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 Home page > Tribuna Libera > La pecora nera di Giannelli

La pecora nera di Giannelli

Giannelli è l'insuperabile vignettista del CORRIERE DELLA SERA. Insuperabile non solo per la sua maestria di disegnatore, i personaggi da lui ritratti sebbene in dimensioni minime sono immediatamente riconoscibili. Giannelli eccelle anche nella satira; gli bastano poche parole per sintetizzare e spiegare al colto e all'inclita una situazione complessa che impegna i politici e tutti i mezzi di informazione.

Nella vignetta del 21 novembre, egli ritrae circoscritte in un cerchio tante pecore bianche e una sola nera. La vignetta è intitolata UNIONE EUROPEA. Non occorre spiegare che la pecora nera è l'Italia e le pecore bianche sono tutti gli stati che fanno parte della UE.

Italia pecora nera perché si caratterizza con il debito pubblico più alto, con il PIL più basso, con una crescita inesistente, con la popolazione più ignorante, meno acculturata, con una disoccupazione ai massimi livelli e, aihmé con un programma di governo che nulla fa per risolvere uno di questi problemi e che ci fa presagire non in un lontano futuro, ma nel brevissimo termine, un ulteriore acuirsi della drammatica situazione che ha generato milioni di indigenti assoluti e la scomparsa della quasi totalità delle aziende di dimensioni significative.

Insomma, dalla padella nella brace. I politici responsabili di questo disastro, indicano nella UE la causa di tutti i nostri mali. Il classico capro espiatorio che puntualmente viene offerto in pasto ad un popolo emotivamente suggestionabile. Soli si muore è il ritornello di una canzoncina un tempo in voga. La UE ci tiene sotto tutela, e cerca in ogni modo di indicarci la rotta, con le buone o con le cattive. Adesso basta con le buone, da ora in poi le sanzioni arriveranno, sono meritate e nessuno stato europeo ci farà sconti.

(Foto: Vignetta Giannelli/Corriere.it)

Commenti all'articolo

  • Di kindlyreqd (---.---.---.21) 24 novembre 2018 22:40

    Tralascio le mie opinioni sul merito dei contenuti del suo articolo, ma da grande e incondizionato ammiratore di Giannelli ho una preghiera da rivolgerle: lo lasci stare, non credo che Lei abbia compreso appieno nè il suo pensiero, nè il particolare sottinteso nella vignetta, esplicitato dalla voluta collocazione della pecora nera Italia in coincidenza delle ore 17:00, sottile e ironico riferimento all’orario in cui era attesa la famosa "letterina" dall’UE.

    • Di Cesarezac (---.---.---.126) 24 novembre 2018 23:26
      Cesarezac

      Lei di mestiere legge nelle palle di vetro? Sarei curioso di sapere quanti lettori hanno colto la coincidenza della pecora nera con le ore 17,00 che tra l’altro non si manifestano in forma numerica.

      Immagino le sue opinioni sul merito dei contenuti del mio articolo, le sono riconoscente per avermele risparmiate.

    • Di Kindlyreqd (---.---.---.21) 25 novembre 2018 00:02

      Perchè si scalda tanto? Tra l’altro io ho rivolto la mia preghiera a Lei, non ai tanti che, a suo parere, non hanno compreso il riferimento alla letterina dell’UE.

      Ma se tanti che non l’hanno compreso non erano tenuti a farlo, Lei che ne ha fatto l’immagine simbolo del suo articolo, violando forse anche un copywrite, avrebbe dovuto comprenderlo.

      Ma poco male. Ciò che conta davvero sono le sue opinioni, e su quelle sarà valutato. Suvvia stia sereno, Cesaresac! 

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