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Lobby omosessuale in Vaticano? Lo sostiene un prete polacco

Padre Tadeusz Isakowicz Zaleski è un prete polacco che pare abbia due hobby particolari: investigare e scrivere.

Già noto per aver scovato all’interno della gerarchia ecclesiastica quelle che secondo lui - sostenitore duro e puro di Solidarnošc - erano “spie” del regime comunista, oggi ha puntato i suoi personali riflettori su un altro problema che pare sia anche più diffuso dell’infiltrazione della versione locale del KGB.

La sua ultima fatica si intitola “Mi importa della verità” e contiene una tesi piuttosto provocatoria per Santa Madre Chiesa perché insinua l’esistenza di una lobby omosessuale nella chiesa polacca e, peggio che mai, anche in Vaticano dove pare che garantisca le carriere ecclesiastiche di “certi” prelati.

“Ci sono diocesi - scrive padre Tadeusz - "dove tutti hanno queste tendenze, dal vescovo ordinario fino all'inserviente” e aggiunge “sono cose universalmente note”, ma riservandosi di fare nomi precisi solo di fronte ad apposite commissioni d’inchiesta.

Insomma, pare che lo sappiano tutti - lo dice lui, non io - e la cosa riguarda in particolare la curia romana perché, afferma, “più si va in alto e peggio è”.

Confesso che un dubbio (e forse anche più di uno) sul fatto che aleggiasse all’interno dei paludati corridoi di Santa Madre Chiesa una qualche tendenza omosessuale ce l’avevo, ma vederlo scritto nero su bianco in un articolo a firma Marek Lehnert, vaticanista di Polskie Radio, la Radio Pubblica polacca, fa comunque una certa impressione; fa impressione che si sia praticamente formalizzata una lobby e che su questa base si promuovano le carriere ecclesiastiche (cioè potere, potere e ancora potere), non tanto perché esista una tendenza omosessuale in sé. Questo non stupisce affatto.

Che il cristianesimo sia una cultura fondamentalmente omo-sessuale - cioè che prediliga il “rapporto fra eguali” al “rapporto fra diversi” - credo che non possano sussistere dubbi.

Parlo di quella trasformazione del significato che il termine “impuro” aveva nel mondo ebraico antico e che gli studiosi del giudaismo del “Secondo Tempio” ci insegnano. Un termine privo di qualsiasi contenuto etico negativo, fino a che in qualche setta minoritaria della tradizione apocalittica si cominciò ad insinuare che l’impurità fosse impregnata di ‘male’; fino ad arrivare, per farla breve, all’idea cristiana per la quale ‘impuro’ e 'peccaminoso’ diventarono sinonimi (e infatti il termine originale ebraico che significa 'impuro' viene solitamente tradotto con 'immondo' che non significa esattamente la stessa cosa).

Non sarebbe così se vivessimo nelle culture ebraica o islamica, in cui l’impurità è considerata conseguenza di atti che possono anche essere assolutamente leciti (ad esempio partorire o seppellire un cadavere e magari anche fare l'amore), ma per noi, impregnati di mentalità cristiana, dire “atti impuri” equivale a dire “atti peccaminosi”, lo sappiamo bene.

Così il rapporto sessuale fra un uomo e una donna (sempre fra coniugi, s'intende, se no si esagera) produce, nell’ebraismo e nell’Islam, un’impurità che impone poi di darsi una bella sciacquata purificatrice, cioè di ripristinare uno stato consono alla vita profana, ma non c’è colpa, non c’è peccato a godersi reciprocamente le rispettive differenze sessuali; nel cristianesimo invece l’atto sessuale fu da subito atto peccaminoso di per sé, legittimato solo e unicamente dalla procreazione (anche fra marito e moglie; ricordate il pruriginoso "non lo fo per amor mio, ma per dare un figlio a Dio" ?)

L’ideale femminile diventò così la madre-vergine ritenuta la dimensione più consona alla metà femminile del cielo: la Madonna, da tutti ben conosciuta, che poi non è altro che la scopiazzatura, anche nell'iconografia, di una figura dello zoroastrismo, Anahita, la Vergine Madre Immacolata di Mitra (nella foto) a cui è dedicato l'antico santuario di Kangavar in Iran.

E una volta desessualizzata la donna, ingabbiata nella sua ferrea armatura di regale verginità, finalmente si accettò la possibilità di rapporto con un essere umano che - resa ormai inesistente la sua specifica identità sessuale - non era più un ‘diverso’ ma era stato reso ‘uguale’.

Cultura omo-sessuale perfettamente integrabile con il contemporaneo pensiero greco-romano sulla cui diffusa prassi pederastica nel rapporto maestro-allievo ha scritto più volte una grande esperta come la saggista Eva Cantarella. Da questo connubio, si sa, emerse la civiltà occidentale come noi la conosciamo.

 Poi il Papa ci avverte che “in tutti i Vangeli le donne hanno un grande spazio”; vero, ma sempre desessualizzate sono (ed è inutile ricordare che gli “altri” racconti, gli “altri” vangeli, quelli che alludevano a un qualche rapporto un po’ meno spiritualizzato e un po’ più carnale sono finiti sepolti sotto la sabbia del deserto egiziano per millenni, rifiutati e reietti in quanto ritenuti non "adatti" al canone cristiano).

Alla fine viviamo in una cultura dominante impregnata di cristianesimo che a sua volta è cultura fondamentalmente omosessuale. Se in Vaticano agisce una lobby omosessuale, come dice padre Zaleski (non io), c’è da chiedersi dove stia, esattamente, la novità.

La novità, casomai, sarebbe che vi agisse una lobby etero. Questo sì che sarebbe uno scoop.


 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.119) 14 aprile 2012 00:26

    Caro autore (dell’articolo) si ricordi che gli angeli non hanno sesso.Il messaggio evangelico , per chi ci crede, prospetta il futuro in un mondo in cui si diventerà, ormai cittadini del cielo, proprio come gli angeli.

    Il sesso è una questione puramente materiale, umana, gestito alla ben meglio secondo una propria morale o attitudine.

    Quel che è peggio e che lo usiamo addirittura per classificare una religione, il Cristianesimo, tendenzialmente omosessuale.

    Adesso non mi è chiaro se il riferimento è al Cristianesimo o alla chiesa.

    Se è riferito al Cristianesimo mi pare che i Vangeli sono piene di figure femminili, che come gli uomini rivestono pari dignità, anzi nei Vangeli si è sicuramente innalzato il livello di dignità delle donne che, all’epoca, non era al massimo.

    Se il riferimento è per la Chiesa sono certo che tra i consacrati esistono i due sessi e se la memoria non mi inganna sono più le sante e le mistiche che non gli uomini.

    Per quel che riguarda il fondo dell’articolo lobby mica lobby, la chiesa si ricordi è santa ma anche prostituta.

    Sta al singolo decidere dove eleggere il proprio domicilio. Per chi crede esistono le dieci Parole, ovvero i dieci Comandamenti, che come Lei mi insegna non sono consigli ma appunto comandi per la salvezza dell’anima.

    Cordiali saluti.

     

     

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 14 aprile 2012 00:52
    Fabio Della Pergola

    Terrò presente.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 14 aprile 2012 18:24
    Fabio Della Pergola

    In ogni caso, ricordo al commentatore che la mitologia fondativa di quella che comunemente è chiamata "apocalittica giudaica" - da cui indiscutibilmente è sgorgato dopo qualche secolo il cristianesimo - si basa proprio su un primo racconto in cui gli angeli, vista la bellezza delle donne umane, scesero dall’alto dei cieli per possederle; procreando così - per l’evidente trasgressione dell’ordine naturale delle cose - dei mostri di violenza e di malvagità, i "giganti", che diffusero il male nel mondo. Si tratta del Libro dei Vigilanti, primo testo del più ampio Libro di Enoch, canonico nella chiesa copta etiopica.

    Non tutti i cristiani quindi concordano che gli angeli non hanno sesso; qualcuno dice che ce l’avevano e che "l’usarono", dando il primissimo impulso all’idea di una possibile commistione spirito-materia, antica matrice dell’idea cristiana di incarnazione. E, naturalmente, anche immagine manifesta dell’angelo "caduto" che le scritture chiamano diavolo.

    Per il resto rimando al testo di padre Zaleski o all’articolo di Eva Cantarella pubblicato qui http://27esimaora.corriere.it/artic...

