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La polizia italiana vieta le bandiere israeliane?

 

A Milano arriva in settimana il Tottenham, squadra inglese che affronterà l'Inter a San Siro. Arrivano anche i suoi sostenitori, tra i quali storicamente c'è una forte componente ebraica, tanto che tutti i tifosi da anni sventolano ovunque la bandiera d'Israele come simbolo della squadra.

La polizia italiana pensa a tutti i dettagli e decide che le bandiere israeliane allo stadio potrebbero far danni, quindi le vieta in nome di una consuetudine che vorrebbe vietati i simboli politici e religiosi, non troppo rispettata a dire il vero. Il Tottenham riceve questa indicazione e la mette sul suo sito a beneficio dei tifosi e scoppia la polemica.

La bandiera d'Israele non è un simbolo religioso e non si è mai sentito il divieto di esporre una bandiera nazionale per motivi di ordine pubblico, se non in momenti tristissimi della storia di questo paese.

A chi da fastidio la bandiera d'Israele o di qualsiasi altro paese allo stadio? Non sono forse gli stadi i luoghi dove è più frequente l'esposizione di bandiere nazionali? E che dire delle infinite bandiere di squadre che inglobano simboli religiosi nella loro iconografia?

Non sarà forse che che si teme d'irritare la vasta fauna razzista locale? Milano è una città nella quale chi va in giro con una bandiera israeliana ha buone possibilità d'incocciare in razzisti affiliati a qualche tifoseria o ai numerosi gruppi dell'estrema destra milanese ed essere aggredito? Non sarebbe la prima volta che i tifosi del Tottenham subiscono attacchi razzisti e Milano purtroppo non è un'eccezione. Ma la decisione della polizia sembra affermare che il diritto a sventolare una bandiera deve cedere il passo alla violenza e alla prepotenza. Proprio quello che dovrebbe evitare la polizia.

Queste bande girano libere come l'Ivan serbo e la soluzione migliore che hanno trovato a Milano è stata quella di vietare la bandiera israeliana?

Sia come sia, la decisione della polizia è indifendibile e imbarazzante per come sarà sicuramente letta all'estero, e saran cavoli di Frattini se Lieberman salterà nel piatto. Di sicuro la rassegna stampa internazionale su questa bella trovata avrà un sapore amarissimo.

 

Così commentano testate su testate

Invece non è vero niente, UEFA e polizia italiana hanno smentito.

Le testate online più veloci hanno ribattuto tutto e apportato piccoli cambiamenti qua e là, molti dopo aver fiutato una notizia di quelle grasse e aver fornito anche i dettagli della storia della squadra inglese. Sui giornali domattina qualche traccia del pateracchio si vedrà.

La notizia per ora è che il sito del Tottenham ha detto che la polizia italiana ha vietato le bandiere israliane e la polizia ha detto che non è vero.

Se sia stata un retromarcia italiana o una bufala britannica non si sa. Restano dichiarazioni appese al nulla e l'impressione che si sia prodotto l'ennesimo flame mediatico, nato semplicemente dal fatto che nessuno dei giornalisti e giornali che si sono lanciati ha mai pensato di verificare la notizia telefonando a Milano.

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