Le 10 domande de "La Repubblica" al Presidente del Consiglio
L’appello di Articolo 21: le pubblichino tutti i media.
Una volta alle domande si rispondeva. Ora si querela.
Berlusconi ha querelato "La Repubblica", ritenendo diffamatorie le 10 domande postegli dal quotidiano sul caso Noemi. L’unica risposta in merito dal Cavaliere da quando queste domande sono state fatte.
Articolo 21, a riguardo, lancia questo appello:
Caro Silvio Berlusconi.
Noi sottoscritti, cittadini italiani, pretendiamo che lei, Presidente del Consiglio dei Ministri, risponda alle domande che Repubblica le sta ponendo da mesi. Riteniamo che per il ruolo che lei ricopra abbia il dovere di fornirci chiarimenti e non di denunciare chi da lei vuole avere delle semplici risposte. Noi cittadini, infine, a seguito della sua denuncia, lanciamo questo appello. Che tutte le radio, che tutti i siti, che tutti i blog, che tutti i giornali anche quelli più distanti e che odiano lo stile giornalistico di Repubblica decidano assieme di ripubblicare le 10 domande perché quello che accade oggi a Repubblica potrà capitare a chiunque. E allora, caro Presidente del Consiglio, adesso denunciaci tutti!!
Accogliendo questo appello, ecco pubblicate le domande tuttora non risposte:
1. Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? Quante volte ha avuto modo di incontrarla e dove? Ha frequentato e frequenta altre minorenni?
2. Qual è la ragione che l’ha costretta a non dire la verità per due mesi fornendo quattro versioni diverse per la conoscenza di Noemi?
3. Non trova grave che lei abbia ricompensato con candidature e promesse di responsabilità le ragazze che la chiamano "papi"?
4. Lei si è intrattenuto con una prostituta la notte del 4 novembre 2008 e sono decine le "squillo", secondo le indagini, condotte nelle sue residenze. Sapeva fossero prostitute?
5. E’ capitato che "voli di Stato", senza la sua presenza a bordo, abbiano condotto nelle sue residenze le ospiti delle sue festicciole?
6. Può dirsi certo che le sue frequentazioni non abbiano compromesso gli affari di Stato? Può rassicurare il Paese che nessuna donna, sua ospite, abbia oggi in mano armi di ricatto?
7. Le sue condotte sono in contraddizione con le sue politiche: lei oggi potrebbe ancora partecipare al Family Day o firmare una legge che punisce il cliente di una prostituta?
8. Lei ritiene di potersi ancora candidare alla Presidenza della Repubblica? E, se lo esclude, ritiene di poter adempiere alla funzione di presidente del Consiglio?
9. Lei ha parlato di un "progetto eversivo che la minaccia. Può garantire di non aver usato né di voler usare intelligence e polizie contro testimoni, magistrati, giornalisti?
10. Alla luce di quanto è emerso in questi due mesi, quali sono, signor presidente, le sue condizioni di salute?
Chiunque voglia sottoscrivere l’appello può farlo, può trovarlo cliccando QUI.
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