Libia, la sceneggiata elettorale della maggioranza

"Bossi e Berlusconi hanno trovato la 'quadra'".
"PDL e Lega si sono accordati sui bombardamenti in Libia".
Questi i titoli dei giornali di oggi.
Ma non è cosi.
Oggi in Parlamento non a va in onda un compromesso politico, ma uno spot elettorale funzionale agli interessi del PDL e della Lega, in vista delle prossime elezioni amministrative.
Alla Lega serve non perdere la faccia, dopo lo sgarbo di Berlusconi, che ha autorizzato i bombardamenti in Libia senza avvisare Bossi.
A Berlusconi serve accontentare Bossi, senza fare brutta figura presso i suoi elettori e gli alleati NATO.
E allora che cosa di meglio di un obiettivo impossibile da realizzarsi, che consente a Berlusconi di evitare una ignominiosa marcia indietro, perché i bombardamenti continuano, e a Bossi di aver, agli occhi della sua gente, partita vinta perché viene accolta in toto la sua mozione.
E così oggi il parlamento viene chiamato ad approvare una mozione impossibile, perché impossibile è una guerra a termine, perché è impossibile accordarsi con alleati, che hanno chiaramente bocciato la proposta di fissare una data per la fine del conflitto con Gheddafi.
Ieri a Montecitorio non si è parlato di politica estera. Ieri il Parlamento italiano è stato arruolato, per fare uno spot elettorale alla maggioranza.
A farne le spese il popolo italiano, che subisce un discredito internazionale ed un inganno.
Se il Parlamento approva una mozione impossibile da realizzare, si espone al discredito internazionale. E così sferzante è stata la replica della Nato che, trattandoci da scolaretti ignoranti, ci spiega che la guerra a termine è una tesi impossibile.
E d’altra parte quando un Parlamento vota per la pace, per il disimpegno dell’Italia dai bombardamenti, e ciò non avviene, inganna il suo popolo.
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