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 Home page > Attualità > Cronaca Locale > MUOS Niscemi, lo stop ai lavori un’autorizzazione illegittima

MUOS Niscemi, lo stop ai lavori un’autorizzazione illegittima

Dopo quasi cinque ore di interventi di esperti, tecnici, docenti universitari, politici e della società civile, si è concluso l'incontro nella sala rossa di Palazzo dei Normanni davanti alle commissioni, quarta e sesta congiunte per l'occasione, in merito ai pericoli per la salute pubblica connessi alla costruzione del MUOS, inteso come sistema di comunicazione satellitare, ma che tanti tra gli intervenuti, e gli stessi componenti delle Commissioni, considerano un vero e proprio strumento di guerra.

 
Sin dalle prime battute è emerso in modo netto ed evidente che già le 41 antenne presenti a Niscemi in Contrada Ulmo emettono radiazioni dannose per l'organismo umano; analisi comprovate dagli studi dell'Asl di Ragusa, che rilevano nel territorio di Niscemi un'incidenza dei casi di tumori più alta rispetto alle zone circostanti. Continuare i lavori di completamento del MUOS vorrebbe dire sacrificare ulteriormente la salute dei niscemesi.
 
Il prof. Levis dell'Università di Padova, collegato in videoconferenza, ha ribadito che è significativo l'aumento di tumori e leucemie negli abitanti posti nei pressi di luoghi con postazioni radar; si riscontra,altresì un incremento dei casi di autismo.
 
Soffuse, ma udibili da tutti i presenti della sala gialla, le proteste dei niscemesi che manifestavano davanti Palazzo d'Orleans, invocando la presenza del Presidente Crocetta, che si trovava a Catania con una giunta itinerante.
 
I Presidenti delle Commissioni Territorio e Sanità, Trizzino e Di Giacomo, hanno chiesto alla burocrazia regionale come sia stato possibile rilasciare l'autorizzazione al MUOS quando già era stato accertato il danno alla salute procurato dalle emissioni delle 41 antenne preesistenti.
 
Il presidente Di Giacomo ha incalzato il Presidente dell'Agenzia Regionale Protezione Ambiente (ARPA) Di Baugina riguardo il rilascio dell'autorizzazione per la costruzione del MUOS, pur in assenza dei prescritti pareri sanitari, accusandolo senza giri di parole di omissioni, denunciando le gravi responsabilità del Governo Regionale del Presidente Lombardo per il rilascio delle autorizzazioni.
 
L'On. Ferrandelli, segretario della Commissione Territorio, si è detto indignato che il Governo Nazionale anteponga come prioritario l'accordo con gli USA piuttosto che la salute di cittadini italiani. Si rammarica che nessun esponente del Governo Regionale sia presente e chiede la revoca dell'autorizzazione e l'interruzione definitiva dei lavori.
 
L'On. Ioppolo ritiene che attraverso l'Iter amministrativo seguito dovrebbero emergere le responsabilità che hanno permesso di iniziare quest'opera mostruosa, che deve essere assolutamente fermata, secondo la volontà espressa del popolo siciliano tramite l'Assemblea Regionale, votando unanimemente un ordine del giorno per la revoca dell' EcoMostro; non bisogna perdere tempo perché alla base i lavori vanno avanti giorno e notte.
 
Il prof. Giuseppe Maida di Niscemi, da semplice cittadino, denuncia che "del MUOS a Niscemi cittadini e forze politiche sapevano sin dal 2007, in particolare amministratori e tecnici del Comune di Niscemi, che hanno occultato per tre anni la documentazione che reiteratamente avevo richiesto. Per questo - continua il prof.Maida - ho presentato 5 denunce alla Procura. Oggi, in questa sede, chiedo una Commissione d'Inchiesta che possa svelare eventuali compromissioni di chi ha svenduto la nostra salute e quella dei nostri figli".
 
In conclusione dell'audizione i Presidenti Di Giacomo e Trizzino auspicano la revoca immediata delle autorizzazioni alla costruzione del Muos, con effetto retroattivo, non potendosi tollerare che interessi miliardari possano essere anteposti alla salute dei niscemesi.
 
 
 
 

 

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