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La riforma dei partiti è sparita, e i rimborsi di luglio verranno incassati. Strano, no?

Ah, quante promesse. Le ricordate? I partiti politici (tutti) e le istituzioni (tutte) promettevano il massimo impegno e la massima urgenza per la riforma del sistema di finanziamento dei partiti. 

Sembrava dovessero fare la riforma nel giro di una notte. Così ci dicevano, avevano fretta, sembravano crederci sul serio. Ad un certo punto sembravano tutti pronti a rinunciare anche all’ultima tranche dei rimborsi, quella prevista per luglio. E’ fatta, ci rinunciano davvero: così si diceva.

Erano solo promesse. Tante parole, le solite parole, parole e parole. E’ passato un mese, e della riforma non c’è traccia. Esistono delle bozze, qualcuno ha delle proposte, ma nulla di concreto. E i rimborsi di luglio? Eh, figuriamoci. Verranno incassati. D’altronde i tre porcellini Alfano-Bersani-Casini erano stati chiari: “sarebbe drammatico cancellare i rimborsi“. Drammatico.

Ve lo avevamo detto. Appena calerà un pochino l’attenzione pubblica sulla “casta”, tutto finirà nel silenzio più totale. E’ sempre così. Nel frattempo il governo tecnico di Monti ha chiamato Giuliano Amato per elaborare proposte sul sistema dei partiti. E di questo abbiamo già scritto in abbondanza. I giornali raccontano poi del dramma in casa PdL: di un Alfano pronto a passare al modello “americano” senza finanziamenti ma bloccato dai dubbi di tutto il partito, o quasi. In casa Pd, poi, hanno quel grande guaio dal nome Lusi, che si dichiara un “vulcano”. E se parla lui davvero può crollare tutto. La Lega? Non si sa, aspettiamo le dichiarazioni del prossimo nuovo segretario federale, Umberto Bossi…

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.44) 4 maggio 2012 17:58

    CHE SCHIFO PIU CHE ONOREVOLI UOMONI D’ONORE.

  • Di pv21 (---.---.---.56) 4 maggio 2012 19:57

    Paese zavorrato >

    Da un lato Monti confessa di essere stato “chiamato” per rimediare a errori del passato e che, se non apprezzato, “non chiederà di continuare”. Come “tecnico” può proporre delle riforme, ma non è, né si può fare portatore di una propria strategia “politica” di indirizzo per il paese.
    Dall’altro ci sono i partiti di maggioranza che, anche se per ragioni differenti, stanno “aspettando tempi migliori”. Non intendono tuttavia scalfire la propria “identità” politica, né dilapidare il patrimonio elettorale.

    Risultato. Il governo, col freno tirato, procede per “tentativi di aggiustamento”.
    Milioni di cittadini, ormai in ginocchio, vedono crescere solo la lista dei sacrifici. Non vedono alcun “segno” di inversione.

    Cosa fare? Per i partiti la “chiamata alle urne” è la vera sfida “politica” di capacità progettuali/propositive. Il passaggio “obbligato” per la formulazione di strategie di governo incisive e tempestive.
    Sollecitare il ritorno alle urne è il solo modo di “scegliere” e di imboccare, per tempo, una via d’uscita.
    Di verità “artefatte” e di enunciati “paludati” trabocca un qualsiasi Dossier Arroganza

  • Di (---.---.---.162) 4 maggio 2012 22:16

    Se i nostri politici Falliti non aboliranno totalmente i rimborsi pubblici ai partiti, così come il Popolo Sovrano aveva ufficialmente votato nel referendum del 1993, non faranno altro che istigare i Cittadini Italiani alla RIVOLUZIONE: siamo ultratassati, c’è poco lavoro e molta disoccupazione, le aziende continuano a chiudere o delocalizzare, equitalia e agenzia delle entrate si comportano proprio come gli strozzini; intere famiglie sono ridotte al lastrico; spese pubbliche assurde, totalmente fuori dalla normalità e media europea; stipendi, pensioni e privilegi dei politici assurdi e fuori da ogni controllo. Il Popolo Sovrano ha manifestato pubblicamente contro tutto questo e la risposta della politica che ormai non ci rappresenta più è stata proprio quella di escludere dai tagli della spesa pubblica "il palazzo" e i rimborsi pubblici ai partiti. VOGLIONO CONTINUARE A PRENDERCI PER IL CULO anche di fronte a persone che si suicidano e ad una tensione generale che è sempre più diffusa. Paghiamo profumatamente e ormai da molti anni, una politica Egoista che invece di risolverci i problemi, ce li crea! ............. un Operaio se lo deve guadagnare il pane per vivere: E’ ORA CHE ANCHE IL POLITICO SE LO DEVE GUADAGNARE, togliendogli il finanziamento pubblico ai partiti, riducendogli stipendio e pensione a 3000 euro senza nessun privilegio: in fondo chiediamo solo che si avvicinino di più al mondo reale e che facciano una politica Sana con Spirito Altruista......non dipendenti esclusivamente del DIO DENARO, PIGRIZIA, OZIO ED EGOISMO.

  • Di Renzo Riva (---.---.---.29) 5 maggio 2012 04:49
    Renzo Riva

    Strano mica tanto!
    .

    Con il napoletano Napolitano che ogni giorno mi rompe i "maroni e bossi" con logorroici discorsi che nascondono la sua vera natura comunista dedita al potere per il potere come nella migliore tradizione bordighista e poi togliattiana.
    Discorsi che vorrebbero salvare il teatrino della politica con un "suo" governo tecnico che a sua volta assume a spesa pubblica altri tecnici perché Monti & Co. tecnici ormai più non sono.
    .
    Si sono trasformati in delinquenti politici e criminali economici come ho scritto nel seguente collegamento.
    .
  • Di Renzo Riva (---.---.---.29) 5 maggio 2012 04:54
    Renzo Riva

    Nel volgere di un mese ecco la nuova situazione di chi con l’arroganza di legge e pur mai votati ed eletti, ci mettono le mani in tasca per rinverdirle.

    .

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