• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Lombardia: elezioni già il 16 dicembre, saltano le primarie

Lombardia: elezioni già il 16 dicembre, saltano le primarie

Roberto Formigoni l’aveva lasciato intendere già due giorni fa, con un ultimatum ai suoi (ex?) alleati leghisti: “Se vogliono le elezioni anticipate non possono pensare di tenere la Lombardia in agonia fino ad aprile. Cercherò di mandare la Lombardia al voto il più rapidamente possibile”. Ora, la conferma arriva, in esclusiva su AgoraVox, da fonti interne alla Regione.

"Si può votare in un periodo tra 45 e 90 giorni, quindi è realistica la previsione di elezioni a gennaio", aveva dichiarato Formigoni lo stesso giorno ai microfoni di RTL 102,5. Pare che la macchina del voto possa partire anche prima: dalle indiscrezioni trapelate, la data “sicura” per le consultazioni sarà il 16 dicembre (una data, manco a dirlo, fortemente voluta dal PDL), tra due mesi esatti.

E le primarie? Non si faranno, non c’è il tempo. Né per il Pd - come aveva annunciato di voler fare il segretario del Partito Democratico lombardo, Maurizio Martina -, né tantomeno per il centrodestra. Se per il centrosinistra erano già arrivate le prime candidature, come quella di Alessandra Kustermann, dirigente di Ostetricia e ginecologia al pronto soccorso della Clinica Mangiagalli di Milano, nell’asse Pdl-Lega la crisi in atto ha spaccato la maggioranza in due fronti

Da un lato i leghisti “ribaltonisti” di Maroni, che intendono votare ad aprile dopo aver eletto il loro candidato lasciando la scelta "al popolo della Padania” (più che di primarie, il leghista Galli parla di un “referendum inter nos”); dall’altro lui, Formigoni, che a quanto pare intende bruciare gli alleati padani sul tempo, con elezioni ancora più anticipate che non lascino il tempo di organizzare le primarie.

La ferma volontà, da parte dei leghisti, di non votare prima di aprile la conferma lo stesso Maroni in un'intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera:

Io penso che quanto abbiamo davanti richieda qualche mese. Fatte queste tre cose, si può andare al voto, lo stesso Alfano ha detto che non si può andare al voto nel 2015. Sennonché, l'accorpare le politiche alle regionali consentirebbe di risparmiare qualcosa come 50 milioni di euro. Mi chiedo: in un momento di crisi come questo, è giusto spendere una cifra del genere per anticipare le elezioni lombarde di qualche settimana?

Non resta da vedere se Formigoni riuscirà o meno nel suo braccio di ferro con i “lumbard” e con grossi pezzi del Pdl stesso, o se la pioggia di scandali e indagini che si è abbattuta sulla sua giunta di ferro trascinerà via il Celeste, dopo l'azzeramento obbligato del consiglio regionale.

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.210) 16 ottobre 2012 10:22

    Continua la guerra tra bande .
    Fa ridere Maroni che dice di preoccuparsi dei 50 milioni di euro che costerebbe andare al voto prima di Aprile ,quando sento queste cose mi si rivolta lo stomaco ,la verità è che ora sono allo sbando e hanno bisogno di tempo per riorganizzarsi .

    Fa ridere Formigoni che dice che non si può tenere "in agonia" la regione Lombardia per mesi ,la verità è che vuole il voto prima che la Lega si riorganizzi e prima che gli capiti sulla testa qualche tegola giudiziaria .

    Piangono i cittadini davanti a questa miseria di ricatti incrociati .?!!

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares