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 Home page > Attualità > Società > La sfida di Luca Lucente

La sfida di Luca Lucente

Il mio nome è Luca Lucente, sono un ragazzo di Taranto che nella sua vita ha dovuto vincere sfide difficili da sconfiggere.

Infatti per ben due volte ho "vinto" la leucemia, ma nel corso della chemio ho contratto sia l’epatite B che C, a causa del famoso sangue infetto con grave danno per il mio fisico già stanco, per questo ricevo un misero vitalizio di 590 euro al mese. Premesso che poichè abito nel profondo sud, per curarmi devo fare un clamoroso giro d’italia con un gravoso dispendio di forze sia fisiche che economiche. Io per molti non sono più una persona ma un numero di pratica.

Nella mia condizione ci sono migliaia di persone che chiedono di essistere con dignità. Tra gli anni 80 e 90 oltre 70mila persone hanno contratto l’epatite sia B che C, duemila l’aids e ad oggi ben 4500 persone sono morte. Tengo a precisare che in questi ultimi anni mi sono ritrovato nel paradossale compito di difendere la classe medica di questo paese, perché lo scandalo del sangue infetto viene associato ad uno scandalo di malasanità. In realtà i medici non hanno nessuna responsablità, perchè per curare la leucemia, i tumori o l’emofilia, il sangue viene utilizzato come un farmaco. Il compito sul controllo doveva essere del Ministero della sanità, che lo ha organizzato con grande ritardo rispetto agli altri paesi europei. Questo è uno scandalo della giustizia che da vent’anni non trova i responsabili di un simile scempio. E’ uno scandalo della politica, sia di destra che di sinistra, che da troppi anni non ci risarcisce del giusto per quello che abbiamo subito.


In questi ultimi tempi la delusione più grande viene dai media italiani,
che non seguono il processo del sangue infetto che si tiene a Napoli.

Io personalmente ho contattato tutti i giornali italiani, ma nessuno sembra interessato alla nostra storia. Mi sono sentito rispondere che il caso è ormai passato, non è attuale. Peccato che io sto male adesso, prendo tante di quelle medicine al giorno che solo ricordarle è un ’impresa.

L’assenza della politica e delle istituzioni, compresa la magistratura, mi spinge a chiedere un incontro con il presidente Napolitano per chiedergli se anch’io devo continuare ad avere fiducia nelle istituzioni.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.86) 18 giugno 2009 10:11
    Damiano Mazzotti

    Carissimo Luca Lucente,
    mi dispiace deludere le tue aspettative, ma se vuoi ottenere qualcosa devi rivolgerti a un tribunale europea.
    In quasi tutta Italia la giustizia è moribonda e in molte regioni è già bella morta e imbalsamata...

    • Di Massimo Tagliaferro (---.---.---.114) 21 luglio 2009 07:36

      Ciao Luca,
      ti ho sentito questa mattina su Radio24 e ti/vi dico di non mollare, la speranza esiste se qualcosa si muove e questa mattina ho avuto la sensazione di un risveglio per una notizia dimenticata.
      Il palcoscenico di Radio24 non è male ed inoltre sei presente in rete tra "Facebook", "AgoraVox" e penso altro visto che è mezz’ora che ho sentito la trasmissione ed ho già trovato queste informazioni.
      L’idea del tribunale Europeo con magari una "Class Section" può essere seguita ma forse manca l’esperienza e l’internazionalizzazione della nostra avvocatura ma per questo il consiglio di rivolgerti ai giornali francesi non è affatto da trascurare.
      Anche se le risposte al tuo messaggio sono state poche contengono elementi interessanti no ?

      Non mollare !!!!!!
      Sei grande.

      Ciao.

      Massimo.


  • Di Eloisa Covelli (---.---.---.129) 18 giugno 2009 11:24

    Non hai contattato noi, i giornalisti de L’Altro quotidiano, noi avremmo scritto di questa storia. Scrivici: [email protected].

