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La cera della processione è pericolosa, richiesta per vietare le candele

Una petizione indetta dal gruppo ZEP riguarda la tradizionale processione cattolica prevista per il 21 di agosto. Il gruppo – in seguito alla serie di ordinanze di divieto emesse dal Sindaco di Castellammare del Golfo, Marzio Bresciani – si è chiesto le motivazioni per cui il Comune del noto paese di mare usi due pesi e due misure in termini di sicurezza, vietando l’uso di legna durante il ferragosto in spiaggia ma permettendo ai fedeli cattolici di camminare per le strade di Castellammare la sera del 21 di agosto con candele accese che colano per terra.

La cera rende, infatti, le strade del paese piuttosto pericolose per diversi giorni, procurando scivoloni, capitomboli, incidenti stradali e sbandamenti di auto e motorini.

Così, vista l’indifferenza degli organi preposti, il team di giovani C/Maresi ha deciso di indire una petizione per far vietare l’uso delle candele durante la tradizionale processione.

Commenti all'articolo

  • Di massimo (---.---.---.131) 19 agosto 2009 00:03

    E’ proprio vero che la cattiveria e la follia umana non hanno limiti.
    Cancellare duemila anni di storia e di cultura per il capriccio di un tizio prevenuto ed ottuso è una osservazione che non meriterebbe neanche una risposta. 
    Mi è veramente incomprensibile perchè, giustamente, ci dobbiamo preoccupare di non offendere i mussulmani od i fedeli di altre religioni, ma dovremmo invece calpestare ed annullare la nostra bimillenaria ricchissima storia cattolica.

  • Di Fabio (---.---.---.24) 19 agosto 2009 01:02

    ...lo dica a quelli che per colpa di questa volontà dei fedeli cattolici di fare come gli pare, riempiendo le strade di cera, hanno subìto scivoloni, incidenti, contusioni e sono finiti all’ospedale. La religione diventa qualcosa di pericoloso quando in modo egoistico decide di non pensare alle conseguenze che comportano alcuni deliranti riti. In più definire l’altro "ottuso", "capriccioso", "folle" fa emergere tutta l’ambiguità di fondo che c’è in un mondo (quello cattolico) che si definisce buono, ma che di buono non ha davvero più nulla! Saluti, Fab

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