• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > La terra dei morti viventi e la metafora della realtà socio-politica (...)

La terra dei morti viventi e la metafora della realtà socio-politica attuale

La terra dei morti viventi(Land of the Dead) è un film del 2005 di George A. Romero. È il quarto film del regista sulla saga dei morti viventi. Il film è ambientato in un mondo post-apocalisse, un mondo dominato dagli zombie, un mondo devastato e andato in rovina.

I sopravvissuti a questa catastrofe di proporzioni mondiali si sono rinchiusi incittà fortificate. Una di queste è a Pittsburgh, circondata per due lati da un fiume e per un altro lato da un recinzione elettrica molto sorvegliata. I ricchi e i benestanti vivono in un grattacielo con tutti i comfort immaginabili mentre al di fuori di esso c’è rovina e devastazione, povertà e miseria. Le persone che vivono al di fuori del grattacielo vivono per strada malfamate e reiette.

Il sovrano della fortezza, un certo Paul Kaufman, è lo sponsor del Dead Reckoning, un veicolo super-corazzato che può viaggiare attraverso le zone della città infestate da zombie: con tale mezzo un gruppo di esploratori viaggiano per recuperare medicinali e viveri per i sopravvissuti.

Riley Denbo, ideatore, progettista e collaudatore del mezzo super-corazzato, decide di ritirarsi dalla sua attività. Egli nota che gli zombie stanno cambiando: essi stanno assumendo una maggiore consapevolezza del loro stato e un maggiore grado di intelligenza, intelligenza che prima era totalmente assente. Egli, inoltre, salva la vita alla prostituta Slack che sta combattendo in unarecinzione metallica con diversi zombie.

Nel frattempo Cholo, vice-comandante del Dead Reckoning, viene a sapere che non otterrà il suo appartamento nel grattacielo nonostante i favori concessi a Kaufman per tanti anni. Dopo essere stato tradito da Kaufman, uomo senza scrupoli, minaccia di distruggere il grattacielo con il Dead Reckoning. Riley, affiancato da diversi uomini, tra cui anche Slack, è incaricato di fermarlo.

Intanto una miriade di zombie guidati da uno zombie di colore abbastanza intelligente, ossia Big Daddy, che nella vita precedente era un benzinaio, zombie che più degli altri sembra tornare verso una parvenza di umanità, si dirigono verso il grattacielo. Per farlo attraversano il fiume ed emergono dall’acqua in una scena davvero spettrale, tenebrosa e allo stesso tempo orripilante e minacciosa.

Gli zombie, una volta raggiunto il grattacielo, lo invadono e uccidono le persone rimaste all’interno della struttura e uccidono anche le persone fuoriuscite da essa. La scena è eclatante con gli zombie che non lasciano alcuna via di scampo a tutti gli individui che prima vivevano nel grattacielo. Nella confusione Kaufman viene ucciso grazie all’intervento di Big Daddy.

Intanto Riley ha recuperato il mezzo super-corazzato dopo una serie di eventi. Cholo rimane ucciso dopo essersi trasformato in zombie. Riley, Slack e gli altri si dirigono verso nord mentre gli zombie, dopo la strage al grattacielo, sono in cerca di un posto dove stare.

Il film è una metafora molto chiara della realtà socio-politica americana e mondiale, della realtà socio-politica caratterizzante il mondo capitalista. Gli uomini che vivono nel grattacielo rappresentano i settori benestanti della nostra società. I ricchi e benestanti sfruttano a loro piacimento i più poveri, gli emarginati, i reietti, come succede nel film, reietti ed emarginati che vivono come poveracci al di fuori del grattacielo, come già accennato.

Il grattacielo sembra una fortezza impenetrabile: ma questa è solo un’illusione fallace. L’assalto al grattacielo sembra rappresentare una vera e propriarivoluzione civile con conseguente scontro di classi sociali: gli zombie assaltano il mondo dei ricchi, che poi abbandonano dopo l’assalto perché non interessati ad esso. Gli zombie rappresentano una classe sociale costituita da coloro che non posseggono proprio nulla, coloro che posseggono a malapena la coscienza di sé. Ma sono proprio loro a ristabilire l’uniformità nella distribuzione delle ricchezze: l’azione degli zombie riporta l’equilibrio sociale ed economico altrimenti compromesso, equilibrio sociale ed economico riportato in una città e in un paesaggio dove però vige la più assoluta anarchia.

Un film che parla, quindi, anche di diseguaglianze e ingiustizie sociali a livello metaforico: un film che denuncia la sopraffazione e l’oppressione verso le classi sociali più povere. Il film, allo stesso tempo, sembra anche parlare di una società utopica con un idillico equilibrio sociale ed economico.

Il film trasmette anche questo messaggio: in una società senza regole, giustizia e gerarchie sociali si va a finire nella più bruta condizione di anarchia mai immaginata.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità