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La globalizzazione del cibo

Il TTIP, cioè Transatlantic Trade and Investment Partnership è una minaccia alla regolamentazione per l’agroalimentare ora vigente in Europa. Con questo trattato si mira a creare uno spazio comune di mercato tra Europa e Stati Uniti cercando di superare ed annullare il più possibile non tanto dazi e quote ma tutte quelle regole che sono poste a difesa della produzione alimentari e dei relativi consumi.

Con le probabili nuove regole le colture OGM, gli allevamenti in cui è adoperato l’utilizzo degli antibiotici o degli ormoni, i polli trattati al cloro, l’introduzione di sostanze negli alimenti considerate di dubbia pericolosità per l’uomo, questo e tanto altro ancora sarà di possibile attuazione.

Portando come esempio l’Italia, i controlli sugli allevamenti e sull’agricoltura permettono la produzione di alimenti dallo standard molto più elevato di quelli prodotti in altre parti del mondo come ad esempio negli Stati UnitiFacendo riferimento proprio agli USA, studi frequenti riportano che una grande quantità di persone si ammala o muore per intossicazione da cibo.

Sembra oltremodo evidente che con le regole derivanti dal TTIP si andrà sempre più verso la produzione di un cibo scadente, globalizzato e dai prezzi contenuti e dicendo questo come non pensare alle grandi catene di fast food come Mc Donald’s o Burger King? Infatti si potrebbe a questo punto parlare di globalizzazione del cibo, un esperimento già portato avanti dalle suddette catene di fast food, un esperimento che sotto alcuni punti di vista può sembrare anche un “film dell’orrore”.

Quindi, contaminazione del cibo che si aggiunge alla contaminazione già presente dell’ambiente e degli ecosistemi, contaminazione del cibo che molti già affermano sia presente e crescente per il tasso d’inquinamento sempre maggiore a cui sono sottoposte molte zone del nostro pianeta.

LEGGI ANCHE: COS'è IL TTIP E PERCHé è PERICOLOSO

Cibo globalizzato e scadente contro cibo biologico e controllato: questa sembra la sfida per il futuro. E sembra nitido che solo chi ne avrà la facoltà potrà permettersi di mangiare sano e genuino.

George Ritzer, sociologo americano, in un suo libro (“McDonaldization of Society) ha parlato di “McDonaldizzazione”, che è un sinonimo di globalizzazione. Parlando di “cibo globalizzato” le tesi di Ritzer sembrano avere una conferma ineluttabile.

Inoltre, sempre secondo Ritzer, il processo di McDonaldizzazione è considerato parte di un processo di “americanizzazione”, che secondo il sociologo americano è “propagazione di idee, usanze, modelli sociali, industria e capitale americani nel mondo“.

Il TTIP e la conseguente eventuale globalizzazione del cibo rientrano, come già detto, nel processo di globalizzazione e sono parte dell’affermazione sempre maggiore del neoliberismo portato avanti da multinazionalilobbypoteri forti e corporation.

Foto: Loïc R, Flickr

Questo articolo è stato pubblicato qui

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