• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > La storia del ristorante nigeriano dove si mangia carne umana

La storia del ristorante nigeriano dove si mangia carne umana

Il giornale inglese Independent riporta una notizia, a sua volta ripresa dal giornale locale nigeriano Osun Defender, secondo la quale ieri mattina sarebbero stati posti i sigilli a un ristorante che proponeva un menù, come dire, alternativo!

Nel paese africano di Ananmbra i poliziotti hanno arrestato 11 persone oltre ad avere effettuato il sequestro di un imponente numero di armi da fuoco. Il vero motivo è ancora più scioccante: in questo ristorante che lavorava per conto di un hotel, sarebbero stati serviti piatti e pietanze a base di carne umana. La prova? Il presunto ritrovamento di due teste “umane” avvolte nel cellophane!

Risulterebbe addirittura che questi piatti fossero tranquillamente inseriti nel menù e per di più anche a un prezzo piuttosto elevato; provare una pietanza “alternativa” e anche abbastanza costosa (700 Naire, circa 3 euro, una bella somma, in Nigeria) era una sfida per certi clienti.

Venivano inseriti nel menù come “piatti speciali” e infatti alcune persone li ordinavano più per curiosità, ignorando totalmente di cosa realmente si trattasse, come afferma un pastore attonito nel pagare 700N per un pezzo di carne: “Non sapevo fosse carne umana quella che ho mangiato; per questo sono rimasto stupito di averla pagata cosi cara”.

L'uomo è chiaramente rimasto sconvolto da questa insolita scoperta e ha affermato di avere veramente paura di vivere in Nigeria, dove, tra l'altro, non è la prima volta che si testimonierebbero atti di cannibalismo.

Ma la vicenda, seppure rilanciata da diversi giornali in giro per il mondo, presenta non pochi dubbi: innanzitutto la storia risalirebbe ad agosto 2013 e non a ieri mattina, come risulta da alcune fonti locali, tra cui CKN Nigeria e NaijaGists, dalle quali è saltato fuori anche un video.

A proposito invece dell'accusa di cannibalismo, in realtà non vi è stata, ad oggi, alcuna conferma né smentita ufficiale da parte delle autorità. La storia delle “teste umane arrosto” come piatto forte del menù potrebbe essere, ma il condizionale è d'obbligo, una leggenda metropolitana. Anche se, effettivamente, sia l'hotel che il ristorante sono stati demoliti e il proprietario, insieme ad altri dipendenti, arrestati.

La moglie del proprietario, a difesa del marito, afferma che si tratta di un complotto ordito alle sue spalle, infatti il signor Mokwe era già nel 2009 scampato ad un attentato. La signora Mokwe aggiunge inoltre che la presenza delle due teste sarebbe stato un escomatoge finemente organizzato per completare il piano.

Ad ottobre scorso pare che giornale ghanese avesse ripreso la notizia aggiungendo dei dettagli da non sottovalutare: innanzitutto in merito a quell'hotel vi erano già delle indagine in corso e i poliziotti, in appostamento da giorni, avevano notato dei movimenti sospetti. Qualcuno si sarebbe introdotto in una stanza lasciando le due teste in questione. L'individuo sospetto sarebbe poi stato identificato, e si tratterebbe del figlio del responsabile dell'obitorio (questo spiegherebbe la modalità di reperimento delle tue teste umane).

La storia, effettivamente, è tutt'altro che chiara e sopratutto ha sollevato non poche polemiche che hanno coinvolto anche il governatore Peter Obi; sia per il cannibalismo, tematica particolarmente delicata in Nigeria, sia per la questione dei trattamenti e delle torture subite da Mokwe durante la permanenza in cella, per estorcergli una confessione.

 

Foto: Luigi Guarino/Flickr

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.19) 17 febbraio 2014 14:11
    Ma siiiiii, rispolveriamo il vecchio clichè dell’africano cannibale! Siamo in tempi di revival... -__-
    La notizia proviene dall’Indipendent ma è vecchia di 2 mesi e NON si tratta di un caso di cannibalismo!
    Ma esiste ancora un giornale che verifichi le proprie fonti...ma che sta succedendo al giornalismo italiano!? 
    Internet ha dato inizio all’era del pedissequo copia-incolla giornalistico... all’era dei GIORNALAI! (senza offesa per i veri giornalai...)

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità