsi una sola cosa, diversi dal modello Grande Fratello, dal sistema Endemol - casa di produzione di entrambi i programmi. In contemporanea. Dodici e passa milioni di spettatori. E non è un caso che Benigni, nella requisitoria cantata alle proprietà del premier, non abbia fatto cenno a quest’ennesima e ingombrante proprietà – lì di casa. Una catarsi, sì, per spettatori e palco, per comici allontanati e Fazi compromessi, ma da mo'. Tutti, compromessi. E così per noi, per qualsiasi altro Fini, un qualunque Vendola declamatorio: capitelo. “E’ troppo tardi per sentirsi nuovi”.

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.231) 9 novembre 2010 15:17

    Non ci sarebbe neanche da perdere tempo a rispondere ad un articolo del genere. Nascosta, neppure tanto abilmente, dietro ad una presunta competenza televisiva, ad una autoproclamata perizia nella valutazione dei prodotti televisivi, si rivela fin troppo chiaramente una patetica "rosicatio". Se Lei fosse davvero un esperto di televisione dovrebbe sapere che Fazio, da Quelli che il calcio a Che tempo che fa, passando per Sanremo e per questi speciali, ha sempre condotto programmi di grande successo e grande qualità, cosa che, lo comprendo, può andare indigesta a chi chi punta tutto sulla quantità...

    Se Lei invece fosse semplicemente un telespettatore qualunque, anzi, un cittadino qualunque, di quelli che ieri sera, come me, hanno seguito la trasmissione, allora non potrebbe proprio, in pace con la propria coscienza, sostenere le affermazioni che ha portato avanti. No perchè Fazio, ieri sera, si è dimostrato, ancora una volta, il migliore conduttore in italia. Uno che ha il coraggio di fare un programma DIVERSO dalle solite baggianate che ci propinano tutte le sere. Un programma che sappia far riflettere ed emozionare, parlando di vita reale, molto più di quanto non lo sia la fiction del grande fratello. 

    Ma lei non rientra in nessuna di queste categorie. Lei è invece uno degli spalatori, degli sgherri della macchina del fango così abilmente descritta ieri sera da Saviano. 
    Le do un consiglio, posi la vanga per un secondo: è tutta fatica sprecata.
  • Di (---.---.---.139) 9 novembre 2010 16:00

    Il tuo passaggio :" Avvezzo, più che sapiente, portavoce di un umanesimo gentile e irritante fatto marketing, per nulla al ritmo della televisione d’oggi, per niente capace di domare i leoni del suo circo."

     E’ la riprova che quello che hai visto è una televisione diversa, una televisione che forse non è adatta al tuo modo di vedere le cose. Forse preferisci le risse in televisione, le donnine nude e così via.. Visto che comunque qua si parla di cultura e non d’intrattenimento. In conclusione articolo che si basa su una visione errata del programma, di conseguenza...carta straccia...o bitstracci.
  • Di (---.---.---.139) 9 novembre 2010 16:28

    Mi sembra che le critiche se scrivi qua siano d’obbligo, visto che comunque ti metti in gioco. Sta nel tuo modo di vedere l’esser giusto nell’accettare le critiche costruttive. Se poi chiami gli amici per farti sentire apprezzato, beh. Non sei ne un giornalista, ne un blogger solo uno che non ha le pa**e per riconoscere le critiche.

  • Di L’89 (---.---.---.98) 9 novembre 2010 15:30
    L'89

    D’accordo: non aprirò mai più bocca. Non posso permettermelo, innanzi a lei e Saviano.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.231) 9 novembre 2010 15:17

    Non ci sarebbe neanche da perdere tempo a rispondere ad un articolo del genere. Nascosta, neppure tanto abilmente, dietro ad una presunta competenza televisiva, ad una autoproclamata perizia nella valutazione dei prodotti televisivi, si rivela fin troppo chiaramente una patetica "rosicatio". Se Lei fosse davvero un esperto di televisione dovrebbe sapere che Fazio, da Quelli che il calcio a Che tempo che fa, passando per Sanremo e per questi speciali, ha sempre condotto programmi di grande successo e grande qualità, cosa che, lo comprendo, può andare indigesta a chi chi punta tutto sulla quantità...

    Se Lei invece fosse semplicemente un telespettatore qualunque, anzi, un cittadino qualunque, di quelli che ieri sera, come me, hanno seguito la trasmissione, allora non potrebbe proprio, in pace con la propria coscienza, sostenere le affermazioni che ha portato avanti. No perchè Fazio, ieri sera, si è dimostrato, ancora una volta, il migliore conduttore in italia. Uno che ha il coraggio di fare un programma DIVERSO dalle solite baggianate che ci propinano tutte le sere. Un programma che sappia far riflettere ed emozionare, parlando di vita reale, molto più di quanto non lo sia la fiction del grande fratello. 

    Ma lei non rientra in nessuna di queste categorie. Lei è invece uno degli spalatori, degli sgherri della macchina del fango così abilmente descritta ieri sera da Saviano. 
    Le do un consiglio, posi la vanga per un secondo: è tutta fatica sprecata.
  • Di (---.---.---.139) 9 novembre 2010 16:00

    Il tuo passaggio :" Avvezzo, più che sapiente, portavoce di un umanesimo gentile e irritante fatto marketing, per nulla al ritmo della televisione d’oggi, per niente capace di domare i leoni del suo circo."

     E’ la riprova che quello che hai visto è una televisione diversa, una televisione che forse non è adatta al tuo modo di vedere le cose. Forse preferisci le risse in televisione, le donnine nude e così via.. Visto che comunque qua si parla di cultura e non d’intrattenimento. In conclusione articolo che si basa su una visione errata del programma, di conseguenza...carta straccia...o bitstracci.
  • Di leggoquestoblog (---.---.---.161) 9 novembre 2010 16:23
    leggoquestoblog

    che ti dicevo...ecco la pioggia di critiche a questo tuo ardimentoso articolo...che toccare certi argomenti è come toccare vendola...o dio

    • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.166) 10 novembre 2010 00:58
      Gian Carlo Zanon

      Credo che tu abbia colto nel segno. Non si possono toccare i Santini che molte persone, anche abbastanza intelligenti, hanno sul cruscotto della macchina o nel portafoglio. Per quanto mi riguarda apprezzo senza dubbio Saviano anche se non capisco perché rimanga con Mondadori e perché di fronte a Berlusconi abbia sempre un tono troppo dimesso in contrasto con ciò che rappresenta, vale a dire la ribellione: parlo delle sue lettere aperte al Cavaliere. Fazio ha senza dubbio fatto un buon lavoro nei primi anni di Che tempo che fa ora francamente non lo guardo più. Benigni è senza dubbio un grande mattatore ma è troppo ripetitivo. Insomma presi da soli non sono male male, ma ieri sera tutti e tre hanno fatto veramente pena compreso l’altro Santino intoccabile: Vendola.
      In conclusione sono abbastanza d’accordo con l’articolo.

  • Di (---.---.---.139) 9 novembre 2010 16:28

    Mi sembra che le critiche se scrivi qua siano d’obbligo, visto che comunque ti metti in gioco. Sta nel tuo modo di vedere l’esser giusto nell’accettare le critiche costruttive. Se poi chiami gli amici per farti sentire apprezzato, beh. Non sei ne un giornalista, ne un blogger solo uno che non ha le pa**e per riconoscere le critiche.

  • Di (---.---.---.112) 9 novembre 2010 17:29

    a me la trasmissione è piaciuta nel complesso, m’è piaciuto più il discorso su Falcone che la bandiera avvolta intorno a Saviano, m’è piaciuta la sobrietà di Abbado e l’idea delle liste, come di solito resto incantata dal ritmo di Benigni che mi piace più così che lettore ispirato di dante.... non so se questa sia o non sia televisione gli è che l’ho vista volentieri...
    poi de gustibus
    Maria Rosa

  • Di Virginia Visani (---.---.---.173) 10 novembre 2010 10:52
    Virginia Visani

    Mi sono accinta a guardare un programma che si presentava come "diverso" forse nuovo. Normalmente Fabio Fazio lo vedo a spizzichi e bocconi perché spesso le sue interviste sdraiate a tappetino mi irritano.
    Dunque vediamo "vieni via con me": non ho trovato interessanti, anzi noiose le letture della ragazza dai mille impieghi, della suora pro moschea e altre letture come quella di Angela Finocchiaro. Una "trovatina" quella della lettura di sproloqui di cose comuni che sono il mantra della sinistra. Basta!! mi sono detta. Poi Saviano, così poco attraente con quella sua eterna aria da "uomo in croce" persino quando con Benigni gli scappa un sorriso.
    Ed ecco Benigni, scoppiettante, incontenibile anche spiritoso. L’unico, anche se non nuovo. E allora ho spento la tv... per noia.