    Eloisa Covelli
    (www.altroquotidiano.it)

    • Di virginia (---.---.---.90) 18 giugno 2009 12:02

      Caro Luca Lucente,
       hai fatto bene a scrivere a Agpravox. Come vedi già il quotidiano L’Altro ti ha dato un’indicazione.Non so quanto valga il suggerimento di Damiano di rivolgerti al Tribunale Europeo. Immagino che abbiano già infinite cause di questo tipo.
      Vorrei aggiungere che alcuni ( quasi 10 o più) anni fa, un Ministro di Mitterand, Lorent Fabius, fu costretto a dimettersi proprio per uno scandalo analogo di sangue infetto.
      Non so come poi sia andata agli infettati ma potrei suggerirti di rivolgerti a un quotidiano francese, Le Monde, o Liberation o anche Le figaro, per avere informazioni sul caso francese e su come si comportarono le vittime.
      Un caro saluto

  • Di lari (---.---.---.249) 18 giugno 2009 12:32

    Ciao Luca, io da offrirti ho solo la mia solidarietà. Potrei dirti mille cose sulle ingiustizie e le malefatte, ma mi rendo conto che a te non servono parole ma fatti oggettivi, io sono una semplice cittadina che in questo stato non vale nulla. Per aver riconosciuti i propri diritti in questo paese, bisogna essere dei delinquenti
    un grosso in bocca al lupo
    laura

  • Di l’incarcerato (---.---.---.172) 18 giugno 2009 14:38

    Sono contento che qualche giornale si stia rendendo utile. Per il resto posso solo esortarti a non arrenderti, fallo per te e per quelli che non hanno la forza di reagire.

    A pensare che il responsabile di tutto questo è quel piduista di Poggiolini. E sapere che è libero mi fan venire una grande rabbia...

    http://incarcerato.blogspot.com/

  • Di l’incarcerato (---.---.---.172) 18 giugno 2009 14:40

    Spero chi ha votato no, sia stato solo un errore. Se fosse il contrario, mi da solo un senso di nausea e paura. Da quale razza di gente siamo circondati?

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.104) 19 giugno 2009 00:08
    Paolo Praolini

    Luca la tua storia mi stringe il cuore e come la tua moltissime altre riempiono gli angoli più bui della informazione di questo paese.
    Agoravox per quanto può è sempre disponibile a dar risalto a storie di sofferenza profonda come la tua trovando certamente solidali tutti i lettori, lo puoi desumere dai voti espressi.
    Questo non è molto e la ns solidarietà non può certo lenire le tue giornate intrise di sofferenza.
    Continua ad informarci su questo interessante argomento è linfa vitale per una parte della società che crede in certi valori.
    Far affidamento sulla giustizia del ns paese è un ardua aspettativa.
    Allora continua la tua lotta di divulgazione utilizzando la ’rete’ è questo oggi il mezzo di diffusione con il più ampio seguito, che certamente non tradirà le tue aspettative.
    Fatti sentire nuovamente, ti aspettiamo e ti accoglieremo sempre a braccia aperte come testimone di vita reale e dei problemi di una categoria troppo poco ascoltata.



  • Di luca scozia (---.---.---.65) 21 luglio 2009 08:43

    In italia le cose non cambiano se non siamo noi a volerle cambiare .Spesso la stampa decide di occuparsi di casi solo se fanno notizia ,decidendo il destino di tante persone ,questa è la cosa grave .L’uranio impoverito l’inceneritori il sangue infetto sono temi che la stampa ha deciso di non trattare provocando in noi persone direttamente colpite sconforto non solo per quello che ci è capitato ma anche perchè non si ha il coraggio di raccontarlo . io sto organizzando una catena di mail a varie trasmissioni per sensibilizzare la nostra condizione per questo chiedo il vostro aiuto per partecipare con me a questa iniziativa .Vi ringrazio il vostro aiuto è piu’ forte di tante vitamine che prendo

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