    Saluti

  • Di (---.---.---.68) 21 febbraio 2013 23:40

    classificare la donna come assessuata nella cultura e nel credo cristiano, mio caro autore e´ realmente rudittivo.considerare che all´interno del clero esista la componente omosessuale che sia il collage della comunita´ pastorale e´ al quanto irreale. La femmilita´ viene espressa anche nei vangeli, si legga il brano della Prostituta che piangendo lava con le sue lacrime i piedi di Cristo, e asciuga con il suo dolore da redenta e con il candore dei suoi capelli, i piedi bagnati del Cristo, dalle sue lacrime.Le verita´ evangeliche parlano all´uomo di molte cose...La Parola va interpretata secondo diversi livelli di lettura. Inoltre si parla anche di alcune malattie femminili, come emorragie che vengono guarite da Gesu´ stesso..e potrei continuare...ma questo solo per dirle che il suo punto di vista, anche sel o motiva in virtu´´di diverse fonti antiche, e´ molto poco credibile. Le sue conclusioni sono fantasie. L´articolo che lei propone scritto dal sacerdote polacco, posso anche condividerlo, sono certa che non e´ che brilli tutto oro nelle stanze vaticane. L´uomo e´ pura miseria se non viene sostenuto dalla Grazia..San francesco urlava sempre questa frase:"potrei andare anche ora a letto con una prostituta se non fossi sempre sostenuto dalla Grazia". per essere sostenuto dalla grazia Divina si deve anche continuamente mettersi in discussione cercando di smussare gli angoli, e aprendosi sinceramente alla conoscenza di Dio e del suo amore, compiendo attraverso questo, opere di Carita´ e di Misericordia. fare dell´Amore un modello di vita. Questo ci viene chiesto come Cristiani, cercare di operare come possiamo il bene a noi stessi e al prossimo. Mettersi al servizio dell´altro, al punto di offrire anche la nostra vita. Purtroppo le cose non vanno sempre cosi´. Perche´ diventare santi e´ un percorso di vita non e´ uno status simbol.non pensiam che se uno e´´sacerdote allora e´ tolto dalla Prova. Anzi tutto il contrario, sono i piu´ vessati...La vita del cristiano e´ una vita di sacrificio, sostenuto pero´ dalla forza di Cristo.E questo Sacrificio se fatto con amore e nell´amore, diventa l´arma piu´ potente per aiutare gli altri a liberarsi di modelli che chiudono la vita dell´uomo in se stesso,in profonde solitudini, che portano a atti di oscena crudelta´, pensi solo per un momento a chi si suicida. Se lei avesse letto Sant´Agostino, anche all´epoca ne accadevano di tutti i colori...Nel corso della storia della chiesa ci sono sempre stati momenti di grande tenzione e di grande immoralita´ ,prorpio da chi aveva maggiori responsabilita´...Ma e´ andata sempre avanti perche´ la Chiesa e´ il Corpo misitco di Cristo, e´ composta da tutti i battezzati...e non solo da chi la rappresenta anche pubblicamente. Purtroppo e me ne dispiace molto, la rignrazio per aver dato luce all´articolo polacco. condivido questa realta´ di omissione e di polvere, ma non mi metto come credente a tirare delle somme cosi´ grossolane, dicendo che tutti i sacerdoti sono omosessuali e che la cristianita´ e´ nata da una realt del genere, ma lei da i numeri????...Ma lei crede veramente quello che ha scritto? La chiesa non sono solo i prelati ma ogni battezzato se lo ricordi, e tra questi ci sono moltissi laici consacrati, che fanno voto anche di castita´ e vivono felicemente sposati. Quello che il mondo non comprende e non desidera comprendere, perche´ non fa scandalo,perche´ non gli appartiene, e´ la bellezza e liberta´ interiore che deriva da una sessualita´ vissuta come dono e come fecondazione dell´opera redentrice di nostro Signore Gesu´ Cristo.La castita´ e´ un dono, la procreazione e´ un dono. Tutto viene vissuto nella bellezza di fare della prorpia vita un Dono...per portare la rivoluzione dell´Amore e della Purezza come strumenti di liberazione e di divinizzazione dell´essere umano in Dio. Se lo ricordi. Tanto per farle comprendere che quello che lei scrive come logica di pensiero e´ realmente lontana da qualsiasi realta´ spirituale che viene vissuta e interiorizzata all´interno di un cammino serio di fede cristiana. Cari saluti e la invito magari a rivedere la sua posizione. Grazie. P.s. ovviamente il mio tono non desidera screditarla, ma metterla solo in allerta che certe realta´ se non conosciute nel vissuto di chi ne fa parte,non potra´´essere mai capito. sara´ veramente difficile poterne cogliere l´essenza...le auguro di tutto cuore che i suoi dubbi e le sue perplessita´ ,come le sue certezze possano entrare in crisi, attraverso l´esperienza viva di chi dona e ha donato la sua vita a cristo, e tra questi tanti e tantissimi santi sacerdoti. Se lo ricordi. Tanti auguri.

