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Luca Coscioni: a 10 anni dalla morte l’Umbria lo ha dimenticato

Il 20 febbraio del 2006 moriva Luca Coscioni, proprio dieci anni fa. Affetto dalla sclerosi laterale amiotrofica, morì in seguito ad una crisi respiratoria, essendo stato sempre contrario all’accanimento terapeutico nei confronti di malati in condizioni simili alla sua.

Era nato e visse ad Orvieto, ma Orvieto e l’Umbria sembrano essersi dimenticati di lui, quanto meno non sono previste manifestazioni in suo ricordo nel decennale della sua morte. Del resto ad Orvieto e in Umbria siamo in pochi ad essere soci dell’associazione Luca Coscioni, l’associazione per la libertà di ricerca scientifica che Luca fondò nel 2002.

Certo chi conosce bene l’Umbria, quanto meno dal punto di vista politico, chi conosce bene la società umbra, non si stupisce di questa “dimenticanza”,

E io non mi stupisco di certo.

Proprio in questi giorni la politica umbra è stata fortemente impegnata, con il manifestarsi di notevoli contrasti all’interno del Pd e della Giunta regionale, nella vicenda delle nomine dei nuovi direttori generali delle Asl.

Un Umbria politica, ed anche sociale, che sembra occuparsi, e dividersi, solamente su questioni di potere, poteva ricordare Luca Coscioni, del suo impegno, prima che politico, civile ed etico?

No, non poteva e non lo ha fatto. Certo in passato c’è stata un’altra Umbria, l’Umbria di Capitini, ad esempio.

Se dell’Umbria di Capitini fosse rimasto molto, Luca Coscioni non sarebbe stato dimenticato. Se davvero in Umbria fosse tenuto in considerazione, nei fatti e non solo con le parole, il messaggio di San Francesco, Luca Coscioni non sarebbe stato dimenticato.

Ma San Francesco sembra ormai essere divenuto solo lo strumento per accrescere sempre di più i flussi turistici che si indirizzano verso la nostra regione.

E io credo che se in Umbria ci si dimentica di Luca Coscioni, come ci si dimentica di Aldo Capitini, come ci si dimentica di seguire davvero il messaggio di San Francesco, ciò rappresenti un fatto molto grave.

E’ chiedere troppo alla Regione dell’Umbria, di riconoscere, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, la dimenticanza, organizzando una manifestazione di rilievo nazionale, in ricordo di Luca Coscioni?

La presidente Marini e, perché no, Gianpiero Bocci, unico rappresentante umbro nel governo nazionale, intendono impegnarsi a questo proposito? Sarebbe necessario che quanto io auspico si verificasse, anche se devo riconoscere che non sono molto fiducioso al riguardo.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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