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La satira on-line torna cartacea: Diecimila.me si fa libro. Ce ne parla Gaspare Bitetto

Diecimila.me, un blog che contiene cellule di letteratura staminale, diventa un libro e si prepara a fare il punto con la sua periodica analisi in chiave satirica degli eventi sociali e politici. Anche noi non vogliamo essere da meno, facciamo il punto sullo stato di salute della satira in Italia parlando con uno degli autori di Diecimila.me: torna sulla terrazza di AgoraVox Italia Gaspare Bitetto.

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Ciao Gaspare, bentornato su AgoraVox Italia! 

Ciao a tutti i lettori, ma soprattutto ciao a te, Fabio, che dopo l'intervista dell'anno scorso sei rimasto una delle poche persone coinvolte nei giri della "satira 2.0" a rivolgermi ancora il saluto. Non mi stupirei se presto il WWF bussasse alla tua porta e ti consegnasse un certificato di appartenenza alle specie in via d'estinzione. Se dovesse succedere, ricordati di andare a bullartene coi panda, magari approfittane per fargli anche un occhio nero, tanto non si nota.

Eheh.. Ci eravamo appunto lasciati in una precedente intervista parlando di satira 2.0 partendo da Spinoza, passando da Prugna fino a Waxen e Diecimila.me, e ti ritroviamo qui con un nuovo libro intitolato “la vita è bella ma non ci vivrei”; la satira torna cartacea e in libreria?

La satira non è mai scomparsa dalle librerie! Sono secoli che ristampano copie degli epigrammi di Marziale, del Don Chisciotte, delle opere di Rabelais, o Swift, o Carroll, se non addirittura i libri di Woody Allen; e anche se siamo in pochissimi ad averli letti, gli editori continuano a disboscare l'Amazzonia per permetterci di averne una copia a casa. Credo siano da intendersi come long-seller o, almeno, come disastro ambientale. La nuova frontiera, comunque, resta il digitale. A chi vuole leggere il nostro libro, io consiglio di comprarlo in eBook. A quelli che invece sono ancora feticisti “dell'odore della carta” e non riescono a fare a meno di una copia stampata, allora consiglio di rubarla. Il libro ha una copertina molto particolare (noterai l'intenso colore giallo fluo) che inibisce il funzionamento dei sistemi di antitaccheggio; ci passi in mezzo senza averlo pagato e quelli non scattano, è incredibile! ti fa sentire come se fossi stato democraticamente eletto. Devi assolutamente provarci.

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Cosa si può trovare tra le pagine de “la vita è bella ma non ci vivrei”? ci regali qualche assaggio?


A parte numerose scie chimiche e alcune banconote da 500 euro (più o meno una ogni 166 copie, finite lì dentro per un increscioso scambio di lotti in tipografia), il libro contiene 21 capitoli di dissacranti deliri alcolici che un recente referendum in Corea del Nord ha definito come "La nuova frontiera della satira", ma che a noi, che siamo meno pretenziosi, piace definire "parole per ridere e per riflettere". Metà dei capitoli è composta da raccolte di aforismi (o oneline, o twittate, o cazzate, a seconda di come si preferisce chiamarli), l'altra metà è composta da brani più lunghi e articolati su temi come la Politica, la Crisi, il Lavoro, l'Economia, la Cronaca, l'Amore, il Sesso, i Social Media, i Mass Media, la Scienza e la più sana, limpida e surreale “locura”. Ce n'è davvero per tutti i gusti. Il libro contiene anche il 40% di congiuntivi in più rispetto ad altre pubblicazioni attualmente in commercio. Per quando arriverà la prima ristampa, abbiamo già deciso di inserire all'interno di sette delle nuove copie dei golden ticket. I fortunati che li troveranno potranno partecipare a una visita guidata all'interno della redazione di Diecimila.me (e, ovviamente, ognuno di loro avrà in omaggio un succhia-succhia-che-mai-si-consuma, che però, in realtà, dopo un paio di mesi si consuma). Per chi volesse un assaggio del libro senza cacciare nemmeno un centesimo (tirchi!) su Amazon è disponibile una piccola raccolta di estratti e di contenuti speciali (ovvero brani extra non presenti sul libro) da scaricare a costo zero. Papa Francesco ne ha già regalate 10.000 copie ai più poveri, ma a regalare roba gratis siamo buoni tutti.

E intanto ci si avvia al fulcro dell’estate, la stagione delle partenze intelligenti e dei servizi dei tg sul caldo e sulle vacanze; la politica gode della distrazione da spiaggia e la satira? In che stato di salute la troviamo?