  • Di luigiduca (---.---.---.8) 10 novembre 2010 11:53

    No, mi dispiace ma non sono daccordo.

    Premesso che ritengo Fazio uno scendiletto nelle "ficcanti" interviste che fa ai potenti di turno nel suo programma serale, "vieni via con me" rappresenta dopo anni finalmente un programma di servizio pubblico, dove uno può essere o meno daccordo con quello che viene detto, ma quel che viene detto dà da pensare. Dopo anni di cosce sbattute un tanto al chilo contro le telecamere, insulsi siparietti di politici e le poche trasmissioni di approfondimento che sopravvivono relegate ad orari improbabili o in onda caparbiamente in forza di sentenze di tribunali e sotto il continuo vaglio dei cani da guardia del padrone, finalmente una trasmissione in prima serata che solletica le coscienze, fa pensare invece che instupidire.
    Non è certamente il massimo ed è criticabile sotto molti aspetti, ma rappresenta comunque una minima sbavatura nel matrix che ci circonda e di questi tempi non è poco.
  • Di (---.---.---.211) 10 novembre 2010 14:17

    Io personalmente trovo di cattivo gusto la presenza di un politico poco credibile come Nichi Vendola, che ha perso del suo prezioso tempo politico per leggere un foglio già scritto con gli insulti agli omosessuali. Che sforzo!
    MA ANDASSE DALLE FAMIGLIE DEGLI OPERAI DELL’ILVA! OPPURE AI LICENZIATI DELL’ADELCHI O DELLA NATUZZI!
    Ancora la sinistra non ha capito che se vuole battere Berlusconi deve evitare comparsate televisive strumentali. Deve andare tra la gente. E non nei salotti con la Marcegaglia o con i berluscones per gli inciuci.
    Vendola è riuscito a rovinare un quasi capolavoro televisivo. VERGOGNA! PERCHè NON NE APPROFITTAVA PER SPIEGARE I MOTIVI DEI 60 MILIONI DI EURO PUBBLICI REGALATI A DON VERZè, L’AMICO DI BERLUSCONI?!
    Manderò una lettera di protesta. Mischiare Saviano e Vendola è come mettere il cioccolato nel wurstel!
    Meglio Benigni, anche se ho l’impressione che le sue battute siano molto simili (per non dire scopiazzate) a quelle del Misfatto, della Palestra di Luttazzi e di Spinoza.it. Però nella satira il segreto per fare ridere è il ritmo e l’interpretazione, e di questo bisogna ammettere che Benigni è un maestro. E’ riuscito a far ridere nonostante le battute fossero già conosciute

  • Di fotografico.altervista.org (---.---.---.136) 11 novembre 2010 04:07
    fotografico.altervista.org

    Ammiro Vendola per aver avuto la forza e l’onestà di essersi dichiarato per quello che è . ....... Disprezzo Bagnasco perchè con le sue orrende parole e asserzioni ha voluto nascondere quello che lui è : .. un povero orrendo pederasta.
    ciao ciao

  • Di maurizio (---.---.---.250) 14 novembre 2010 09:43

    spegnete la tv e ci guadagnerete tutti..

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.74) 14 novembre 2010 12:51
    alessandro tantussi

    io guardo Fazio, Santoro, Floris, Omnibus, Lerner, Report, Gruber, D’Amico, Piroso,TG3, Guzzanti, Benigni, Crozza e tanti, tanti conduttori, comici e programmi pieni di profeti del verbo e della libertà di stampa.
    Non c’è neppure una trasmissione che sia una nella quale si faccia satira contro l’opposizione.

    Magari mi diverto pure perché si tratta di capaci professionisti dello spettacolo, ma sono anche tutti professionisti della politica.
     
    PER FAVORE NON PARLIAMO DI OBBIETTIVITà!
     
    Comunque i telespettatori non sono una massa di cretini, capiscono, giudicano, e votano come credono. Fin’ora tutta questa giosa macchina da guerra televisiva non ha spostato un granché di consensi.

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