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Lettera di un’italiana indignata

Lettera di indignazione inviata ai presidenti della Repubblica, della Camera e del Senato

Signor Presidente della Repubblica, signori presidenti di Camera e Senato, mi chiamo Chiara Moretti, ho 30 anni e abito a San Francesco al Campo, in provincia di Torino. 

Pur sapendo che questa lettera molto probabilmente cadrà nel vuoto, io desidero trovare tutte le maniere per comunicarVi la mia completa indignazione per l'attuale situazione politica italiana e una pressochè totale sfiducia nei Vostri confronti. Vi vedo arroccati in una specie di Olimpo, nel quale Vi siete piazzati lontani anni luce dai cittadini e troppo spesso dai loro problemi.
 
L'attuale politica italiana è ogni giorno al centro di scandali, di tafferugli tra governo e opposizione degni di una telenovela, con tanto di colpi di scena e voltagabbana; di movimenti da capogiro di denaro e privilegi che stonano del tutto con la situazione economica del Paese; di articoli giornalistici nazionali ed internazionali evidenziano sempre di più (con mio sommo imbarazzo) l'inadeguatezza e il ridicolo dei componenti del nostro Parlamento.
 
Nel momento in cui all'estero i politici ed altre personalità importanti si dimettono per una laurea ottenuta copiando, o per il calo dell'apprezzamento del loro lavoro da parte dei cittadini, io mi chiedo come sia possibile che l'arroganza del Presidente del Consiglio non solo non gli permetta di dimettersi alla luce di tutti gli scandali e processi in cui è coinvolto, ma lo spinga a scagliare insulti contro coloro che rappresentano la giustizia e contro lo stesso popolo, che dovrebbe governare in tutt'altro stile e sobrietà, e con una serietà che gli manca completamente. 
 
Non solo non mi sento rappresentata da questo governo sempre più spaccato, io mi sento presa in giro da esso, ed insieme ad esso da tutta la scena politica italiana, e da Voi che permettete che tutto questo continui ad andare avanti. 
 
Dal mio canto ho imparato quanto sia importante la partecipazione attiva (e legale) dei cittadini alla vita e alla salute del Paese, e continuerò ad essere attiva in questo senso per cercare di migliorarlo sempre di più, dalla raccolta differenziata all'impegno politico civile. fino a che non mi stuferò di combattere i mulini a vento e non me ne andrò all'estero, perché la vita è una sola e ho il diritto di viverla bene. 
 
Cordialmente, 
Chiara Moretti
Questo articolo è stato pubblicato qui

I commenti più votati

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.25) 13 settembre 2011 12:02

    SONO COMPLETAMENTE IN SINTONIA CON CHIARA MORETTI, UN’ITALIANA CHE HA AVUTO IL "CORAGGIO"(COSA CHE MANCA AL 99% DEGLI ITALIANI CHE FIRMANO I COMMENTI CON "ANONIMO") DI FIRMARE CON IL PROPRIO NOME E COGNOME ED INDIRIZZO.

  • Di (---.---.---.84) 13 settembre 2011 14:28

    sono completamente delle stesse idee consiglio a tutti i giovani che possono scappate dall’italietta in cui viviamo come mio impegno socio politico diffondere l’idea del non voto.
    immagginate se alle prossime votano solo qualche centinaio di persone.

  • Di (---.---.---.26) 13 settembre 2011 14:46

    L’astinenza dal voto io non la condivido. prima di essere un "italiana informata sui fatti", difatti, ero totalmente estranea alla politica (non sapevo manco i nomi di ministri, presidenti etc), e non andavo a votare, sulla base dell’assunto "tanto sono tutti ladri". poi però le leggi sulle nostre teste e soprattutto i nostri portafogli le fanno, e uno paga, davvero. Ora, è vero che nessuno dei parlamentari, nè i partiti, sta dimostrando proprio un’inversione di tendenza (lo ha dimostrato il voto unanime per l’aumento dei loro stipendi, tanto per dirne una), nè tantomeno un così elevato , brillante e reale carisma. Tuttavia nessuno ci vieta di metterci in politica (perchè devono sempre farlo gli altri? dove sta scritto), nè di informarsi per essere in grado di controllare e criticare l’attività dei nostri politici. e sfido chi dovesse decidere ad entrare in politica a non perdere l’anima. il lavoro che va fatto qui è dalle basi: chi di noi non ha mai cercato un modo per evitare la coda, o per fare degli esami del sangue senza pagare? la "scrocconeria", il delegare completamente, il non prendersi le responsabilità sono tutte italiane, e se le applichiamo nella nostra vita quotidiana, figurarsi agli alti livelli. come restarne indenni? cominciamo a combattere questo atteggiamento ogni giorno, in ogni piccola cosa. sul manifestare dissenso,invece, piacerebbe tanto anche a me non pagare le multe per divieto di sosta in massa (per fare un esempio), finchè i veri grandi evasori non saranno trattati come si deve.