  • Di (---.---.---.68) 21 febbraio 2013 23:47

    http://www.nuoviorizzonti.org/index...

    tanto per darle una delle tante e tantissime realta´ clericali...fatta di laici e di sacerdoti che vivono felicemente insieme e operano nelle realta sociali piu´ degradate...non ci cibi solo di amarezze e di gossip...guardi che c´e´ una chiesa che e´ interioremente Viva ed opera nel silenzio di tutti i giorni..ma questo ovviamente non fa notizia e non fa scandalo...ma ESISTE!!! :)

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 22 febbraio 2013 01:00
      Fabio Della Pergola

      Curiosamente lei commenta il mio articolo proprio nel giorno in cui tutti i giornali e i telegiornali rilanciano la tesi della "lobby omosessuale" in Vaticano. Ottimo tempismo.

      Lei scrive “considerare che all´interno del clero esista la componente omosessuale che sia il collage della comunità pastorale è al quanto irreale”.

      Non ho scritto che la componente omo sia il collage della comunità pastorale. Padre Tadeusz (non io) dice che “Ci sono diocesi dove tutti hanno queste tendenze, dal vescovo ordinario fino all’inserviente” e aggiunge “sono cose universalmente note”.

      Lei scrive “classificare la donna come assessuata nella cultura e nel credo cristiano, mio caro autore è realmente riduttivo” e per dimostralo parla della prostituta che “lava i piedi al Cristo”. E qui devo darle ragione perché nel linguaggio aramaico del tempo “lavare i piedi” è una metafora per un atto erotico. Insomma i “piedi” non sono esattamente... piedi (me l’ha detto un prete cattolico, in caso lei pensasse alla solita bufala). Chieda a un filologo di lingua ebraica. Ma è indiscutibile che le rare tendenze erotiche presenti nei vangeli apocrifi e - allusivamente - in quelli canonici, sono poi diventate “allegorie” per parlare d’altro (vedi il Cantico dei Cantici).

      Insomma, la sessualità non è tanto fare “opere di carità e misericordia” quanto incontro “sessuale”, genitale, corporale, fisiologico - ma devo proprio dirlo chiaro ? - fra un uomo e una donna. Cosa di cui, nelle sue parole, non c’è traccia (il che mi conferma che quello che ho scritto non è così campato in aria).

      Poi scrive che ai cristiani è “chiesto di cercare di operare come possiamo il bene a noi stessi e al prossimo”. Personalmente non ho bisogno che me lo chieda nessuno. Cerco di operare per il bene mio ed altrui (anche se a lei non sembrerà) perché spontaneamente mi viene di fare così: forse perché l’essere umano non nasce affatto macchiato dalla colpa di Adamo come si ostina a dire il cristianesimo, ma naturalmente portato alla socializzazione (come diceva Marx). Per i cristiani deve essere più difficile, visto che hanno bisogno che glielo dica qualcuno.

      Poi, dopo il prevedibile blablabla sul sacrificio, mi accusa di tirare “delle somme così grossolane, dicendo che tutti i sacerdoti sono omosessuali e che la cristianità è nata da una realtà del genere” arrivando ad uno sdegnato “ma lei da i numeri ????...”.

      Ripeto che non direi di aver scritto che tutti i sacerdoti sono omosessuali (casomai l’ha detto padre Tadeusz che è un sacerdote e conosce bene l’ambiente, io mi guardo bene dal frequentarlo); io ho solo scritto, molto più modestamente, che immaginavo “una qualche tendenza omosessuale” all’interno della Chiesa.

      Né ho scritto che la cristianità nasca da una “realtà del genere”, se con questo lei intende che sarebbe nata da un ambiente omosessuale. Io ho scritto una cosa diversa e cioè che il cristianesimo è una cultura “fondalmente omosessuale in quanto predilige il rapporto fra uguali piuttosto che il rapporto fra diversi”. E ho motivato il mio pensiero che, peraltro, non è poi così scandalosamente originale. Per il cristianesimo l’immagine ideale di donna è una vergine; si chiama desessualizzazione della femminilità, non saprei come altro chiamarla. E se la donna ideale non ha sessualità, il rapporto sessuale è fra un uomo e chi ? Manca il ‘diverso’ che è la donna per l’uomo, tanto quanto l’uomo lo è per la donna.

      Perché poi la castità sia un dono e una bella notte di sesso sia perversione non lo capirò mai. Ma non si affanni a rispondermi, ne faccio volentieri a meno.

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