In che stato la troviamo? Be', potrebbe andare peggio, potrebbe piovere...OH WAIT! Rispetto alla chiacchierata che abbiamo fatto l'anno scorso, la situazione non si è evoluta più di tanto. Per ognuno dei vecchi battutisti allo sbaraglio che è scomparso, ne sono arrivati almeno altri cinque nuovi. Escono dalle fottute pareti! [cit]. Però bisogna ammettere che adesso qualcosa di nuovo c'è. Diecimila.me ha il merito di aver aperto tutta una serie di orizzonti che qualcuno ha colto e ha portato avanti anche in maniera indipendente; l'utilizzo del testo satirico lungo, ad esempio, è uno stile che oggi ritroviamo anche su siti come il LoLington Post o Libernazione, le notizie surreali (che abbiamo portato per 16 puntate in radio col nostro Diecimila Hertz su WR8 Rai) sono poi diventate un cult grazie a siti come "il Lercio" prima e, da poco, "il Posto". Sempre nelle puntate di Diecimila Hertz abbiamo sperimentato il formato delle "Giornate Mondiali", che alcuni mesi fa è esploso nuovamente su facebook con gli eventi in stile "Settimana mondiale". Lo stesso fake di Casaleggio, che ancora continua a macinare successi nonostante sia praticamente immobile (uno su tutti il lancio dell'hashtag #VinciamoPoi, terzo tra i Trending Topic mondiali, quella sera, dopo appena un paio d'ore), è stato uno dei precursori delle centinaia di account fake che adesso popolano twitter. Ora, non è che io voglia dare soltanto a Diecimila.me tutto il merito per l'attuale rinnovamento della satira sul web (che è ancora in una fase di svezzamento), però, ecco, se non fosse stato per noi, forse oggi su internet (a parte le mirabili produzioni di alcuni mostri sacri come Qualcosa del Genere, Lo Sgargabonzi, e pochi altri) ci sarebbe ancora soltanto "satira" in formato [Titolo di Repubblica] + [Gioco di parole]. Non mi sembra comunque poco. Diteci grazie, stronzi!


Il web riesce ancora a regalare qualche gustosa perla, mentre la tv dal punto di vista satirico sembra proprio arrancare con difficoltà. Dov’è finita la satira televisiva?


Su RaiTre, in seconda serata, a Nemico Pubblico. Un programma per il quale non ringrazierò mai abbastanza il direttore Andrea Vianello. C'è voluto un coraggio non comune a lasciare così tanta libertà di espressione a Giorgio Montanini, sotto la regia di Filippo Giardina. Ma il coraggio ha pagato, il programma è stato un successo e sono sicuro che ci ricorderemo di questa prima stagione come una pietra miliare per il rinnovamento della satira in televisione. I ragazzi di Satiriasi hanno anche un programma su Comedy Central (canale 124 di Sky), Saverio Raimondo conduce un programma su RadioDue, Edoardo Ferrario scrive e interpreta una meravigliosa WebSerie su Youtube, "Esami" e, a proposito di WebSerie, non vedo l'ora che Astutillo Smeriglia ci regali la seconda stagione di "Preti". Qualcosa si sta smuovendo, ma oh, questi sono professionisti, mica cosi 2.0. (posso dire citizen? così faccio incazzare di nuovo quelli dell'altra volta?).

Tornando al web quali sono gli argomenti che hanno guadagnato l’attenzione di Diecimila.me e quali invece pensi siano inflazionati, già sentiti o privi d’attrattiva?

Nessun argomento, in sé, è inflazionato, già sentito o privo di attrattiva, perché ogni argomento fa parte del mondo che ci circonda, è tutto intorno a noi (peggio di Vodafone) e alla fine arriva anche dentro di noi (e come puoi immaginare, è sbagliato). Già 2000 anni fa, Terenzio diceva: "Homo sum, humani nihil a me alienum puto" (che significa: "Sono un uomo, niente di ciò che è umano mi è indifferente", lo dico nel caso ci stesse leggendo Totti). Quello che è inflazionato, già sentito e privo di attrattiva può essere soltanto il modo di trattare uno specifico argomento. A noi, su Diecimila.me, piace parlare di tutto, ma a modo nostro, originale, personale, con una forte impronta stilistica. Non cerchiamo il grande consenso, non usiamo espedienti per raccogliere il favore del pubblico o che lo irretiscano battendo sempre e comunque sull'argomento del giorno. A volte è bello spaziare, toccare strade nuove e inusitate, e se il messaggio non arriva, pazienza, ci riproveremo, ci miglioreremo. Ci piace pensare, come diceva Sinatra, che il meglio deve ancora venire.


Ci offri una fotografia della stagione politica, sociale e umana appena trascorsa in tre battute o immagini in stile diecimila.me?

- Italiani: un popolo che al "mangino brioches" avrebbe risposto "ok".
- Se Garibaldi avesse saputo, a Marsala si sarebbe limitato a ubriacarsi.
- Mi chiedo perché nessuno abbia ancora pensato di rilanciare il turismo in Italia con lo slogan: "Vieni ora prima che sia troppo tardi".

Prossimi appuntamenti?

Siamo ad agosto: questo mese concediamo appuntamenti solo a Milf e ragazzine vogliose (scriveteci, vi aspettiamo!). Per rivederci dal vivo dovrete aspettare la prossima Blogfest, a Rimini, dove sabato 14 settembre presenteremo il nostro libro completamente nudi sul palco di Parco Federico Fellini (è il nostro piano B: se mai dovessimo fallire con la letteratura, almeno potremo darci al porno). Le altre date, come sempre, le tengo segrete per non rovinare la sorpresa, ma per restare aggiornati, basta seguirci sul blog, su facebook e su twitter. Fatelo. Non costringeteci a mandarvi a casa i nostri amici slavi, armati di pinze, tronchesi e cavi elettrici.

Buona estate, Gaspare. Ci rileggiamo nella stagione 2015 per analizzare assieme ulteriori evoluzioni del fenomeno satirico? Agoravox sta cercando di strapparti un altro invito!

Sì, AgoraVox, affare fatto, ma la prossima volta porta almeno una birra! 

 

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