    chiara moretti
    • Di Francesco Finucci (---.---.---.107) 19 settembre 2011 04:11
      Francesco Finucci

      Non posso che essere daccordo con quanto hai detto. Ma uno dei pregi di vivere in un piccolo paese, o forse l’unico, certamente l’unico è quello di avere davanti agli occhi con chiarezza le dinamiche della politica. Il problema della castizzazione di una nazione non è solo nel suo effetto più evidente, quella specie di reggia di versailles che è diventato il nostro parlamento; è nella completa impermeabilità del sistema di turn-over nei palazzi del potere. Votare è un dovere, qualcosa che sinceramente non faccio abbastanza, ma i cui difensori stimo molto, anche perché ci vuole almeno parecchio stomaco, visto chi abbiamo come rappresentanti. ma l’alternativa è farsi eleggere? Alcuni ce l’hanno fatta (non in italia ovviamente), sono nati onesti e lo sono rimasti, e nonostante tutto sono riusciti a cambiare il loro paese (prima di essere ammazzati). E’ una delle più belle frasi di Salman Rushdie, la scelta di essere un’idea che si piega, o una ostinata, che novantanove volte su cento verrà spezzata, ma una volta e una volta sola, cambierà il mondo. Quello che hanno fatto alcuni personaggi, da Martin luther king a gandhi (in verità più il secondo che il primo) lo hanno fatto anche perché i tempi erano cambiati. In questo sinceramente vedo una contraddizione nel tuo discorso. E’ un dovere votare, possiamo farci eleggere, ma il problema è sistemico. Qui, mi spiace dirlo, ogni popolo ha il governo che si merita. Perché i politici non dovrebbero evadere le tasse, se quando qualcuno ci fa notare che non abbiamo messo tutto il nostro reddito reale nell’isee, ci viene risposto in malo modo (almeno a me, forse a voi no): "perché, non paghiamo abbastanza? che c’è, vuoi pagare di più?". E’ chiaramente un diritto quello di avere un governo democratico, libero e giusto. Ma credo che prima di pretendere qualcosa, esiste una sola domanda che dovremmo porci: "meritiamo di essere liberi?"

  • Di Camilla (---.---.---.14) 13 settembre 2011 14:51

    Ciao Chiara, approvo in pieno il contenuto della tua lettera. L’ho copiata ed inviata via mail su F.B. a tutti gli amici, perchè vorrei che come me, facessero la stessa scelta, fare girare il più possibile la VOCE DEGLI INDIGNATI. Grazie Chiara Ciao

  • Di (---.---.---.246) 13 settembre 2011 15:35

    Carissima Chiara Moretti,
    Ti pregherei di non stufarti di combattere e quindi non lasciarci.
    Questo bellissimo paese appartiene a noi ed abbiamo il dovere, verso i nostri figli e verso i nostri genitori, di difenderlo, preservarlo e migliorarlo.
    Ti auguro tanta forza, pazienza e salute di ferro per lottare meglio ed a lungo.
    Ti ringrazio e saluto
    Nino da Reggio Emilia

  • Di (---.---.---.170) 13 settembre 2011 17:22

    UNA LETTERA CHE DOVREBBERO SOTTOSCRIVERE TUTTI GLI ITALIANI ONESTI CHE SI ALZANO TUTTE LE MATTINE PER ANDARE A LAVORARE... E CHE AI LORO FIIGLI CERCANO DI INSEGNARE CHE BISOGNA STUDIARE E LAVORARE PER CONQUISTARSI DI CHE VIVERE DECENTEMENTE ...TUTTO IL CONTRARIO DI QUELLO CHE CI DIMOSTRANO I NS.BENEAMATI POLITICI TUTTI I SANTI GIORNI.....DICEVA UN MIO VECCHIO PROFESSORE DI FILOSOFIA AL LICEO :RICORDATEVI RAGAZZI I POLITICI SONO AVVOCATI DOTTORI INGEGNERI ECONOMISTI IMPRENDITORI "FALLITI" .SGUAZZANO TRA PUTTANE E INTRALLAZZI SONO RICOPERTI D’ORO E NON SANNO NEMMENO L’ITALIANO.....POVERI NOI

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